nella mattinata
di oggi all'Accademia del Cinema ragazzi di Enziteto, si è svolto l'evento
finale del percorso di inclusione sociale attraverso l'uso dell'arte
cinematografica denominato Cartabianca, finanziato dalla Fondazione
Megamark nell'ambito del bando Orizzonti Solidali 2016.
A seguire il
comunicato stampa conclusivo, le immagini dello shooting fotografico, una delle
attività fatte dai pazienti psichiatrici in questi mesi di lavoro e del
backstage del corto finale Giulia, una storia qualunque.
A questo
link
https://wetransfer.com/d
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è disponibile un
filmato di un minuto e mezzo, con le immagini del lavoro fatto nei centri
Epasss di Bari, Barletta e Grottaglie e alcune immagini relative al corto
finale del percorso, Giulia, una storia qualunque.
Antonella Ardito
- Sinapsi Produzioni Partecipate
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Cartabianca, dalla mente alla realtà
attraverso la Settima Arte
Concluso il percorso di scrittura filmica partecipata promosso da Sinapsi Produzioni Partecipate grazie al sostegno della Fondazione Megamark
L’inclusione sociale è possibile attraverso
la Settima Arte: è il risultato ottenuto dal percorso integrato di produzione
audiovisiva partecipata Cartabianca, nato da un’idea del regista Vincenzo
Ardito e dell’educatrice Ilaria Schino e realizzata da Sinapsi
Produzioni Partecipate grazie al sostegno della Fondazione Megamark in
quanto vincitrice del bando Orizzonti Solidali 2016, rivolto agli
operatori del terzo settore, con il patrocinio della Regione Puglia e del suo
assessorato al Welfare e la collaborazione dei supermercati A&O, Dok, Famila
e Iperfamila.
L’obiettivo principale del percorso,
realizzato in collaborazione con la Fondazione EPASSS attiva nei centri di
Bari, Barletta e Grottaglie e con le ASL di riferimento, è stato favorire
l’inclusione sociale delle persone affette da problematiche psichiatriche e allo stesso tempo promuovere nuove
forme di cittadinanza attiva attraverso l’uso del mezzo cinematografico, inteso
come strumento di lavoro e non solo di libera fruizione.
“Tra i progetti vincitori del bando Orizzonti
Solidali 2016 - sottolinea il Cavaliere Giovanni Pomarico, presidente
della Fondazione Megamark - Cartabianca si distingue per la
capacità di coinvolgere, in maniera innovativa e piacevole, pazienti
psichiatrici in un'attività dinamica, capace di generare sorrisi e portare
benessere a chi troppo spesso è ai margini della nostra società. Gli
educatori e i tutor coinvolti da Sinapsi Produzioni Partecipate hanno fatto un
meraviglioso lavoro con queste persone, facendole diventare protagonisti di set
creati per la realizzazione dei prodotti cinematografici finali del progetto
Cartabianca. Un obiettivo, quello dell'inclusione sociale, che guarda
lontano e va oltre lo schermo, in pieno stile Orizzonti Solidali”.
Cartabianca
ha coinvolto 45 pazienti psichiatrici nei tre centri EPASSS attivi durante il
percorso: la prima parte dei sette mesi di lavoro è stata dedicata all’analisi
del vissuto personale e alla messa in comune di esperienze all’interno dei
centri. La seconda fase del percorso ha invece permesso a queste persone di toccare
con mano i diversi mestieri del cinema e di fare esperienze nuove all’esterno
dei centri, condivise con i giovani diplomati dell’Accademia del Cinema Ragazzi
di Enziteto, partner del progetto.
“Abbiamo
lavorato sul tema delle sensazioni e delle emozioni – spiega Ilaria
Schino, educatrice di riferimento di Sinapsi Produzioni Partecipate – con
i pazienti psichiatrici dei centri EPASSS. Un lavoro lungo, non semplice,
perché dovevamo entrare in una lunghezza d’onda molto delicata. Ma una volta
rimosse le difficoltà nell’interazione, è stato un crescendo di nuove idee, che
hanno trasformato la Cartabianca in fogli colorati e pieni di vita”.
Le
storie e i vissuti dei pazienti psichiatrici dei centri EPASSS di Bari,
Barletta e Grottaglie sono diventati tre cortissimi, girati e interpretati da
loro in prima persona e soprattutto è nata Giulia, una storia qualunque,
il corto prodotto da Sinapsi Produzioni Partecipate per la regia di Vincenzo
Ardito. “Il corto andrà in concorso ai festival nazionali – spiega Vincenzo
Ardito – ed è un lavoro completamente innovativo nel suo genere perché
grazie a Cartabianca c’è stata un’integrazione professionale tra i pazienti psichiatrici
dei centri Epasss e i professionisti della settima arte. Abbiamo lanciato ad
attori e tecnici una sfida, accolta e vinta insieme ai ragazzi dell’Accademia
del Cinema di Enziteto. Era il modo più giusto per valorizzare una storia, nata
da mesi di contatto e interazione con i pazienti dei centri EPASSS. Loro ci
hanno aiutato, non solo come attori sul set e come maestranze, a capire che
l’integrazione non è una parola vuota, ma che per essere attuata richiede
impegno e fatica. Il cinema però aiuta questo processo, lo rende più fluido,
più naturale”.
Questo
tipo di esperienza collettiva fatta dai pazienti psichiatrici dei centri EPASSS
ha consentito loro, come sottolineato anche dagli educatori che li seguono
durante tutto l’anno, di fare attività in ambienti senza stigma sociale, in
contesti naturali e stimolanti, a
contatto con persone nuove, con le quali hanno stretto nuovi contatti. Gli
appuntamenti con Cartabianca erano attesi dai pazienti all’interno dei
centri con trepidazione, e con la voglia di scoprire ogni giorno che tipo di
attività sarebbe stata messa in atto. Tante difficoltà vere e personali, storie
di violenza e di solitudine: Cartabianca è stata un’opportunità nuova, pulita,
per queste persone, utile a guardare la vita da un’altra angolazione,
attraverso una innovativa predisposizione mentale, sostenuta e aiutata dalla
macchina da presa.
“Non
c’è niente che mi ispira come il cinema - spiega Maria, una delle pazienti
che si è trasformata in attrice co-protagonista in Giulia, una storia
qualunque -. Fare l’attricè è dare
tutto del mio meglio. In comunità facciamo tante attività, ma bella come il
cinema non l’avevamo fatta mai. Era il mio sogno questo, ed è finalmente
arrivato il momento della sua realizzazione. Da piccola avevo vergogna, ora
l’ho buttata via.
Per
me è stato un po’ come cambiare vita, sdrammatizzando tutto mi sono messa in
gioco con questo ruolo”.
Nella
sede dell'Accademia del Cinema ragazzi di Enziteto nella giornata conclusiva
del percorso Cartabianca è stata allestita una mostra fotografica con
gli scatti di Pasquale Susca, Marco Ranieri e Vito Saracino,
per illustrare il percorso fatto dai 45 pazienti psichiatrici in questi mesi di
lavoro, dai primi incontri alla realizzazione del cortometraggio finale.
Accanto alle foto dei due professionisti baresi Susca e Ranieri, ci sono anche
quelle di Vito, uno dei pazienti psichiatrici coinvolti nel percorso, che ha
imparato in questi mesi ad usare con attenzione la macchina fotografica, per
fermare in un istante la meraviglia del cinema partecipato, inclusivo e reale.
Partner dell’iniziativa:
Antonella Ardito
Ufficio Stampa Sinapsi
Produzioni Partecipate
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facebook.com/sinapsifilm