COMUNICATO STAMPA
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• Con una lettera aperta, resi noto il motivo per il quale decisi di accettare
la proposta di candidatura a sindaco.
• Preso l’impegno, l’ho portato avanti. Sino alla fine. Come si fa tra uomini
d’onore.
• Ho perso.
• Sui numeri. Non sui valori.
• Il risultato è stato modesto, ma il consenso conseguito vale oro: proviene da
gente pura, semplice, umile e coraggiosa. Anche di diverso orientamento
politico. Ma, unita nei valori.
• Che ha creduto in una persona. Come i nostri candidati consiglieri comunali:
operai, insegnanti, operatori sociali, disoccupati.
• Li ho incontrati.
• Ho spiegato loro che perdere una partita, non significa perdere il
campionato. Che non aver raggiunto il primo obiettivo, non vuol dire perdere la
dignità, che, anzi, ne può uscire rafforzata. Che di fronte alle decisioni
fondamentali della vita, bisogna prendere posizione. Sempre. Che non si può
rimanere indifferenti. Diceva Don Andrea Gallo che “l’indifferenza è l’ottavo
vizio capitale”. Prima di lui, Martin Luther King ammetteva: “non ho paura
della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti.” Aggiungo io,
sommessamente, che non dobbiamo spingere l’orgoglio, sino a farlo diventare
superbia.
• Ho cercato di far capire che, in un ballottaggio elettorale, è come scegliere
il comandante della nave, sulla quale nave ci ritroveremo imbarcati.
Tutti. Che non si tratta di scegliere il capitano meno peggio, ma il capitano
migliore. Ho ricordato il pensiero di Jean Paul Sarte, il quale ammoniva che la
cosa peggiore che si possa fare è quella di non decidere. Ho ricordato il
pensiero di uno dei più grandi scrittori contemporanei, Paolo Coelho, secondo
il quale una delle più grandi virtù donateci da Dio è la capacità di scegliere
e che non utilizzarla significa trasformarla in una maledizione e lasciare che
altri la utilizzino per noi. Mi hanno capito. Continuano a credere nella mia
modesta persona. Ho assicurato che il patrimonio elettorale che abbiamo
costruito non andrà disperso, perché esprime valori e ideali universali, che
non finiranno mai: onestà, impegno civico, lealtà, solidarietà, lavoro,
cultura, progresso civile e morale. Convinti, hanno deciso, liberamente, di
sostenere il candidato sindaco Rinaldo Melucci.
• Come me.
• Insieme, abbiamo capito che, come diceva Alessandro Manzoni, “la vita non è
già destinata ad essere un peso per molti e una festa per alcuni, ma per tutti
un impiego, del quale ognuno renderà conto.”
• La campagna elettorale volge al termine. Vi sono stati toni esagerati. Aspri.
Per favore, ora ci si stringa la mano! Ci sia riconciliazione e concordia.
Scusarsi non umilia, ma esalta. Perché l’amicizia e la lealtà valgono molto di
più di una poltrona di sindaco.
• La vita non è una campagna elettorale. E’ molto di più! E’ tremendamente
molto di più!
Massimo Brandimarte