Richiesta al Presidente della Repubblica la sospensione delle amministrative dell'11 giugno 2017
venerdì 12 maggio 2017
da Giuseppe Quaranta
masaniello.40@gmail.com
Oggetto : Richiesta di sospendere le consultazioni amministrative e in particolare quella di Taranto,
sia per richiamare i due Ministri «Giustizia e Interno» che non hanno voluto intervenire per «obbligare» tutti gli autenticatori ad uscire dagli uffici per essere utili al paese, sia per garantire la partecipazione dei cittadini e non assistere alla raccolta di firme e candidati falsi che tra pochi anni scopriremo.
Sig. Presidente della Repubblica «Mattarelli» e per conoscenza tutti gli altri, Ministri - Prefetti - Autenticatori e Comunità Europea, Vi continuiamo a scrivere per dimostrarvi, ancora una volta, tutti gli ostacoli, che i Vostri Ministri e Autenticatori, hanno consentito per non farci partecipare a queste ultime consultazioni amministrative,
Noi degli I.D. (componente dello UOI > Unico Organismo Indipendentista) informiamo tutti gli «spettabili» destinatari, che le richieste inviate (reclami compresi), sia a Voi, che ai tanti «responsabili» preposti a fornire autenticatori per uscire dagli uffici per controllare le firme raccolte dei cittadini intenzionati a sottoscrivere le liste già presentate alla stampa ed evitare di continuare a firmare in bianco (come avviene da molti decenni con la connivenza di burocrati infedeli).
Ma vediamo, ancora oggi, il cattivo comportamento dei Prefetti, che evitano di ascoltarci, al contrario sostengono e interpretano la legge 53 del 1990, così come hanno fatto tutti gli altri autenticatori (dal sindaco al presidente della provincia, ai presidenti del tribunale e della procura) che ci hanno risposto che non c'era alcun dipendente disponibile ad uscire dagli uffici per autenticare.
Riteniamo che la legge và interpretata nella ESIGENZA degli anni tremila , dove una grande maggioranza di persone non vuole neppure vederci (che sono poi gli astenionsiti), l'altra che era grande, deve fare i conti con la propria credibilita' e non riuscendoci, s'inventa liste civiche che di civismo no n hanno niente, sono liste camuffate dai partiti che non sono in grado di presentarsi da soli, restiamo solo noi i nativi che vogliamo partecipare, ma abbiamo un ostacolo, che autenticatori insieme al Prefetto e sostenuti dai ministri dell'interno e della giustizia (tutti uniti ci spingono ad essere come loro oppure a restarne fuori), per questo non vogliono interpreatre la legge, darle un regolamento, che abbiamo persino proposto,ma senza ricevere alcuna riposta.
questa è la democrazia che rappresentate ?
Ritenavamo di trovarci in un paese che afferma di essere democratico, ma scopriamo tutt'altro, dopo i tanti ostacoli e un chiaro silenzio di indifferenza e menefreghismo da parte di tutti, finalmente sappiamo che in questo Paese è vietato partecipare a qualsiasi consultazione.
Perchè ?! lo dimostrano le richieste inevase e cestinate, dal fascio di partiti, che da tempo occupano e tengono “sequestrati” tutti gli organi di questo Stato.
Centinaia di migliaia di autenticatori, quasi tutti di parte (consiglieri comunali e provinciali, sindaci, assessori e presidenti comunali e provinciali, funzionari comunali e provinciali) oppure, «collegati» come segretari comunali, giudici di pace, cancellieri di tribunale etc.etc.), tutti compatti a negarci la possibilità di presentarci alle consultazioni elettorali, come anche NEGARCI tutti i mezzi di comunicazione (giornali e televisioni).
Pertanto, di fronte a tale INGIUSTO e continuato OSTACOLO, le chiediamo, ancora una volta, di consentirci urgentemente la raccolta delle firme, fornendoci idonei e liberi autenticatori (anche attraverso ordinanze o circolari ministeriali che obbligano e incentivino tutto il personale che deve essere utile, soprattutto alla libertà e alla democrazia).
CHIEDIAMO LA SOSPENSIONE DELLE CONSULTAZIONI AMMINISTRATIVE
Infatti, sospendendo qualsiasi consultazione oppure rinviarla, almeno di 120 giorni, in modo di riuscire a raccogliere le firme necessarie, con la presenza di questo Stato che deve «garantire», la presenza fisica per strada o piazza, di autenticatori indispensabili, sia ad avere liste certe e legittime e non invece come sta succedendo nell'intero paese, dove e' uso e consuetudine raccogliere prima le firme e poi portarli agli autenticatori, cosa che dimostreremo nella presentazione del nostro reclamo alla commissione .
Pensiamo che sia inutile ricordarle di richiamare i Ministri e l'intero governo gentiloni, sulla necessità di avere un regolamento sul giusto uso di tutti gli autenticatori;
Cosi' come è abbastanza inutile avere dei responsabili «autenticatori» che hanno consentito lasciarci fuori dalla consultazione, mentre hanno voluto la solita «fregatura» nel confezionare liste e candidati «falsi», chiaramente illegittimi;
Infine, si chiede anche un richiamo severo, seguito da sanzioni, espulsioni ed anche chiusure provvisorie di tutti quei mezzi di comunicazione che hanno consentito «il silenzio stampa sull'affaire delle firme false», con l'impegno di far cessare qualsiasi finanziamento alla stampa cartacea e televisiva.
Bisogna tener presente, che tali e gravissimi comportamenti, vanno avanti da decenni, dove questa Stampa, chiaramente di Regime, continua imperterrita a manipolare - censurare e annullare le nostre realtà, visto, che proprio i Vostri «sottoposti», come il Garante dell'editoria o della Stampa libera «agcom», oppure il Ministro delle Telecomunicazioni e per ultimo anche dalla Associazione dei giornalisti (ordine e quant'altro).
Caro Presidente, questa drammatica situazione è molto importante e non potete non accorgerVi del danno che sta provocando nel Paese. E' necessario che vada considerato come l'unico fattore di legittimità, dato il proliferare di fatti identici, che da tempo denunciamo e che dalle indagini della polizia giudiziaria, abbiamo parecchie centinaia di indagati e centinaia di rinviati a giudizio, proprio su firme e candidati falsi.
Penso che non vogliamo uno stato allo sbando, che non si riesce a gestire il paese, in quanto è lasciato agli affaristi annidati nel «fascio dei partiti» che hanno realizzato solo la malagestione in qualsiasi settore e per quanto ci riguarda sino ad oggi hanno solo penalizzato il Paese, la comunità, la democrazia e la libertà.
Siamo stanchi che lor signori non intendono darci alcuna spiegazione, nè i motivi di questo silenzio, riguardo soprattutto le nostre richieste e volontà.
Il Vostro continuato silenzio, non ci darà altro che alzare i toni del dissenso e della sfiducia, soprattutto nella mancanza di quella libertà che tanto stronbazzate e pubblicizzate.
nell'attesa, salutiamo distintamente.
per la Riunione Collegiale e Presidente degli I.D. - Peppe Quaranta
Taranto, 11 maggio 2017