RANDAGISMO, ZULLO (DIT): NOI DAVVERO CON LE ASSOCIAZIONI
AMBIENTALISTE! PROPOSTA DI LEGGE PD SVELA LORO IPOCRISIA
Dichiarazione del presidente del gruppo DIREZIONE ITALIA, Ignazio
Zullo
Galeotta
la sentenza della Corte Costituzionale del 18 ottobre scorso (la n.285) che
viene mal interpretata per escludere con una Proposta di Legge, presentata al
Consiglio regionale, le associazioni animaliste e zoofile dall’essere
protagoniste negli interventi per la tutela degli animali d’affezione e
prevenzione del randagismo previsti dalla Legge Regionale n° 12/95. Una
proposta di legge - avente come acronimo PDL - che ha suscitato le giuste
reazioni delle Associazioni verso il sottoscritto conosciuto anche come capogruppo
del PDL per carica ricoperta in passato, ma quando ho spiegato che PDL non sta
per Popolo della LibertĂ ma per Proposta di Legge a firma dei colleghi del
Partito Democratico stentavano a credermi.
GiĂ ,
si stenta a credere all’ambiguità della sinistra, a chiacchiere con il
volontariato, nei fatti con i poteri forti. Per fortuna qualcuno inizia a
riflettere sul fare demagogico e ipocrita del PD.
Noi
saremo dalla parte della legge e nell’osservanza della sentenza della Corte
Costituzionale interpretata male, forse anche volutamente, dai colleghi del PD
considerato che tra i firmatari ci sono consiglieri avvocati di professione.
La
Corte non esclude dalla gestione dei canili sanitari le associazioni animaliste
e zoofile per sostituirle con i privati come vorrebbe il PD ma dichiara
l’illegittimità costituzionale dell’art. 14, comma 2-bis, della legge della
Regione Puglia 3 aprile 1995, n. 12 (Interventi per la tutela degli animali
d’affezione e prevenzione del randagismo), nella parte in cui non consente a
soggetti privati, che garantiscono la presenza nella struttura di volontari
delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla gestione delle adozioni e
degli affidamenti dei cani e dei gatti, di concorrere all’affidamento di
servizi di gestione di canili e gattili poiché incoerente con la legge
dello Stato.
Legge
statale, 244/2007 la quale prevede all’art. 2, comma 371 che “ I comuni,
singoli o associati, e le comunitĂ montane provvedono a gestire i canili e
gattili sanitari direttamente o tramite convenzioni con le associazioni
animaliste e zoofile o con soggetti privati che garantiscano la presenza nella
struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile preposti alla
gestione delle adozioni e degli affidamenti dei cani e dei gatti e non
recepita nella L.R. n° 12/95.
Ergo,
non serve una proposta di legge, quella del PD, che approfittando di una
sentenza della Corte Costituzionale volutamente mal interpretata esclude in
toto il cuore e l’impegno del volontariato. Serve solo una modifica nell’art.
14 bis della L.R. 12/95 per dare atto che la gestione del ricovero e della
custodia dei cani è esercitata dai comuni in proprio o affidata in concessione,
previa formale convenzione, alle associazioni protezionistiche o animaliste
iscritte all’albo regionale depositato presso l’Assessorato alle politiche
della salute oppure affidata a soggetti privati, che garantiscono la presenza
nella struttura di volontari delle associazioni animaliste e zoofile.
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MALATTIE RARE, ZULLO
(DIT): EMILIANO DEL “FAREMO-PROVVEDEREMO-ORGANIZZEREMO” COMINCI A ILLUSTRARE
QUANTO GIA’ FATTO PER I MALATI
Dichiarazione del
presidente di DIREZIONE ITALIA, Ignazio Zullo
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Non siamo volutamente intervenuti ieri, nella Giornata
internazionale delle Malattie Rare per evitare polemiche che non aiutano i
cittadini a credere nella politica, ma invitiamo il presidente Emiliano a
evitare di coniugare i verbi al futuro, perché i “faremo” “provvederemo”
“organizzeremo” non solo non rendono credibile la politica, ma non
risolvono i problemi.
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A tal proposito riguardo alle tre delibere in materia annunciate
ieri, appunto con i verbi coniugati al futuro, gli vorremmo ricordare che
alcune indicazioni sono state stabilite ben 16 anni fa e sono contenute
in un Accordo Stato Regioni (Linee Guida per LA TUTELA E LA PROMOZIONE DELLA
SALUTE NEGLI AMBIENTI CONFINATI), vale a dire di quegli ambienti chiusi dove i
colpiti da Sindrome da sensibilitĂ chimica multipla (MCS) possono lavorare o comunque
sostare senza rischio per la loro salute. A maggior ragione se si tratta di
strutture ospedaliere. In merito anche il sottosegretario alla Salute De
Filippo, ha ritenuto indispensabile “l'allestimento di specifici ambienti
nell'ambito delle strutture sanitarie, così come l'adozione di alcune
precauzioni da parte del personale che si trovi ad interagire con loro, sarebbe
di grande aiuto per favorire un approccio positivo con il Sistema Sanitario
Nazionale”.
Per questo proprio in concomitanza della Giornata Internazionale
delle Malattie Rare abbiamo presentato come Direzione Italia un’interrogazione
nella quale chiediamo a Emiliano non quello che farĂ ma quello che ha giĂ fatto
in base a quanto previsto e cioè, se in qualità anche di assessore alla Sanità ,
ha predisposto:
“1. allestimento di specifici ambienti nell'ambito delle strutture
sanitarie, così come l'adozione di alcune precauzioni da parte del personale
che si trovi ad interagire con loro
2. attuazione del PSN 1998-2000 con annesso Programma nazionale di
prevenzione per la tutela e la promozione della salute negli ambienti
confinati, con riferimento al miglioramento della qualitĂ dell'aria interna per
la riduzione della morbositĂ Â per: malattie associate agli edifici (BRI),
Sindrome da edificio malato (SBS), Sindrome da sensibilitĂ chimica multipla
(MCS)”.
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