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Il viaggio in Pierfranco Bruni tra Alvaro e Pirandello
venerdì 4 agosto 2017

di Evelyn Zappimbulso

Il viaggio in Pierfranco Bruni tra Alvaro e Pirandello

Meraviglioso senza fine nel blu dei nostri mari

 

Evelyn Zappimbulso

 

 

 

Da Corrado Alvaro a Luigi Pirandello (e viceversa). Dal viaggio accanto al legame pirandelliano tra il tragico e la follia. Luoghi e personaggi si intrecciano. Nel recente raccontare di Pierfranco Bruni, tra Pirandello e Alvaro, l’impasto tra letteratura e vita è evidente.



 

"Sono così impastato di letteratura che non saprei farne a meno". Così Pierfranco Bruni mi cattura nel suo "Luigi Pirandello. Il tragico e la follia" (Nemapress edizioni). Lo scrittore che narra l'autore ed io che leggo lo scrittore, cogliendone una scrittura che sa di rito, di magia, di solitudine.

Quella solitudine che accomuna entrambi, che ritrovo nei "suoi" autori, sui quali abile vola ed atterra con piacevoli tocchi di penna, tra l'estasi di D'Annunzio, la metafisica di Dante, attraverso i centomila volti di Pirandello.

I nostri autori italiani, nel grandangolo di Bruni acquistano luce nuova, divengono a noi contemporanei, bruciano distanze di luogo e di tempo e le loro angosce, follie e speranze diventano le nostre.

La sua lettura di Pirandello sa trasformare l'inquietudine di vivere in forza per rinascere sempre, ogni giorno, per accettare la vitale follia del quotidiano malessere, fissando il passato che ci portiamo dentro.

Afferma: "Quella poesia che non è verso soltanto bensì cocci di esistenza stesi sulla graticola dell'umano morire, che non è l'umano morire del tempo. È il morire umano delle civiltà che abitano le nostre esistenza".

Pierfranco Bruni, come Pirandello, vive ciò che scrive ed io lo colgo in ogni riga. Lui si ritrova in Pirandello, come io mi specchio tra le sue righe. Un gioco di volti, che si fondono nella magia della scrittura.

Ma il rapimento letterario che più mi inchioda alla sua tragico-folle narrazione lo vivo quando Pierfranco Bruni ne "Il tragico e la follia" osa lasciarsi ispirare dall'arte dolce dell'amore; quando presta la sua sottile penna a due amanti legati da parole, lettere e silenti intese: Luigi e Marta Abba.

Libero interpreta il loro amore, dà forma alle frasi non dette, indossa due maschere, le loro, o forse ne indossa tre e si incammina curioso di sapori ed odori alla ricerca di una meta aulica per ritrovare il fuoco vivo della cultura e l'ebbrezza senza età, tanto folle quanto vera, della passione che brucia tra silenzi e tormento. Così da Pirandello al viaggio di Alvaro.



Tra luci ed ombre, malinconia e passioni, nostalgia e fughe, in un caldo pomeriggio di mare, leggo avida, tutto d'un fiato, "Il viaggio accanto" (Ferrari editore) di Pierfranco Bruni. E mi lascio trasportare dalla magia silente e abilmente narrata di un vissuto ricco di letteratura e storia in cui, intera, mi ritrovo, a cui dolcemente sento di appartenere.

La sua Calabria, la mia Puglia. Alvaro, Rapaci, Grisi animano in Pierfranco Bruni un viaggio spirituale di preghiera verso "la terra promessa", la nostra Terra; un viaggio mosso e alimentato dal "sentimento delle radici", le nostre aride, ma eternamente forti  e vitali radici.

E mi ritrovo per perdermi in questo prezioso intreccio letterario alla ricerca di "personaggi con identità ben precise, accomunati dal valore di una eredità etica e morale".

I "luoghi dell'essere" che ascoltano e raccontano l'anima dell'uomo del sud, dell'uomo resilente, dell'uomo nella cui storia è bello perdersi e ritrovarsi.

Che amore pazzo per la propria terra, che rare e dorate pennellate letterarie in Pierfranco Bruni.

Lui affianco ad Alvaro ed io accanto a Lui, tra le aspre meraviglie del nostro Sud.

Un meraviglioso viaggio senza fine nel blu dei nostri mari, nel vento che soffia d'oriente, nelle incantevoli parole d'amore che Pierfranco dedica alla nostra Casa, dove è bello ritrovarsi e da cui è sempre entusiasmante ripartire.

Ed io, con Lui accanto, assaporerò le Sue parole e "continuerò a viaggiare" senza meta, senza sosta, avida di vita, scalza e senza fiato.



 


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