“DAL SINDACO STEFANO SOLO ADESIONE MORALE ALLA NOSTRA ATTIVITA’ ANTIRACKET-ANTIUSURA MA NESSUN ATTO CONCRETO CONTRO LA CRIMINALITA’.”
martedì 28 marzo 2017
da ufficiostampa@casartigianitaranto.it
CASARTIGIANI: “CHIEDIAMO CON URGENZA UN TAVOLO COMUNALE
PERMANENTE SULLA SICUREZZA”.
“E’ alquanto grottesca la lettera pervenutaci dal Sindaco Stefano, che parla di “adesione morale” all’attività del nostro Ufficio Antiracket-Antiusura, ma sordo a qualsivoglia atto concreto e di responsabilità contro la criminalità , nonostante riconosca – sempre nella lettera – le criticità del territorio”.
A parlare è Michele Cagnazzo, Responsabile dell’Ufficio Antiracket “Casartigiani Taranto” “Avevamo chiesto al Sindaco Stefano di fare la sua parte mettendo in campo “sistemi premiali” che prevedessero sgravi ed esenzioni sui tributi locali per tutte le imprese che denunciassero fatti estorsivi ed usura, al fine d’incentivare la denuncia, ma nulla. Da parte del Sindaco totale silenzio. Questo, quando proprio l’altro giorno secondo l’ultima relazione del “Comitato di Solidarietà per le vittime dell’usura e delle estorsioni del Ministero dell’Interno, la Puglia si piazza al terzo posto a livello nazionale per gli indennizzi con circa un milione e centomila euro per le estorsioni e 550 mila euro per l’usura. Numeri che aprono scenari sconcertanti sul fenomeno.
Afferma la Presidente Annicchiarico di “Casartigiani Taranto” “il mondo della politica ci fa assistere ogni giorno a beghe fra un partito e l’altro trascurando il raggiungimento del bene comune”.
Castronuovo, Segretario Prov.le “già da diverse settimane abbiamo inviato a tutti i Comuni della Provincia di Taranto un invito a sottoscrivere con la nostra Confederazione un “Protocollo d’Intesa”, che contemplasse la messa a disposizione da parte nostra di tutto il “know how” nella lotta al racket e usura, oltre ad essere uno strumento utile ed incisivo per innalzare il livello di efficacia nell’attività di prevenzione nella lotta all’usura e al racket delle estorsioni. Da tutti i Comuni nessun escluso, ad oggi, totale ed assordante silenzio”.
Sottolinea Cagnazzo “nel momento in cui si tenta di attivare un meccanismo virtuoso, nel momento in cui Prefettura, Magistratura e Forze dell’Ordine manifestano un impegno costante su tale versante – è molto grave che in questo circolo virtuoso manchi proprio il soggetto che rappresenta la comunità , il Comune”.
Concludono Cagnazzo e Castronuovo “Quello che proponiamo è un Tavolo Comunale Permanente sulla Sicurezza e Legalità . Dopo gli ultimi episodi è necessario un tavolo aperto alle Associazioni di Categoria che intendono aderire ed alle associazioni del territorio, con l’obiettivo di fungere da strumento di raccordo e di ascolto, utile anche per avviare un monitoraggio costante sul territorio. Questo un buon Sindaco lo dovrebbe attuare nella tutela della sicurezza del proprio territorio comunale, poteri oltretutto sanciti dal Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri nella seduta del 10 febbraio scorso”.