TUTTO CAMBIA
A FINCHÉ NULLA CAMBI
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La condanna a morte per fucilazione è stata la più diffusa
tipologia di pena capitale che la storia ricordi. È l’unico modo contemplato
dalla legislazione militare italiana per infliggere la pena di morte.
Generalmente una condanna di questo tipo necessita di un plotone di 12 soldati
più un caporale.
L’ufficiale più elevato schierava le truppe e leggeva la
sentenza, faceva avanzare il condannato e gli bendava gli occhi.
A questo punto si pronunciavo le famose parole.
PLOTONE ATTENTI PUNTARE FUOCO
Nonostante però ci fossero dodici soldati ad aver sparato
soltanto undici pallottole colpivano il cuore del condannato. Perché?
In tutti i regimi militari nel mondo è prassi che un fucile
fosse caricato a salve, cioè non sparasse, questo per evitare o almeno limitare
le frustrazioni psicologiche.
Qualora in futuro dei soldati si fossero pentiti di aver
ammazzato un uomo o qualora si fosse scoperta l’innocenza del condannato, in
tal caso ogni soldato avrebbe potuto rivendicare di aver sparato con il fucile
scarico.
IL PARTITO DEMOCRATICO FUNZIONA nello stesso modo per le
leggi che sono state prodotte in questi tre anni e mezzo.
La buona scuola che apre alla privatizzazione
dell’istruzione, continui favoritismi al mondo bancario e CONFINDUSTRIA,
abolizione dell’articolo diciotto.
I vari dirigenti del partito sono ben consapevoli che un
atteggiamento di questo tipo non può che portare a una notevole riduzione del
consenso e il rischio di consegnare il paese al movimento 5 stelle.
Come risolvere il problema?
Usare tra i più classici e banali trucchetti mediatici:
montare ad arte un conflitto interno che veda contrapposta l’ala sinistra e
conservatrice del PD con quella renziana e riformista, correnti di fatto
inesistenti.Â
La cosa tragicomica è ascoltare giornalisti e giornalai dar
voce alle pseudo correnti per far credere che esistano davvero.
I talk show trasmettono finti confronti tra dirigenti del
PD progressisti e parlamentari sempre del PD ma di sinistra, altri parlamentari
e dirigenti di spicco, oppositori della riforma costituzionale come Bersani e
Michele Emiliano.
Nella mente di un elettore PD avviene in maniera inconscia
lo stesso processo mentale del fucile caricato a salve.
Che dopo essersi pentito di aver ammazzato un uomo, in
questo caso pentito di aver votato un partito di sinistra che ha tentato di
ammazzare la nostra costituzione oltre ad aver contribuito allo smantellando
dello stato sociale riesca a dire a se stesso che in fin dei conti il PD è
ancora un partito di sinistra.
Quale migliore personaggio come Emiliano riesce a
intercettare un sentimento di “auto-colpevole scontentezza†e allo stesso tempo
di rinnovamento tra gli elettori del centro sinistra?
TUTTO CAMBIA A FINCHE' NULLA CAMBI
On. Cosimo Petraroli