-GIORNATA MONDIALE DEL RIFUGIATO-
SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA
Ricordando il Naufragio di Lampedusa con Vito
Fiorino
#WithRefugees
22-06-2016 - TARANTO
L’Associazione Salam, ONG
che opera nell’ambito della cooperazione internazionale e della accoglienza dei
richiedenti asilo politico, ente gestore dello Sprar di Martina Franca
in collaborazione con l’Associazione Rematori della Magna Grecia, col Centro
Interculturale di Taranto “Nelson Mandela”, con il Centro Documentazione
e Ricerca “Le Sciaje”, con Ars Formandis, con Co-working Ulmo,
con la Cooperativa Al Fallah, organizza l’iniziativa “Siamo
tutti sulla stessa barca” , in occasione della “Giornata Internazionale
del Rifugiato”. L’appuntamento è stato istituito quindici anni fa
dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite e ha come obiettivo la
sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul dramma vissuto da milioni di
persone costrette a lasciare il loro paese d’origine a causa di violenze e
persecuzioni. Con l’iniziativa proposta “Siamo tutti sulla stessa barca” si
intende focalizzare l’attenzione sullo “Spazio Mediterraneo Contemporaneo”
che seppur potrebbe essere rappresentato metaforicamente come un ponte
interculturale o come mezzo di condivisione di beni e risorse economiche,
costituisce tuttavia un confine geografico, per molti limite insormontabile.
Il Mare dunque sarà
il vero protagonista di questa giornata, in cui lo Sprar di Martina
Franca intende realizzare l’iniziativa “Siamo tutti sulla stessa barca” il 22
giugno nella “Città dei due Mari”, Taranto dove da circa un mese alcuni
richiedenti asilo ospiti dello Sprar di Martina Franca e di alcuni centri di
prima accoglienza gestiti dall’Associazione Salam due volte a settimana,
partecipano alle uscite in barca, organizzate dall’Associazione Rematori Magna
Grecia. L’intento della partecipazione dei richiedenti asilo alla regata è
duplice: da un lato facilitare il rapporto col mare, tentando di fargli
superare il trauma da post viaggio, dall’altro dargli un’ottima possibilità di
svolgere attività sportiva legata al mare, promuovendo l’inclusione, e la
conoscenza dell’ecosistema marino.
L’intero progetto mira a far conoscere ai partecipanti quali pene
e sofferenze incontrano i migranti nell’attraversare il Mar Mediterraneo,
spesso senza supporti di salvataggio, e senza un’adeguata conoscenza del mare
che gli consentirebbe di avere salva la vita. Per una volta, vorremmo che i
partecipanti si immedesimassero nei migranti in partenza, e che si sentissero
tutti “sulla stessa barca”, una barca precaria, a rappresentare una difficile
condizione esistenziale.
PROGRAMMA
Alle ore 16.30 partirà la regata non competitiva dalla
Pensilina Liberty di Taranto, e proseguirà attraversando il canale del Ponte
Girevole dove sarà ben visibile lo striscione con l’hashtag lanciato
dall’UNHCR: #withrefugees. Alla regata parteciperanno alcuni richiedenti asilo
e operatori dello Sprar di Martina Franca e dei centri di prima accoglienza
dell’Associazione Salam, seguiti dai rematori professionisti.
Alle 17.30 i richiedenti asilo ed i rematori saranno
“accolti” in città vecchia dagli operatori culturali dott. Cataldo Mignogna
(educatore Sprar di Martina Franca) e da Angelo Cannata, Presidente
dell’Associazione Centro Studi Documentazione e Ricerca Le Sciaje, le cui
attività sono rivolte al recupero e alla tutela del patrimonio della civiltà
della pesca a Taranto. I due operatori accompagneranno i “viaggiatori” e tutti
coloro che vorranno parteciparvi ad una passeggiata interculturale alla
scoperta dei luoghi significativi del patrimonio storico culturali della città
vecchia, legati al mare e ai popoli che lo hanno attraversato.
INCONTRO DIBATTITO “A porte Aperte. Siamo tutti sulla stessa
barca: #withrefugees”
Alle ore 18.30 negli spazi di Co-working Ulmo presso
Palazzo Ulmo, si terrà l’incontro dibattito “A porte Aperte. Siamo tutti sulla
stessa barca: #withrefugees”. Offrirà la sua preziosa testimonianza
frutto di un’esperienza vissuta in prima persona Vito Fiorino,
conosciuto anche come eroe di Lampedusa per aver salvato il 3
ottobre 2013, 47 persone da morte certa in mare. Non ha esitato quel giorno a
prestare soccorso: non ha mai avuto paura di essere sospettato e accusato di
essere trafficante di esseri umani, l’unica sua paura era rivolta alla vita dei
migranti stessi: “quanti ne posso salvare?” si domandava all’epoca Vito
Fiorino. Quella che visse Vito Fiorino è conosciuta come il Naufragio di
Lampedusa, che per i numeri la pongono come una delle più gravi catastrofi
marittime dall’inizio del XXI secolo: con 368 morti (accertati) di circa 500
migranti e più imbarcati dalla Libia, prettamente eritrei.
Vito Fiorino sarà invitato a relazionare in un dibattito che
prevede tra l’altro la partecipazione del Capitano di Fregata Andrea
Schena, della Capitaneria di Porto di Taranto che per lungo periodo ha
svolto attività di soccorso ai migranti, nel Canale di Sicilia. Relazionerà
inoltre la psicologa-psicoterapeuta Maria Tavenaux che illustrerà i
risultati di una sua ricerca sui traumi dei migranti, sbarcati e accolti a
Taranto nelle strutture di accoglienza dell’Associazione Salam. All’incontro
sarà invitata anche la regista scrittrice persiana Maryam Rahimi, che ha
partecipato col corto “Mare Nostrum” al Festival del Cinema di Venezia.
Vincitore del bando ministeriale MigrArti (volto alla valorizzazione
dell’integrazione culturale in Italia) il Corto ha visto la partecipazione di
alcuni richiedenti asilo politico e mediatori dello Sprar di Martina Franca. La
regista Rahimi – autrice di alcuni libri in italiano e persiano e
collaboratrice di Rai Cinema – racconterà l’esperienza cinematografica. A
seguire il contributo del Professor Luciano Boscaino, che relazionerà
sull’esperienza dell’Associazione Rematori Taranto Magna Grecia, e sulla legge
del mare in tema di soccorso. Previsti i saluti dei referenti delle
Associazioni coinvolte, dott. Francesco Pacifico e dott.ssa Simona
Fernandez. Tra un intervento e l’altro, Luigi Pignatelli attore e
scrittore, referente dello Sportello LGBT al centro interculturale Nelson
Mandela, curerà un reading di storie e poesie.
A coordinare l’intero evento, Antonietta Podda,
addetta stampa Salam e organizzatrice di eventi interculturali, che ha curato
l'intero evento.
SFILATA “LA MAISON DE LA MODE”
Durante l’incontro verrà presentata da Valentina Di Michele,
progettista del Centro Interculturale la sfilata de “La Maison de la Mode”,
progetto sartoriale finanziato dall’USAIM- OIM, a cui hanno partecipato alcuni
utenti dell’associazione Salam, tra cui alcuni minori stranieri non
accompagnati. Sfileranno i capi di abbigliamento uomo e donna con i tessuti
provenienti dall’Africa, e realizzati a mano interamente dai richiedenti asilo
seguiti dalla sarta Patrizia Solito.
MOSTRA FOTOGRAFICA “A DI LA’ DEL MARE: luoghi e volti dai luoghi
di origine dei minori stranieri non accompagnati”
Durante l’iniziativa, sarà possibile visitare la mostra
fotografica che sarà allestita nel piano ipogeo ed in altri spazi di Palazzo
Ulmo, sui progetti di cooperazione internazionale che l’Associazione Salam sta
curando in Burkina Faso, Egitto, Mali: nei luoghi di provenienza dei migranti e
soprattutto dei minori stranieri non accompagnati, presenti a Taranto.
Sarà inoltre allestito uno spazio dove sarà possibile acquistare
il Libro “Io. Il mio viaggio” di Carlo Dilonardo - presentato domenica
18 giugno alle ore 18.30 a Martina Franca al Villaggio di Sant’Agostino - che
raccoglie le storie di quattro rifugiati politici con un unico sogno: quello
della libertà. A.P.
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Antonietta Podda - cell. 349.1444125
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