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Il Pirandello di Pierfranco BRUNI A COSENZA apprezzato e senza repliche
sabato 18 marzo 2017
da Contaminazioni contaminazioni@alice.it
ORIGINALE E APPREZZATA LECTIO MAGISTRALIS DI PIERFRANCO BRUNI SUL SUO PIRANDELLO FUORI DAGLI SCHEMI E SENZA REPLICHE A COSENZA.
Interessante Lectio Magistralis di PIERFRANCO BRUNI a Cosenza nel salone elegante e storico della Accademia Cosentina. I lavori sono stati introdotti dallo storico stimatissimo Coriolano MARTIRANO. La lezione di BRUNI ha rotto tutti gli schemi di una critica considerata consolidata sugli studi di Pirandello. Già con la sua riflessione iniziale si è capito che il Bruni Pirandello andava verso una strada complessivamente diversa sia della storigrafia scolastica che di quella detta accademica. Pirandello nasce come un autore anti Euripide. Ha esordito Bruni. Il concetto di madre è l'opposto di una singolare visione di Medea. Ha definito Pirandello il primo drammaturgo che inserisce la cultura araba nel novecento della tragedia attraverso il mistero della pietà. "In Pirandello non può esserci canto della pietà senza la melanconia dell'erranza di Ulisse e di Dante, ha detto Bruni, perché l'esilio è viaggio errante e non è vero che sempre si abbia il ritorno". Pirandello e Dante sono una Lectura costante della finzione. La sua letteratura, ha detto sempre Bruni, nasce dal mistero e dalla follia. Parlando del Pirandello che aderisce al fascismo ha detto: "È proprio strumentale la lettura che ne fa Sciascia quando afferma che Pirandello è stato fascista ma la sua opera no. Ma come pensano di discutere questi signori. Pirandello, ha detto Bruni, nasce filosoficamente prima che il fascismo ci fosse. Ed è stato lui a tracciare al fascismo un Progetto culturale". La serata e la relazione, senza repliche (ha detto BRUNI nel senso che non ha voluto dibattito o domande alle quali rispondere, non ha voluto che si aprisse il dibattito) sono state molto apprezzate come quando ha messo il evidenza il legame Amoroso con Marta Abba. Bruni, da Camus ad Alvaro, da Cristina Campo a Goldoni, da una visione nicciana a De Filippo, ha passato in rassegna tutta la sua esistenza su un intrecciare una chiave di lettura che non è quella usuale di Pirandello. Ha disegnato un Pirandello completamente altro rispetto a quello conosciuto. Brillante autentica e originale la sua interpretazione. Nuova anche l'idea di non accettare confronti. Come per dire questo è il (mio) Pirandello. Punto. Nulla da discutere. Apprezzatissimo il video di Anna Montella su Pirandello di BRUNI.
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