ON. MARTI (DIT) REPLICA A
GEMMATO (FDI): “TI SARAI DISTRATTO
 LA TUA NOTA ANDAVA
MANDATA A UN ALTRO PARTITO NON A NOIâ€
Il deputato di Direzione Italia, Roberto Marti, replica al
coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato
Il segretario regionale di Fratelli d’Italia, Marcello Gemmato,
sostiene che Direzione Italia invoca le primarie a livello nazionale, ma poi
non le fa in “casa propriaâ€.
Potremmo ricordargli che nel 2012 con un sindaco uscente, Paolo
Perrone, abbiamo fatto le Primarie perché per noi restano lo strumento più
democratico e partecipativo per rendere più unita e vincente la coalizione. A
maggior ragione non temevamo di farle anche questa volta, molti di noi – me
compreso – era pronto a candidarsi. Non le abbiamo fatte perché un altro
partito della coalizione non voleva e si rischiava di andare divisi e
consegnare il Comune di Lecce al centrosinistra.
In ogni caso a conferma di quanto sosteniamo siamo andati a
rispolverare una dichiarazione del nostro coordinatore provinciale di Lecce,
Antonio Gabellone, datata 5 ottobre scorso, che dopo l’ennesimo incontro del
centrodestra senza un nulla di fatto dichiarava: “Pur avendo la disponibilità di autorevoli
esponenti appartenenti allo stesso partito ha deciso di sgomberare il campo da
qualunque ipotesi, per aprire la discussione, il confronto e renderlo più
agevole. È evidente che come utile contributo alla individuazione del candidato
sindaco nel caso in cui non si dovesse giungere ad una personalità che trovi
d’accordo tutti, la nostra proposta rimane quella delle Primarie, pur senza la
condivisione di questo strumento da parte di Forza Italia».
Se non bastasse anche il Quotidiano di Puglia, nell’edizione di
Lecce, nello stesso giorno scriveva: “I fittiani, che ieri pomeriggio hanno dialogato con Forza Italia,
Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e i gruppi consiliari di Palazzo Carafa,
tornano a ribadire la strada maestra: «Primarie per la scelta del candidato se
non si trova l’accordo su un nome». Sebbene Fi non condivida questa stradaâ€.
Gemmato si sarà distratto. La sua nota ha sbagliato indirizzo.
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DIREZIONE ITALIA DOMANI A OSTUNI ACCANTO ALLE MAMME A DIFESA
DELL’OSPEDALE
I consiglieri regionali Luigi Manca e Renato Perrini
parteciperanno alla manifestazione contro la chiusura dei reparti di Pediatria
e Cardiologia del nosocomio nella Città Bianca
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Domani mattina, 4 marzo, Direzione Italia (rappresentata dai
consiglieri Luigi Manca e Renato Perrini) sarà al fianco delle mamme di Ostuni
che stanno lottando contro la chiusura dei reparti di Pediatria e Cardiologia del
locale ospedale. La loro protesta, seguita direttamente anche dal nostro
deputato Nicola Ciracì, punta a modificare il Piano di Riordino
Ospedaliero che nel Brindisino ha tagliato posti letto e reparti non solo
fiore all’occhiello di realtà locali come Ostuni e Francavilla, ma importanti
presidi di sanità in località che sono fra le mete turistiche pugliesi più
rinomate e che per questo hanno bisogno di garantire anche una maggiore
assistenza ospedaliera. Il nosocomio della Città Bianca copre un
territorio che comprende i comuni di Comuni di Cisternino, Carovigno, San Vito
dei Normanni, Fasano, Pezze di Greco, Montalbano, Speziale, San Michele
Salentino e Ceglie Messapica: sulla carta 150mila residenti che in estate
supera il milione di presenze.
Inascoltato
il grido della mamme da parte del troppo impegnato presidente della Regione e
assessore alla Sanità , Emiliano, più interessato a scalare il Pd che a
occuparsi della salute dei pugliesi tanto da aver liquidato con poche parole su
Facebook l’argomento: "Ci sono reparti di Pediatria a Brindisi, Martina
Franca, Monopoli, Francavilla Fontana. Ostuni è circondata". Una risposta
non è piaciuta alle mamme, che hanno replicato: "Il presidente forse non
conosce la pericolosità di quelle strade".
E’
chiaro che in questo momento Emiliano è interessato a ben altre strade e
nessuna porta in Puglia.
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Casa, Altieri (Dit):
"Governo, Regione Puglia e Comune di Bari
sordi a grido allarme
Confedilizia"
Dichiarazione del deputato di
Direzione Italia, Nuccio Altieri
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"È sconcertante vedere come le continue grida di allarme di
Confedilizia rimangano inascoltate. Purtroppo Governo, Regione Puglia e Comune
di Bari non soltanto sono sordi, ma dimostrano di essere letteralmente scollati
dalla realtà . Non c'è stata una risposta all'altezza della crisi che ha colpito
il settore edilizio, che continua ad essere bersagliato da una insensata
tassazione e da vincoli il più delle volte ciechi". Lo dichiara il
deputato Nuccio Altieri di Direzione Italia di Fitto.
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"Una strada che va perseguita – continua Altieri - è quella
di impostare una riforma del settore eliminando una burocrazia ridondante e
balcanizzata che rende impossibile lo sviluppo del settore; sarebbe necessario
incentivare l'abbattimento e la ricostruzione di palazzi fatiscenti o immobili
che degradano le nostre città . Bisogna ridare fiato alle costruzioni, ma con
nuovi criteri chiari ma semplificati che consentano lo sviluppo del territorio
senza creare nuovi mostri. Il dire no a tutto non preserva l'ambiente ma il più
delle volte lo rende improduttivo e abbandonato; così come il riuso a tutti i
costi non è sempre utile, anzi spesso è antieconomico e antiestetico. Bisogna
dare visione e prospettiva al settore dell'edilizia e della casa, ma siamo ben
consapevoli di chiedere troppo al PD che dimostra di impegnarsi solo nel
tesseramento".
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DIRETTIVA BOLKESTEIN, VENTOLA
(DIT): A VOLTE BISOGNA GARANTIRE IL NUMERO LEGALE PERCHE’ GLI INTERESSI DEI
CITTADINI VENGONO PRIMA DELLA POLITICA
Il consigliere regionale di
Direzione Italia, Francesco Ventola, spiega perché non ha abbandonato i lavori
delle Commissioni IV e VI in seduta congiunta
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Ci sono battaglie che
vengono fatte senza che ci si debba necessariamente appuntare una medaglietta
sulla giacca o perché si deve difendere il vessillo della propria parte
ideologica. Le si fanno perché la Politica deve essere al servizio dei
cittadini. Per questo motivo siamo rimasti in Commissione perché fosse
garantito quel numero legale che la maggioranza di centrosinistra, troppo
impegnata in altri “congressiâ€, per difendere ambulanti, gestori di lidi e
tutti coloro che vedono minato il lavoro di tanti anni dalla direttiva europea
sul Mercato Interno, meglio conosciuta come Bolkestein. Anche per dare seguito
a una mozione che abbiamo approvato l’estate scorsa che impegnava il presidente
Emiliano a sostenere le ragioni di chi protesta con il Governo centrale.
I colleghi del
Movimento 5 Stelle hanno preferito abbandonare la commissione facendo così
cadere il numero legale e quindi rinviando la discussione. Un peccato. Mi piace
ricordare solo che solo tre mesi fa abbiamo difeso le prerogative delle Regioni
a esprimersi su più materie in un Referendum che chiedeva praticamente di
declassarci a enti di poca importanza. Gli italiani hanno voluto, invece, che le
Regioni continuassero a essere istituzione centrale nella vita politica. Non
deludiamoli.
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CIRACI’
(DIT): DEDICHIAMO UNA GIORNATA AL TENORE LECCESE TITO SCHIPA PER AVVICINARE I
GIOVANI AL CANTO LIRICO
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Il
deputato di Direzione Italia, Nicola Ciracì, ha presentato una Proposta di
Legge per istituire una Giornata nazionale in memoria di Tito Schipa e premi
Miur dedicati al famoso tenore leccese
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Invogliare
al canto lirico le giovane generazioni sostenendo quanto più possibile  la
formazione mantenendo viva la memoria di grandi italiani come il famoso tenore
salentino Tito Schipa. E’ questo l’intento di un gruppo di parlamentari,
 con primo firmatario l’on. Nicola Ciracì di Direzione Italia, che ha
presentato una Proposta di Legge per l’Istituzione della Giornata nazionale
in memoria di Tito Schipa e l’Istituzione dei  premi Miur «Tito
Schipa» per la sezione di canto lirico.
Qualora
approvata dal Parlamento sarà istituita la Giornata Nazionale in memoria di
Tito Schipa  il 16 dicembre, anniversario della scomparsa del tenore, una
Giornata di fatto dedicata, soprattutto nelle scuole e Conservatori, alla
tradizione lirica italiana in modo da incentivare la diffusione dello studio
del canto lirico tra le giovani generazioni, anche attraverso l’istituzione di
premi Tito Schipa.
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ZULLO (DIT): QUESTIONE MORALE
ANCHE IN PUGLIA? EMILIANO RIFERISCA IN CONSIGLIO
Dichiarazione del presidente
del gruppo Direzione Italia, Ignazio Zullo
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Più
ci avviciniamo al 30 aprile, data stabilita dal PD per le primarie tanto più si
surriscalda il clima e lo scontro tra le diverse fazioni in campo portando in
emersione melma.
Sentiamo
in tv e leggiamo sulla carta stampata di un tesseramento drogato da “una prova
muscolare e finanziaria†come definita dallo stesso Presidente Emiliano
a margine di provvedimenti di restrizione della libertà personale a carico di
un imprenditore nell’ambito di una gara Consip plurimiliardaria che coinvolge
un Ministro del PD e il genitore del suo leader Renzi, indagine alla quale
anche il Presidente Emiliano sta fornendo un valido contributo per
l’accertamento della verità dei fatti per via di sms che, se non abbiamo capito
male, tendevano a importare in Puglia azioni di lobbyng a noi sconosciute non
avendole Emiliano mai denunciate in precedenza.
Di pari
passo, abbiamo assistito in questo anno e mezzo di Governo Emiliano al
proliferare di incarichi e di consulenze con un fiorire di Agenzie e
relative nomine di vertice e il crearsi di uno stuolo di uccelli migratori che
rinnegavano la propria storia e la propria appartenenza ideologica finanche
lunghi anni di militanza e di direzione di partiti di centrodestra pur di
ristorarsi al sole.
E’
altresì di questi giorni un susseguirsi di provvedimenti sensibili e delicati,
come la rete ospedaliera, che suonano come contentini da una parte piuttosto
che da un’altra e che non tengono conto né dell’equilibrio complessivo delle
funzioni assistenziali sul territorio regionale né dell’impatto
economico-finanziario che determinano.
Assistiamo
inoltre ad una serie di proclami con verbi coniugati al futuro come “faremo,
organizzeremo, produrremo†quando invece l’attività della Regione è ferma con
un Presidente più preso dall’apparire in TV e sui giornali che dall’essere nel
senso del dovere e della responsabilità verso il popolo che lo ha eletto.
Si dÃ
della Puglia l’idea di quella che il compianto Berlinguer definiva “questione
morale†ovvero l’utilizzo del potere connesso al governo della cosa pubblica
per l’acquisizione del consenso. Un’idea malsana che tutti abbiamo il dovere di
eliminare dalla percezione e dalla convinzione della collettività per poter
conferire credibilità alla politica e alla istituzione Regione.
Per
tutte queste ragioni, abbiamo chiesto che Emiliano venga in Consiglio a
riferire sulle misure che ha o intende mettere in atto affinché la Puglia non
diventi  terreno fertile per il montare della suddetta questione morale e
se non trova molto più credibile autosospendersi in via transitoria e fino al
30 aprile dai poteri di Presidente della Giunta Regionale lasciando che questi
siano esercitati in sua vece dal Vice-Presidente o se non trova più corretto
dimettersi e ambire con molta più limpidezza con l’uso esclusivo delle sue
forze alla contesa con Renzi considerato che anche questo suo avversario non ricopre
allo stato né cariche di governo né incarichi di partito
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