da Valerio
L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe LâAbbate
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AGRICOLTURA: PRESSING PER
GLI INTERVENTI A FAVORE DEL SETTORE PATATICOLO
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oltre tre mesi dallâapprovazione della risoluzione in Commissione Agricoltura
alla Camera, il deputato LâAbbate (M5S) chiede conto al ministro Martina degli
impegni presi per il settore pataticolo, a partire dai 3 milioni di euro di
finanziamenti previsti per il comparto
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Il
settore pataticolo pugliese sta vivendo unâannata davvero critica nonostante
sia partita con attese e speranze elevate. Una situazione aggravata da
strategie commerciali attuate dalla Grande Distribuzione Organizzata che, come denuncia
Unapa (Unione Nazionale tra le Associazioni dei Produttori di Patate), generano
fenomeni speculativi preferendo lâacquisto di patate francesi raccolte e
congelate 7 mesi prima alle eccellenze della produzione nazionale. Uno scenario
che il mondo politico dovrebbe fronteggiare mettendo in atto misure e strumenti
utili al comparto e funzionali ad un suo sviluppo ma che, sinora, sembra siano
rimasti solamente sulla carta. Lo scorso 22 marzo, la Commissione
Agricoltura della Camera dei Deputati ha approvato la risoluzione conclusiva di
dibattito che impegnava il Governo ad attuare tutta una serie di interventi
per il settore pataticolo. Trascorsi oltre tre mesi, il deputato pugliese
Giuseppe LâAbbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera, ha presentato
una interrogazione parlamentare indirizzata al ministro delle Politiche
Agricole Maurizio Martina per chiedere conto degli sviluppi. Â Rilevanti i
numeri del settore sia in termini di coltivatori, oltre 50.000, sia di
superficie investita, oltre 55.000 ettari, mentre la produzione lorda
vendibile è di circa 800 milioni di euro per le patate da consumo e circa
100 milioni di euro per quelle da industria.
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dal 2012 che gli agricoltori vengono ingannati con un piano nazionale per il
settore pataticolo mai attuato â dichiara Giuseppe LâAbbate (M5S) â Ci
sembra doveroso, dunque, che vengano date loro risposte sul relativo
finanziamento di circa 3 milioni di euro previsto per le azioni del piano,
sulle iniziative che il Governo ha assunto per rafforzare i rapporti di filiera
attraverso il riconoscimento di A.O.P. (Associazioni di Organizzazioni di
Produttori) nazionali previste dal regolamento Ue n. 1308/2013, su quali
ulteriori misure il ministro Martina ha messo in campo in relazione agli altri
impegni contenuti nella risoluzione approvata alla Camera. Infine â conclude
il deputato pugliese 5 Stelle â abbiamo chiesto se siano giunte al
Ministero delle Politiche Agricole richieste per la costituzione di una CUN
(Commissione Unica Nazionale) per il settore pataticolo come previsto dalla
legge 91/2015 grazie ad un mio emendamentoâ.
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Diversi
gli impegni conferiti al Governo con la risoluzione approvata nel marzo
scorso. Dalla lotta alle principali problematiche fitosanitarie della
patata e alle fisiopatie allo sviluppo di uno specifico progetto di ricerca
genetica, dallâadozione di iniziative volte a promuovere e incentivare
lâadozione da parte degli operatori di innovazioni tecnologiche nella gestione
agronomica della coltura capaci di aumentare le rese, la redditivitĂ e la
sostenibilitĂ di una produzione di altissima qualitĂ attraverso la validazione
scientifica ed aziendale allâattivazione di programmi colturali dedicati alla
produzione di tubero-seme nazionale, dallâadozione di azioni specifiche per la
tracciabilitĂ dellâorigine della patata con lâimpiego della tecnica degli
isotopi allâavvio di un programma di informazione al consumatore in materia di
sicurezza alimentare, anche con metodo biologico, sino al rinnovo della
convenzione con lâOsservatorio economico della patata e allo sviluppo di
progetti di ricerca per lâindividuazione degli itinerari tecnici piĂš adatti e
delle varietĂ piĂš appropriate alla coltivazione della patata con metodo
biologico. Numerose misure che hanno trovato dâaccordo le diverse forze
presenti in Parlamento ma su cui ora il Governo dovrĂ dar conto del proprio
operato.
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