ASL E CONFINDUSTRIA,
ZULLO (DIT): I SINDACATI CONTESTANO. MA EMILIANO NON PUO’ INTERFERIRE CON
DECISIONI DEI DG
Dichiarazione del
presidente del gruppo di Direzione Italia, Ignazio Zullo
Le
ASL e le Aziende Ospedaliere pugliesi sono iscritte a Confindustria. Si dirÃ
una bella notizia: lo scambio di informazioni fra società pubbliche e societÃ
private non può che migliorare l'efficienza di quelle pubbliche e magari dare
spunti di socialità a quelle private. E invece no! A cominciare da sindacati
per finire al nostro assessore alla Sanità , nonché presidente della Regione,
Emiliano, la pensano diametralmente in senso opposto.
Ogni opinione é rispettabile anche quando non sono condivisibili e ritengo
sbagliato, pur nel rispetto di una importante organizzazione sindacale, restare
retoricamente e antistoricamente in una frattura che relega il pubblico e il
privato in comparti stagni. E questo vale ancor più in sanità dove pubblico e
privato sono sullo stesso piano, concorrono al raggiungimento di obbiettivi
pregnanti e costituzionalmente tutelati come quello della salute dei cittadini
tenuto conto, per altro, che la Sanità pubblica opera all'interno di un
percorso di aziendalizzazione fondato su principi gestionali privatistici.
L'opinione di Emiliano, invece, non solo non è condivisibile ma sul piano
politico non ammissibile: la gestione delle ASL e delle Aziende Ospedaliere
spetta ai direttori generali non alla Regione Puglia alla quale spettano solo
gli atti di indirizzo.
I risultati di un'azienda sanitaria dipendono molto da prassi gestionali
assunte dal privato come la metodica del budgeting, il controllo di gestione,
la struttura del bilancio, la conoscenza del mercato e dell'innovazione
tecnologica. I Direttori generali rispondono degli obbiettivi assegnati
e, se il rapporto costo/benefici é positivo ovvero spendere 5/10 mila euro per
aderire a Confindustria é positivamente funzionale al raggiungimento di
obbiettivi di qualità , efficacia, efficienza ed economicità aziendale, bene
fanno ad aderire. Ritenere Confindustria controparte delle aziende sanitarie
riporta al tempo delle lotte operaie.
E infine, ma non ultimo... Non sono 5/10 mila euro annui, quota di adesione a
Confindustria e infinitesima parte del bilancio di un'azienda sanitaria a dover
creare scandalo ma gli sprechi milionari in acquisizione di beni e servizi
legate a gare scadute da anni prorogate in violazione di legge, inadeguate
rispetto alle attuali organizzazioni aziendali sulle quali il mio gruppo ha più
volte sollecitato Emiliano e per le quali non riscontriamo l'indignazione dei
sindacati né pagine e pagine di giornali né un'azione netta di Emiliano. Ma
questa Puglia come funziona?
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FITTO (DIT): IN
PUGLIA C’E’ UN PROBLEMA SICUREZZA
NON BASTA INVIARE
QUALCHE POLIZIOTTO IN PIU’
Così sulla sua pagina Facebook il leader di Direzione Italia
commenta gli episodi di cronaca avvenuti negli ultimi giorni
Ghetto Rignano Garganico in mano a
bande di criminali di extracomunitari.
A San Severo la mafia sfida lo Stato sparando contro le auto della polizia
mandate dal Governo.
A Bari sparatoria in uno dei quartieri più a rischio Japigia: un morto e un
ferito
In Puglia c'è un problema sicurezza sottovalutato. Criminalità e Mafia tengono
in scacco interi territori.
E il Governo pensa di risolvere il problema inviando qualche poliziotto in più:
occorre risposta forte e strategica.