Martina Franca -
Auditorium della Fondazione Paolo Grassi
Venerdì
28 luglio 2017, ore 10.30-13.00 / 17.00-19.00
Sabato 29 luglio 2017, ore 10.30-13.00
«Rodolfo Celletti -
Maestro di scrittura e (censore) di voci»
Convegno di studi sul Belcanto nel centenario della nascita di
Rodolfo Celletti
Rodolfo
Celletti (1917-2004) è stato musicologo, critico musicale, maestro di canto e
organizzatore musicale. Scrittore di grande talento - autore di romanzi di
forte impronta autobiografico-letteraria come "Viale Bianca Maria"
(1961), "Tu che le vanità" (1981) e "L’infermiera
inglese" (1995) - ha svolto un’importante ruolo culturale in qualità
di musicologo e storico-critico musicale indirizzato allo studio delle voci, e
a un’inedita rilettura della storia del teatro musicale italiano (soprattutto)
come evoluzione (e poi involuzione) delle tecniche e del gusto dei cantanti.
L’analisi della scrittura vocale unita alla collazione di dati storici
(spartiti, cronache, aneddotica e iconografia del tempo) ha permesso a Celletti
di far “rivivere” i grandi cantanti dei secoli XVII-XIX, decodificati come
portatori di una scienza vocalistica e interpretativa ancora attuale.
Collaboratore a varie riviste, autore di saggi e studi monografici tra cui
quello sulla storia della vocalità, e di libri fondamentali sul tema tra cui
"Le grandi voci" (1964), "Storia del belcanto" (1983-86) e
"Il teatro d’opera in disco" (1976 e 1988), Celletti è stato il più
importante studioso e attore nella riscoperta e riproposta esecutiva - a scopi
eminentemente storici e come conquista drammatica oltre che cultural-letteraria
- del mondo e dell’estetica del belcanto, ma anche profondo conoscitore delle
diverse scuole vocali e interpretative del Novecento.
A cent’anni dalla nascita, il convegno «Rodolfo Celletti (1917-2004) -
Maestro di scrittura e (censore) di voci» è un omaggio dovuto all’uomo di
cultura che ha voluto confrontare il suo “metodo” di analisi critica e
storiografica con la realtà didattica e organizzativa moderna. Impegnandosi
come direttore artistico del Festival della Valle d’Itria dal 1980 al 1993,
Celletti mise a disposizione la propria competenza specifica e diede veste
pratica alle teorie storico-artistiche con generosa passione divulgativa. A
Martina Franca Celletti svolse anche buona parte della sua opera di maestro di
canto, preparando e lanciando giovani esecutori oppure convertendo interpreti
già in carriera; diffondendo la grammatica estetica e tecnica imprescindibile
nella letteratura belcantistica, ma che poggiava su una disciplina vocalistica
necessaria al cantare bene qualunque repertorio. I “suoi” festival furono
coerentemente dedicati a titoli emarginati, ignorati o falsati dalla tradizione
teatrale ottocentesca per l’assenza di studi non viziati da pregiudizi critici
romantici, e per mancanza di interpreti in grado di riproporli con adeguati
strumenti tecnici, stilistici e di gusto. Gli incontri che si terranno alla
Fondazione Paolo Grassi, sede dell’Accademia del Belcanto “Rodolfo Celletti”,
saranno quindi l’occasione per fare il punto sul valore e sull’attualità della
rigorosa impostazione storiografica e critica e della scienza
vocalistico-musicologica di cui Celletti contribuì a definire ambiti e
plausibili applicazioni artistiche moderne.
Le giornate di studio del 28 e 29 luglio 2017 - di cui è prevista la
pubblicazione in Atti e nel corso delle quali si presenterà la ristampa
della "Storia del Belcanto" - sono state organizzate dalla
Fondazione Paolo Grassi nell'ambito della 43ª edizione del Festival della Valle
d'Itria, doverosamente dedicata al M° Celletti e nel ricordo del M° Albero
Zedda, he assieme a Celletti diresse il Festival della Valle d'Itria nei suoi
primi (e decisivi) anni di vita.
Nelle sedute più scientifiche del convegno l’importante lascito di conoscenza
dello studioso che ha trasformato, e in parte riscritto, la storia della musica
teatrale sarà al centro di una selezionata serie di relazioni affidate a
studiosi altrettanto interessati alla “scienza” e al “metodo” senza compromessi
storico-estetici di Rodolfo Celletti.
Nella prima giornata (28 luglio, ore 10.30-13.00), la figura di
letterato e scrittore di talento letterario puro sarà indagata da Franca
Cella, mentre Giancarlo Landini ricostruirà le genealogie vocali
tracciate dal suo lavoro di storiografo delle voci, lasciando a Marco
Beghelli la riflessione sulla persistenza del “metodo-Celletti” nell’ambito
musicologico di oggi, più propenso a valutare il ruolo dell’interprete in base
un’indagine drammaturgicamente pluridisciplinare.
La seconda mattinata (29 luglio, ore 10.30-13.00) sarà aperta dalla
documentazione critica mirata ai giudizi sulle due grandi “rivali”, Maria
Callas e Renata Tebaldi affidata da Jacopo Pellegrini. Seguirà la
testimonianza diretta di un cantante-teorico e didatta storico (Michael
Aspinall), l'intervento di Alessandro Patalini sul tema
"Rodolfo Celletti e la scuola del canto" e il pensiero di un giovane
critico e studioso d’opera di oggi (Mattia Palma) sul valore e
l’interesse che i giudizi storici e il metodo valutativo di Celletti suscitano
ancora.
Completa e arricchisce il programma la tavola rotonda Martina Franca -
«Tu che le rarità» (28 luglio, ore 17.00-19.00) dedicata a una riflessione
sul significato storico del Festival della Valle d’Itria. L’inedita
rassegna belcantistica, prima manifestazione musicale di respiro e spessore
culturale inte0rnazionale intrapresa in Puglia, è tuttora attiva, di
riferimento e in debito con l’originale impianto critico-pedagogico-esecutivo
che Celletti seppe istituire negli anni della sua direzione. Alla conversazione
condotta da Angelo Foletto (coordinatore del convegno)
parteciperanno gli attuali responsabili artistici del festival tra cui Franco
Punzi, Alberto Triola e Fabio Luisi, con inedite testimonianze, assieme ad
amici e collaboratori che lavorarono a stretto contatto con Celletti: Franco
Chieco, Carlo Fontana, Franca Cella, Michael Aspinall.
Media partner dell'evento è RADIO CEMAT, che trasmetterà in diretta streaming radiofonica l'intero convegno:
www.radiocemat.org