“Salam Music Stage”
Prima esibizione Live
dei quattro richiedenti asilo politico
Kya Man &
Black Sol - Yike Euro - Zil Djzibril
Musica per la pace e l'impegno
sociale
Hanno fatto il loro ingresso - giovedì 29 giugno- nel suggestivo
spazio esterno dello studio di registrazione della Joe Black Production a
Leporano, i quattro artisti, in arte Kya Man & Black Sol - Yike
Euro - Zil Djzibril, accompagnati dall’applauso sentito dei presenti. Sono
stati introdotti da Giovanni Orlando Producer della Joe Black
Production, che ha seguito il progetto Salam Music Stage dall’inizio alla fine
e che in conferenza stampa, ha rimarcato la valenza sociale del progetto “Salam
Music Stage”: “ho lavorato in passato nel sociale, ma questo progetto mi ha
sconvolto positivamente” ha dichiarato. Ha inoltre spiegato ai presenti la
nascita di questo progetto che coniuga insieme intercultura e musica, e quindi
l'incontro con i quattro ragazzi, tutti richiedenti asilo politico, tutti
giovanissimi, ospiti presso l'Hotel Bel Sit, centro di prima accoglienza
gestito all'Associazione Salam: “L’incontro è stato casuale: un giorno
tramite dj Brusca, sono venuto a conoscenza del desiderio dei quattro
ragazzi di voler registrare tre brani. Da cosa nasce cosa e l’idea, il progetto
si è concretizzato, anche grazie all'Associazione Salam che lo ha supportato.”
Dell'esperienza vissuta ha raccontato: sono stati sette giorni intensi: avrei
voluto tanto non finissero mai! E ciò che ha colpito di più Giovanni Orlando è
stata la grande umanità dei ragazzi: “hanno una dignità pazzesca” . Poi fa
sapere che questa produzione discografica sarà diffusa in tutte le più
importanti piattaforme on line, come amazon e itunes. Sarà
possibile scaricare, acquistare ed ascoltare i brani. Fa sapere Giovanni
Orlando : “costa solo 90 centisimi, io sarò il primo ad acquistarli”. E’
un acquisto simbolico che serve a supportare la causa e incoraggiare i ragazzi.
Giovanni Orlando ha inoltre ringraziato chi ha collaborato alla riuscita di questo
progetto : l'equipe Salam, in primis la Presidente Simona Fernandez - Elisa
Fedele, Valentina D’Alò, Helen Pontiello, Antonietta Podda – e poi Simone
Costantino (compositore ed arrangiatore), Roberto Boccia (tecnico del suono e
fonico), Fabiola Troilo PH @Bringout (Art
Work) e Maurizio Mazzarella
(Press office). Ha infine ringraziato Francesco Falcone, Ciro Bianco e Marilyn
Pastorelli di Altramusicalive,che
hanno dato la possibilità ai quattro rapper di partecipare al prossimo Taranto Rock Festival 2017. (11-12 agosto). Infine non poteva mancare il
ringraziamento a Donatella Pohar caporedattrice di Radiocapodristia, la madrina
di questa straordinaria iniziativa di musica e intercultura, media partner del
progetto.
A parlare poi è stata Simona Fernandez, presidente
dell'Ass. Salam, che dopo aver ringraziato tutti coloro che hanno lavorato alla
riuscita di questo progetto, ha evidenziato il valore sociale delle canzoni: “Il
progetto nasce all’interno dell’Hotel Bel Sit, e quindi da un rapporto che c’è
tra gli ospiti e i lavoratori del centro. I rapporti non sono facili nei centri
di accoglienza, perchè le richieste - quello che i ragazzi si aspettano - non è
quello che poi trovano - non in termini di accoglienza ma di un sistema che non
è in grado dopo mesi e mesi di attesa di fornire i documenti necessari alla
loro permanenza in Italia.” Ed è questa la denuncia contenuta anche nella
canzone Aidez- Nous di Kya Man e Black Soul .
Poi, ha proseguito la Fernandez rimarcando che gli artisti sono
tutti richiedenti asilo. Molto spesso, anche mediaticamente e soprattutto nei
social viene sminuita o addirittura denigrata la loro scelta: quella di aver
lasciato il loro Paese per motivi economici. “In realtà” - dichiara la
Fernandez - “dietro a un motivo economico, c’è una mal gestione, un
malgoverno che genera queste migrazioni. Taranto seppur sia stata scelta
dall’alto come luogo di sbarco, in realtà in termini sociali ritengo possa dare
molto, in grado di assorbire la loro idea di riscatto sociale”. Oggi come
oggi, scrivere questi tre brani dove si attacca il sistema che genera la
guerra, e cantarli è di per sé un altro tentativo di alzare la voce e di
reagire a quello che è a loro successo, cercando così attraverso la musica di
superare psicologicamente quanto è successo: hanno alle spalle non solo un
viaggio traumatico, ma un sistema politico e sociale che non garantisce i più
importanti diritti. Provengono infatti da Paesi nei quali la libertà di
espressione e di parola non sono scontate, sottolinea la Presidente di
Salam. Questo esperimento, questo connubio tra musica e accoglienza é
quindi un modo per sottolineare che sono qui come richiedenti asilo, sono
persone che stanno portando avanti una lotta. E Taranto, dimostra grazie a
belle realtà come Joe Black Production che è capace di recepire questi
segnali.
Dopo la presentazione del progetto, è seguita l'esibizione live
dei quattro Artisti per tre brani: “Aidez nous” di Kya Man e Black Soul – “La
guerre” di Yike Euro e “Freestyle” di Zil Djbril.
Non solo rap o hip hop, dunque ma una musica di denuncia
dall'alto valore sociale, perché come hanno spiegato poi i quattro artisti: “la
musica non serve solo a ballare, ma anche a trasmettere dei messaggi
importanti: come l'abolizione dello sfruttamento e della schiavitù che ancora
oggi esiste; come la necessità per noi migranti di poter ottenere un documento
e di poter lavorare, per sentirci finalmente liberi.” Perchè dietro a ogni storia
c'è una sofferenza. “Non è stato facile lasciare i nostri genitori, i nostri
fratelli, la nostra terra, anzi.” Lanciano quindi un appello rivolto al popolo
italiano: non lasciateci soli, aidez-nous! AP
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UFFICIO STAMPA SALAM ONG
dott.ssa Antonietta Podda
349.1444125
antoniettapodda@gmail.com