da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L’Abbate
AGRICOLTURA: DAI DATI EMERGE
SEMPRE PIÙ LA NECESSITÀ DELL’ATTUAZIONE DEL PIANO OLIVICOLO
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I
report del Crea e del Centro Studi Confagricoltura dipingono uno scenario
mondiale dove l’Italia mantiene posizioni di vertice ma perde terreno sulle
dirette concorrenti. L’Abbate (M5S): “Piano olivicolo non più rinviabile!â€
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Nella campagna 2014/2015, il
secondo produttore mondiale, a notevole distanza dalla Spagna, è stata la
Tunisia con 340.000 tonnellate, seguita dalla Grecia e, in quarta
posizione, dall’Italia. Per la campagna successiva (2015/2016), si stima la
ripresa della produzione italiana che si riporta così al secondo posto, la
stabilità della Grecia, che scende in terza posizione, e il calo della Tunisia
che scivola al sesto posto dopo Siria e Turchia. È ciò che emerge dal report
annuale elaborato dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e
l’analisi dell’economia agraria. A fornire uno scenario leggermente più roseo
dell’olivicoltura italiana è il Centro Studi Confagricoltura che,
rielaborando i dati forniti dall’ONU, vede il nostro paese al secondo posto tra
gli esportatori di olio d’oliva dopo la Spagna e al primo per prezzo medio
all’esportazione. Tuttavia, l’esportazione non è accompagnata da un
aumento di produzione made in Italy bensì è sostenuta in misura notevole
dall’importazione; ciò è accaduto sia nel 2014 sia nel 2016.
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“Mentre la Spagna
nonostante il medesimo attacco della mosca olearia subito dall’Italia ha
mantenuto la propria posizione di vertice, la nostra olivicoltura è scivolata
sino al quarto posto. Questo perché in 30 anni, gli iberici hanno realizzato
cinque piani olivicoli mentre nel nostro paese stenta a prendere avvio il primo
piano ottenuto grazie alla nostra risoluzione in Commissione Agricoltura alla
Camera e atteso da tantissimi anni dal comparto – dichiara il
deputato pugliese Giuseppe L’Abbate (M5S) – Al contempo, in
questi ultimi anni il prezzo medio iberico per l’esportazione è cresciuto
maggiormente di quello italiano: altro segnale che denota come, con interventi
mirati, gli spagnoli continuano a conquistare terreno nei nostri confronti
mentre nel nostro paese regna l’ignavia da parte dei governiâ€.
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Confrontando il prezzo
medio all’esportazione dell’ultimo triennio con quello del 2009,
infatti, si evidenzia per l’Italia un incremento sensibilmente inferiore a
quello dei diretti concorrenti (Spagna, Grecia, Tunisia), con l’esclusione del
Portogallo. Lo scenario mondiale vede nel 2016 a 6,9 miliardi di
dollari il valore degli scambi internazionali di olio d’oliva con una
diminuzione di circa 400 milioni di dollari rispetto al 2015 ma con una
crescita del 39,3% rispetto al 2009. Nel triennio 2014-2016, la quota media di
mercato dell’Italia si è attestata intorno al 24% mentre quella della Spagna ha
raggiunto il 47%.
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“L’olivicoltura italiana
continua a lasciare campo ai diretti concorrenti europei e del bacino
mediterraneo – conclude L’Abbate, capogruppo M5S in
Commissione Agricoltura alla Camera – Peraltro, oltre alla
mosca olearia, la produzione pugliese è tuttora martoriata dalla Xylella
fastidiosa. Urge, quindi, dare concretezza agli impegni assegnati dal
Parlamento al Governo oramai due anni fa, nel maggio 2015. Non possiamo
permetterci di perdere più tempo: così rischiamo di perdere ulteriori fette di
mercato che significa reddito per i nostri olivicoltori e posti di lavoro in
fumoâ€.
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Email: meetup5stelleleporano@pec.it
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Comunicato
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Oggetto: "Centro
Comunale per il Potenziamento della Raccolta Differenziata (CCR) Leporano"
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Il Meetup 5 Stelle Leporano
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preso
atto
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della “Risposta di
Corina Crețu (Commissario Europeo per le politiche regionali) all’interrogazione
dell’Europarlamentare Rosa D’Amato rilasciato a nome della Commissione†con la
quale è stata significata:
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la
considerazione del progetto presentato dal Comune di Leporano "Centro
Comunale per il Potenziamento della Raccolta Differenziata (CCR)", tanto
da essere ritenuto dalle autorità regionali come pregevole di ricevere un
sostegno dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) nell'ambito del
Programma Operativo della Regione Puglia 2007-2013;
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la
circostanza che dovrebbero essere resi noti a breve gli esiti dell’attività di
monitoraggio circa il raggiungimento degli obiettivi del progetto e la sua
funzionalità ;
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la
possibilità che “[…] Qualora il progetto non venisse completato e/o non fosse
operativo alla chiusura del programma, le autorità nazionali dovranno ritirare
le relative spese sia dalla dichiarazione finale delle spese sia dalla
certificazione delle stesse […]â€,
attesa l’importanza
della questione sia dal punto di vista ambientale che economico, ma anche di
credibilità del Comune di Leporano in ordine alle attività di progettazione e
agli atti consequenziali ad essa,
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si
riserva,
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ove reso necessario
dall’esito infausto delle attività di monitoraggio poste in essere dagli Enti
preposti, di procedere all’acquisizione degli atti, sì da poterne verificare
la congruità e l’esistenza di eventuali responsabilità .
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Leporano
21 aprile 2017
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Meetup 5 Stelle
Leporano
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I: MEETUP ROCCAFORZATA 5 STELLE: CS MONUMENTI AD
PERSONAM
CS-Monumenti ad personam
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 da Giovanni
Vianello" jvianello@gmail.com
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TAP: via libera dal
TAR
De Lorenzis (M5S):
Rimaniamo con i cittadini, No TAP!
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Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Regione Puglia
per ottenere l'annullamento delle note del Ministero dell'Ambiente che
autorizzava il Tap all'espianto degli ulivi nell'area del cantiere per il
gasdotto. Sull’argomento interviene Diego De Lorenzis, deputato pugliese del
M5S in Commissione Trasporti, Poste e
Telecomunicazioni alla Camera.
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“Il M5Sâ€- dichiara il deputato - “rimane accanto ai
cittadini, contro la realizzazione di un progetto scellerato, a prescindere
dall'esito di questa battaglia. Coerentemente a quanto sempre ribadito,
continueremo a batterci contro il gasdotto TAP a indipendentemente dal luogo di
approdo!â€
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Il TAR ha messo in evidenza che la stessa Regione Puglia aveva
già rilasciato alcune autorizzazioni all’espianto
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“Il Governo e tutto il PDâ€- incalza il deputato - “sono
genuflessi alla finanza e alle lobby dei combustibili fossili. E il TAR mette
in luce la colpevolezza della Regione: l’ennesima riprova che Emiliano finge di
battersi contro il gasdotto.â€
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“Inutile sperare di vedere†- aggiunge De Lorenzis - “quanti
delle decine di sindaci, parlamentari e consiglieri regionali che a parole si
sono dichiarati a parole e tardivamente contrari al gasdotto a Melendugno,
affiancheranno la cittadinanza e contro il TAP. Credo che i cittadini
debbano ricordarsi di questi politicanti in cabina elettorale: il presidente
della Regione, Emiliano, e il presidente di Provincia, Gabellone, e il sindaco
del Comune di Lecce, Perrone, e i partiti di cui fanno parte sono complici di
questo sistemaâ€
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“La battaglia non finisce qui. Le speculazioni del TAP non
avranno vita facile: la cittadinanza si opporrà sempre a queste prepotenze.
Appena ci sarà il M5S al Governo†- conclude De Lorenzis - “tutto questo
sarà cancellato!.â€
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