da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L’Abbate
CASO OLIVIERI: DALLA FARNESINA NUOVA RISPOSTA SUL CONSOLE ONORARIO
DELLA REPUBBLICA DI SLOVENIA
Ad un mese dal rinvio a giudizio nell’ambito
del crac della società Ctf Srl, il sottosegretario agli Esteri Amendola
risponde alla seconda interrogazione del deputato L’Abbate (M5S) rassicurando
che gli accertamenti proseguono e che il Ministero è pronto ad intervenire
“La Farnesina ha immediatamente provveduto, con una nota
ministeriale, a chiedere urgenti elementi informativi di approfondimento alla
Prefettura di Bari circa la notizia di rinvio a giudizio dell’avvocato Giacomo
Olivieri. Una volta completata la raccolta di elementi sulla posizione
dell’Avv. Olivieri, questo Ministero si riserva di agire, come in casi analoghi
già verificatisi, sulla base di quanto previsto dalle norme e dalla prassi
internazionali: artt. 25 e 68 della Convenzione di Vienna sulle relazioni
consolari del 1963 e Circolare Ministeriale n. 3 del 16 luglio 2010”. A
dichiararlo è il sottosegretario agli Affari Esteri Vincenzo Amendola rispondendo
alla seconda interrogazione presentata daldeputato Giuseppe L’Abbate (M5S),
all’indomani del rinvio a giudizio del console “onorario” della Repubblica di
Slovenia a Bari, nonché leader di Realtà Italia, Giacomo Olivieri nell’ambito
del crac Ctf Srl.
“Attendiamo dunque gli sviluppi della vicenda, che dovrebbero
giungere a breve – dichiara il deputato pugliese 5 Stelle – e
ci auguriamo che non vi siano intoppi nel giusto e doveroso ritiro
dell’exequatur: in ballo c’è l’onorabilità del ruolo consolare da non
macchiare, nel rispetto delle normative e delle convenzioni internazionali”.
Secondo l’accusa l’imprenditore barese Emanuele Degennaro, a cui è
riconducibile la società Ctf Srl, insieme con la sua segretaria
Caterina De Bari e con la complicità dell’avvocato Giacomo Olivieri e del
bitontino Francesco Monte, avrebbe dissipato le risorse aziendali e distratto
beni per circa 17 milioni di euro. Stando agli accertamenti della Guardia di
Finanza, gli imputati avrebbero fatto una serie di operazioni illecite fino a
svuotare le casse della società, emettendo decine di assegni e falsificando le
scritture contabili. Mentre il procedimento giudiziario continua, l’ultima
parola sul consolato onorario al leader di Realtà Italia, Giacomo Olivieri,
spetta intanto al Ministero degli Affari Esteri guidato da Angelino
Alfano.
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AGRICOLTURA: NON PASSANO LE MISURE PER UNA PAC PER I VERI AGRICOLTORI
Pochi i suggerimenti accolti dal Governo e
dalla maggioranza sulla risoluzione per la revisione della PAC presentata dai
deputati del M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio. Si continuano ad
usare i fondi per mancette a pioggia
Quella che emerge dalla Commissione Agricoltura della Camera è una revisione
di medio termine della Politica Agricola Comune (PAC) che, per volere
della maggioranza e del Governo, rimanda l’avvio di una vera e propria riforma
della gestione dei fondi del comparto. Anzi, l’Esecutivo pensa addirittura di
allargare il sostegno accoppiato praticamente a tutto. “Una marchetta
elettorale” secondo il Movimento 5 Stelle, con una PAC utilizzata piuttosto
perdistribuire mancette a pioggia anziché destinare le risorse ai veri
agricoltori, ovvero a coloro che vivono di agricoltura.
“Una scelta che punta ad accontentare un po’ tutti, magari in
vista delle elezioni, ma che di fatto non risolleva i settori in crisi,
rimandando di nuovo gli interventi strutturali per un vero cambiamento alle
calende greche – commenta il deputato pugliese Giuseppe
L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – Nonostante
le proposte principali contenute nella nostra risoluzione di revisione della
PAC fossero chiare, la maggioranza ha optato per depennare, dalla versione
finale del testo, la possibilità di eliminare l’attuale modalità di sostegno
accoppiato che si è rivelato un mero strumento di spartizione delle risorse tra
le Regioni senza portare migliorie al settore con la costituzione di un fondo
per interventi specifici né diversificare la PAC tra aree svantaggiate o
modulando la componente greening – prosegue L’Abbate (M5S) – Accolti,
invece, gli altri punti della nostra risoluzione come il sostegno alla
cooperazione; l’aggregazione; sostegni specifici alle aree di montagna, alle
filiere corte e ai mercati locali; un impegno alla revisione del regolamento
1169/2011 per avere l’indicazione d’origine delle materie prime in etichetta.
Risulta parziali e – conclude il deputato pugliese 5 Stelle – ovviamente
insufficienti per il rilancio del settore primario”.
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da Rocca 5 Stelle
Roccaforzata: quando i soldi non sono
pubblici.
Il comune di Roccaforzata ad oggi
continua a non pubblicare nulla sulle spese pubbliche sostenute
dall'attuale amministrazione.
Una particolarità che ha distinto vari
attori anche durante le amministrazioni precedenti.
Nonostante vi sia l'obbligo dettato dalla delibera 1310 indicante le “Prime linee guida recanti
indicazioni sull’attuazione degli obblighi di pubblicità, trasparenza e
diffusione di informazioni contenute nel d.lgs 33/2013 come modificato dal
d.lgs 97/2016”, l'amministrazione ha deciso ancora oggi di non adeguarsi
violando un diritto che spetta ad ogni contribuente, tenuto secondo normativa
ad avere conoscenza su come vengano spesi i propri soldi.
Manca un rapporto diretto con i
cittadini, che solo un'amministrazione responsabile e trasparente si imporrebbe
di avere.
Lo scopo del dlgs 33/2013 è quello di attribuire ai cittadini la possibilità di attuare un
controllo democratico sull’attività dell’amministrazione sulla base dei
precetti costituzionali di uguaglianza, imparzialità e di buon andamento
e di evidenziare il corretto agire amministrativo alimentando così,
per tal via, la fiducia dei cittadini nell'amministrazione.
Pare però che la faccenda non interessi
neanche all'opposizione, ma solo al MeetUp Roccaforzata a 5 stelle che, ad oggi
ha richiesto ufficialmente all'amministrazione ed a tutti gli organi di controllo
sulla corruzione di far rispettare il decreto vigente.
Già il 01/08/2016 fu
denunciato il tutto agli organi competenti dal MeetUp che oggi fa risentire la
propria voce nell'indifferenza dell'attuale sindaco.
Tutti i comuni hanno instaurato un
rapporto di trasparenza con i propri cittadini ma a Roccaforzata non è
l'obiettivo di questa amministrazione che ha dimostrato più volte di essere
attenta ad avvenimenti più futili.
Nel
rispetto della legge sulla trasparenza e della recente delibera tutti gli
amministratori devono fornire ai propri Comuni dati relativi anche alla propria
situazione patrimoniale: dichiarazione dei redditi, diritti reali su beni
immobili o mobili iscritti in pubblici registri, titolarità di imprese, azioni
di società, quote di partecipazione a società ecc. Tutti i dati dovrebbero
essere pubblicati annualmente nella sezione "Amministrazione
Trasparente".
Al termine
della legislatura o meglio alla cessazione dalla carica tutte le informazioni
pubblicate devono essere conservate sul sito della trasparenza spostandole in
una sezione di "archivio della legislatura". Anche dopo la cessazione dalla
carica ogni componente di organi di indirizzo politico è tenuto a far
pubblicare sul sito istituzionale
Tutto ciò,
unito ad altre mancanze oggetto di pubblicazione, non accade nel comune di
Roccaforzata.
Dunque se la cittadinanza
resta impossibilitata e limitata, ad esercitare un minimo controllo democratico
sulla gestione della res pubblica, si comprenderà facilmente la difficoltà
di verificare come i propri soldi vengono spesi.
Ci
chiediamo in cosa consiste il ruolo del responsabile della corruzione e
trasparenza presente in ogni ente pubblico.
Con una istanza il MeetUp
chiede l’intervento dell’ANAC quale ente pubblico deputato alla prevenzione della corruzione nell’ambito delle
amministrazioni pubbliche attraverso l’attività di vigilanza in ogni settore
della pubblica amministrazione che potenzialmente possa sviluppare fenomeni
corruttivi e che ci sia da parte del comune di Roccaforzata più
pubblicità e trasparenza sull’utilizzo di
risorse pubbliche nel rispetto della delibera 1310
ROCCAFORZATA,
29/03/2017
Il MeetUp ROCCAFORZATA 5 Stelle
Gruppo attivisti ROCCAFORZATA
(TA)
Marianna Carabotto
Francesco Guarini
Elisabetta Monreale
Assunta
Veneziani