I REALI MOTIVI DELLA CRISI
SIRIANA
Da giorni quotidiani e TV danno costantemente informazioni falsate
riguardo la crisi Siriana del tipo:
Rimane alta la tensione tra Usa e Russia dopo i recenti episodi in
Siria. Nonostante questo, Rex Tillerson si presenterà al Cremlino l’11 e 12
aprile, come giĂ accordato. Il segretario di Stato statunitense dovrebbe
proporre a Putin di cercare un’alternativa ad Assad per mantenere vivi gli
interessi russi nell’area siriana. In questo modo gli Usa escluderebbero il
regime di Assad dalla lotta di potere in Medio Oriente, ma offrirebbero in
cambio a Mosca piene assicurazioni su diverse questioni cruciali. Qualora la
Russia accettasse la proposta, gli Usa dovrebbero però intavolare una
discussione anche con l’Iran, altro sponsor di Assad. Non si esclude invece
un’escalation militare nel caso in cui la Russia risponda con un secco No .
Classico sistema di menzogne che la stampa riversa da anni nelle
menti dei cittadini italiani:
“l'occidente sempre pronto al confronto e alla mediazione per la
pace, viceversa gli alleati di Assad pronti ad alzare un muro” costringendo le
forze occidentali a intervenire militarmente”
La verità è che la questione Siriana (come tutte le crisi
mediorientali) è una questione puramente economica ed energetica.
Tra i vari accordi c’è in ballo un gasdotto che dal Qatar deve
arrivare in Europa attraverso la Siria.
Assad alleato Russo non lo vuole altrimenti Putin perderebbe una
grossa fetta del suo mercato europeo.
Viceversa l’occidente vede di buon occhio il gasdotto col pretesto
della diversificazione degli approvvigionamenti energetici nonostante i consumi
di gas siano da oltre 10 anni in continua picchiata e nel mezzo troviamo i
crimini verso la popolazione (a mio avviso studiate e tavolino) per
giustificare il solito intervento militare statunitense, destituire Assad e
imporre un governo filo occidentale che faccia attraversare il gasdotto e in
ogni caso aprire ulteriori finestre verso il medio oriente, fonte quasi
inesauribile di gas. Nuovo oro per i prossimi 50 anni. Una storia
"fotocopia" che si ripete costantemente dal dopo guerra a oggi.
In altre parole i criminali come sempre siamo noi.
Gli assassini di quei bambini sono chi vuole il TAP in puglia, chi
reputa il gas indispensabile per la societĂ , senza comprendere o chiedersi che
forse un nuovo paradigma senza i fossili sia realmente possibile come giĂ
ampiamente dimostrato in diverse parti del mondo e sicuramente l'unica strada
percorribile se si vuole costruire una societĂ di pace e prosperitĂ .
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Cosimo Petraroli
Camera dei Deputati - MoVimento 5 stelle