Elezioni Olanda, Fitto: Chi usa toni
trionfalistici
non sta capendo quello che sta
succedendo in Europa
Le elezioni olandesi evidenziano tre dati: una grande
partecipazione, una grande frammentazione partitica ed una lettura troppo
semplicistica del risultato. L’81% degli olandesi alle urne sono la conferma
che i cittadini vogliono tornare ad essere protagonisti attivi della politica.
Un dato che dovrebbe far riflettere.
La frammentazione dovuta a un sistema proporzionale porterà il
parlamento olandese a insediarsi la prossima settimana, ma ci vorrà molto
tempo prima che si formi il governo. Vogliamo che la stessa cosa accada in
Italia?
I toni trionfalistici con i quali in Europa si stanno commentando
le elezioni fanno capire che si è capito poco o si fa finta di non capire: il
dibattito pubblico durante le elezioni olandesi si e' caratterizzato
certamente con posizioni diverse ma con forti criticità nei confronti
dell’Unione Europea. Se si continua a ignorare questa richiesta di cambiamento
e si continua a non capire quello che sta accadendo .
Così il
leader di Direzione Italia, l’europarlamentare Raffaele Fitto
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STATUTO E LIBERTA’ RELIGIOSA
O MORALE, CONGEDO: “DIBATTITO PROFICUO IN COMMISSIONE, A DIMOSTRAZIONE DI
COME LA POLITICA HA BISOGNO DI RIAPPROPRIARSI DI QUESTI TEMIâ€
La soddisfazione del
presidente della Settima Commissione e consigliere regionale di Direzione
Italia, Erio Congedo
LibertÃ
religiosa o morale alla quale si ispirerà , se il Consiglio approva, lo Statuto
della Regione Puglia, è il frutto di un lungo e proficuo dibattito - arricchito
anche da audizioni come quello del procuratore aggiunto di Napoli, Airoma -
nella Settima Commissione da me presieduta.
Argomenti
come le nostre radici cristiane o aperture a interpretazioni più laiche hanno
visto i consiglieri regionali confrontarsi con passione, a conferma che la
politica ha anche bisogno di dibattiti del genere per riscoprire anche i valori
e i principi che spingono molti di noi a farla
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XYLELLA, CONGEDO (DIT)l: AL FIANCO DELLE ASSOCIAZIONI OLIVICOLE,
DOPO TRE ANNI SITUAZIONE PEGGIORE
Dichiarazione del consigliere regionale di Direzione Italia, Erio
Congedo
Trovo assolutamente improprio e fuori luogo che si debba asservire
ad un'assemblea di partito il dramma della Xylella che, dopo essere stato
trascurato imprudentemente per più di tre anni, adesso riemerge come tema caldo
per riscaldare campagne elettorali.
La Regione Puglia invece giustifichi, sul piano delle scelte
politiche e amministrative, il suo ruolo di ente territoriale e di governo in
una regione come la nostra con la più alta presenza di piante d'olivo (a
rischio disseccamento) e con la più vasta produzione a livello nazionale di
olio d'oliva.
Nessuna scelta, nessuna soluzione, mentre i produttori vedono il
fantasma della Xylella che continua ad infestare le loro terre, le loro
campagne, rischiando di travolgere e cancellare economie, paesaggi e identità .
Siamo al fianco di coloro che gridano aiuto e auspicano un aumento del
potenziale olivicolo. Per il bene di tutti.
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IRCCS, MANCA (DIT): SI PENSA
AL FUTURO E NON SI GOVERNA CON LE ECCELLENZE IL PRESENTE
Il vice presidente della
commissione Sanità e consigliere regionale di Direzione Italia, Luigi Manca, ha
sollevato il caso della sentenza del Consiglio di Stato
Si pensa a riorganizzare il
futuro e non si governa il presente.
E’ iniziata questa mattina
nella Commissione Sanità l’esame sul Disegno di Legge sugli Istituti di Ricerca
e Cura a Carattere Scientifico, si progetta il futuro e non si tiene conto che
allo stato attuale vi è una decisione del Consiglio di Stato che ha stabilito
che il diretto scientifico scelto per dell’Oncologico di Bari non è quello che
possiede una valutazione migliore. Per cui ha ristabilito che si deve procedere
alla sostituzione.
Ho chiesto all’assessore
Negro, che rappresentava il governo, se la Regione Puglia si è attivata a
ristabilire il merito, ma non ho avuto risposta.
Prima di riorganizzare per
pensare davvero al futuro iniziamo a pensare a una Sanità per eccellenze e
meriti non che premi qualche amico
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IRCCS, ZULLO (DIT): UNA
RIORGANIZZAZIONE CHE SA TANTO DI FACCIATA, UN BEL VESTITO A STRUTTURE FALLITE
Dichiarazione del presidente
del gruppo regionale di Direzione Italia, Ignazio Zullo
Sono in vigore norme nazionali che disciplinano l'organizzazione
degli IRCCS (Istituti di ricerca e cura a carattere scientifico) e norme
nazionali che prevedono che il rapporto costi/ricavi degli IRCCS - come di
tutti gli ospedali - non deve squilibrarsi per più del 10% o per 10 milioni di
euro pena l'assoggettamento a piano di rientro.
Una Giunta regionale con il suo Presidente-Assessore Emiliano che
presenta in Commissione un disegno di legge con il quale intende riorganizzare
gli IRCCS pubblici senza riequilibrare la struttura del rapporto costi/ricavi
dei due Istituti attualmente da Piano di Rientro dimostra di non aver compreso
che non basta mettere un "bel vestito" a strutture sanitarie che non
reggono sul piano economico-finanziario per costi direzionali e manageriali non
sopportabili con la limitatezza dei fattori produttivi di cui dispongono. É
come mettere il vestito della festa ad un fallito e non sapere che quel
fallito, quantunque vestito a festa, non potrà riaversi dal fallimento.
Ci saremmo aspettati ben altro senso di responsabilità in Emiliano
e soprattutto avremmo voluto riscontrare in Emiliano la capacità di
riorganizzare gli IRCCS con le norme che indirizzano la buona amministrazione
all'equilibrio del rapporto costi/ricavi. Ma chiedere buona amministrazione ad
Emiliano é come voler ricavare sangue da una seppia. Noi riteniamo che i nostri
due IRCCS vadano riorganizzati in Fondazione ai sensi del decreto legislativo
288/2003 per consentire ai due Istituti di produrre salute e non pane per
occupanti poltrone. E si perché i due Istituti esistono per produrre salute e
non per caratterizzarsi per la mole delle risorse che vengono assorbite da
costi gestionali esorbitanti rispetto ai posti letto di cui sono dotati.
In questi anni abbiamo fatto proposte di razionalizzazione che
sono state ignorate: abbiamo chiesto di mantenere le specificità sanitarie dei
due Irccs unificando i vertici gestionali, in modo da ridurre i costi; abbiamo
chiesto di istituire una sola Fondazione per entrambe le strutture per snellire
direttori e staff esagerati e fare in modo che la Sanità producesse davvero
solo salute e non poltrone.
Nessuna risposta e mentre Emiliano é in giro per l'Italia e ha
altro cui pensare, i pugliesi continuano a pagare aumenti di tassazione, ticket
e super ticket per servizi sanitari sempre più inadeguati