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Comunicazioni DIREZIONE ITALIA

mercoledì 1 marzo 2017

da Ignazio Zullo





RANDAGISMO, ZULLO (DIT): NOI DAVVERO CON LE ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE! PROPOSTA DI LEGGE PD SVELA LORO IPOCRISIA

Dichiarazione del presidente del gruppo DIREZIONE ITALIA, Ignazio Zullo

Galeotta la sentenza della Corte Costituzionale del 18 ottobre scorso (la n.285) che viene mal interpretata per escludere con una Proposta di Legge, presentata al Consiglio regionale, le associazioni animaliste e zoofile dall’essere protagoniste negli interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo previsti dalla Legge Regionale n° 12/95. Una proposta di legge - avente come acronimo PDL - che ha suscitato le giuste reazioni delle Associazioni verso il sottoscritto conosciuto anche come capogruppo del PDL per carica ricoperta in passato, ma quando ho spiegato che PDL non sta per Popolo della Libertà ma per Proposta di Legge a firma dei colleghi del Partito Democratico stentavano a credermi.

Già, si stenta a credere all’ambiguità della sinistra, a chiacchiere con il volontariato, nei fatti con i poteri forti. Per fortuna qualcuno inizia a riflettere sul fare demagogico e ipocrita del PD.

Noi saremo dalla parte della legge e nell’osservanza della sentenza della Corte Costituzionale interpretata male, forse anche volutamente, dai colleghi del PD considerato che tra i firmatari ci sono consiglieri avvocati di professione.

La Corte non esclude dalla gestione dei canili sanitari le associazioni animaliste e zoofile per sostituirle con i privati come vorrebbe il PD ma dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 2-bis, della legge della Regione Puglia 3 aprile 1995, n. 12 (Interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo), nella parte in cui non consente a soggetti privati, che garantiscono la presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti dei cani e dei gatti, di concorrere all’affidamento di servizi di gestione di canili e gattili poiché incoerente con la legge dello Stato.

Legge statale, 244/2007 la quale prevede all’art. 2, comma 371 che “ I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono a gestire i canili e gattili sanitari direttamente o tramite convenzioni con le associazioni animaliste e zoofile o con soggetti privati che garantiscano la presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla gestione delle adozioni e degli affidamenti dei cani e dei gatti e non recepita nella L.R. n° 12/95.

Ergo, non serve una proposta di legge, quella del PD, che approfittando di una sentenza della Corte Costituzionale volutamente mal interpretata esclude in toto il cuore e l’impegno del volontariato. Serve solo una modifica nell’art. 14 bis della L.R. 12/95 per dare atto che la gestione del ricovero e della custodia dei cani è esercitata dai comuni in proprio o affidata in concessione, previa formale convenzione, alle associazioni protezionistiche o animaliste iscritte all’albo regionale depositato presso l’Assessorato alle politiche della salute oppure affidata a soggetti privati, che garantiscono la presenza nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile.

 

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MALATTIE RARE, ZULLO (DIT): EMILIANO DEL “FAREMO-PROVVEDEREMO-ORGANIZZEREMO” COMINCI A ILLUSTRARE QUANTO GIA’ FATTO PER I MALATI

Dichiarazione del presidente di DIREZIONE ITALIA, Ignazio Zullo

 

 

Non siamo volutamente intervenuti ieri, nella Giornata internazionale delle Malattie Rare per evitare polemiche che non aiutano i cittadini a credere nella politica, ma invitiamo il presidente Emiliano a evitare di coniugare i verbi al futuro, perché i “faremo” “provvederemo” “organizzeremo” non solo non rendono credibile la politica, ma non risolvono i problemi.

 

A tal proposito riguardo alle tre delibere in materia annunciate ieri, appunto con i verbi coniugati al futuro, gli vorremmo ricordare che alcune indicazioni sono state stabilite ben 16 anni fa  e sono contenute in un Accordo Stato Regioni (Linee Guida per LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELLA SALUTE NEGLI AMBIENTI CONFINATI), vale a dire di quegli ambienti chiusi dove i colpiti da Sindrome da sensibilità chimica multipla (MCS) possono lavorare o comunque sostare senza rischio per la loro salute. A maggior ragione se si tratta di strutture ospedaliere. In merito anche il sottosegretario alla Salute De Filippo, ha ritenuto indispensabile “l'allestimento di specifici ambienti nell'ambito delle strutture sanitarie, così come l'adozione di alcune precauzioni da parte del personale che si trovi ad interagire con loro, sarebbe di grande aiuto per favorire un approccio positivo con il Sistema Sanitario Nazionale”.

Per questo proprio in concomitanza della Giornata Internazionale delle Malattie Rare abbiamo presentato come Direzione Italia un’interrogazione nella quale chiediamo a Emiliano non quello che farà ma quello che ha già fatto in base a quanto previsto e cioè, se in qualità anche di assessore alla Sanità, ha predisposto:

“1. allestimento di specifici ambienti nell'ambito delle strutture sanitarie, così come l'adozione di alcune precauzioni da parte del personale che si trovi ad interagire con loro

2. attuazione del PSN 1998-2000 con annesso Programma nazionale di prevenzione per la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati, con riferimento al miglioramento della qualità dell'aria interna per la riduzione della morbosità  per: malattie associate agli edifici (BRI), Sindrome da edificio malato (SBS), Sindrome da sensibilità chimica multipla (MCS)”.

 

 





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