Violata la legge sulla par condicio ed anche l'art.21 della costituzione
giovedì 6 aprile 2017
da Giuseppe Quaranta
masaniello.40@gmail.com
al garante dell'editoria
al Ministro delle Comunicazioni
alla AG.Com
all'Ordine dei giornalisti nazionali e regionali
alla RAI sede di Bari
al Sindaco di Taranto - Brindisi - Lecce
alle associazioni per la libera stampa art.21
e p.c. al presidente della repubblica
al presidente del consiglio
ai Presidenti di Camera e Senato
a tutti i gruppi parlamentari
alla stampa che non stampa, censura e manipola
oggetto:
violazione continuata della legge sulle pari condizioni, sia da parte del quotidiano di Puglia, che di tutte le altreCari Destinatari, abbiamo deciso di presentare liste di liberazione nel Tarantino, da taranto a martina franca sino a Sava, nel mese di febbraio 2017;
la risposta della stampa e in particolar modo del Quotidiano è stato quello di censurare e annullare la nostra presenza a Taranto;
abbiamo tentato di presentare i candidati sindaci nel mese di aprile, chiedendo la sala dell'ex biblioteca senza riuscirci, perchè l'amministrazione provinciale ci ha negato, giutificandosi che la sala "inagibile, non possiede alcun bagno" viene concessa solo per motivi culturali (NON SAPENDO CHE LA POLITICA E' LA MASSIMA CONCENTRAZIONE DELLA CULTURA), visto che gli stessi riconoscono il malaffare spacciato per politica.
Ebbene all'appuntamento della conferenza stampa, che l'avremmo fatta anche all'esterno della sala, per strada, proprio la stampa non si è presentata;
allora, abbiamo pensato di tenerla in una sala di un bar di taranto, diffidandoli a venire.
Cosa che è avvenuta, alcune redazioni quali il Quotidiano e un paio di redazioni, hanno partecipato, preso appunti e fatto domande sulla scelta di questi candidati.
Ora, l'intera conferenza non è apparsa sui loro giornali o televisioni, preferendo e pubblicizzando (in prima pagina) persone che mai hanno fatto politica, nè si sono impegnati nel sociale, nè hanno idea della situazione, sia del paese che proprio della città di taranto.
inoltre, nella conferenza abbiamo detto, da dove venivamo, dalla discriminazione di non averci fatto partecipare nell'anno 2015 alle regionali e nel 2016 alle amministrative, perchè siamo dei nativi e vogliamo l'indipendenza del nostro paese.
Tutto questo cattivo comportamento, sia di aver violato da sempre le leggi di questo stato, non ha mai sortito un provvedimento anche economico, da parte ,sia dell'ordine dei giornalisti (che pare non siano "ordinati"), sia dal garante o dal ministro delle comunicazioni e neppure un richiamo dalle istituzioni, dal presidente della repubblica o dal ministro del consiglio e soprattuto dai presidente di camera e senato.
Riteniamo le nostre liste con i candidati discriminate, cosa che in un qualsiasi paese democratico, dovrebbero da subito concederci spazi di ameno un'ora nelle televisioni e qualche pagina sui giornali.
Chiediamo a tutti destinatari di intervenire e accertarsi approfonditamente di tutte le redazioni che hanno un comportamento manipolativo e di censura, in particolare il quotidiano di taranto, che ha commesso una grave azione nei confronti degli indipendentisti duosiciliani, per sanzionarli ed anche farli cessare, visto che i danni procurati nella cittĂ di taranto, sono anche e soprattutto addebbitati proprio a loro per il sostegno alle industrie inquinanti.
Sicuri di avere risposte positive, vi sollecito di attuare un ripristino immediato, per avere a Taranto e nel paese, UNA INFORMAZIONE LIBERA e non condizionata e funzionale ai tanti speculatori che in questo momento armano liste che saranno penalizzanti per intere cittĂ e paesi, che il 16 giugno rinnoveranno le loro amministrazioni.
distintamente
il responsabile degli ID
peppe quaranta
taranto 6 aprile 2017