PIANO DI RIORDINO, MANCA (COR): BOCCIATURA SCONTATA, NON SI PUO’
SCRIVERE UN PROVVEDIMENTO DEL GENERE DIETRO UN PC SENZA VISITARE GLI OSPEDALI
Dichiarazione del vicepresidente della Commissione Sanità e
consigliere regionale del Salento dei Conservatori e Riformisti, Luigi Manca
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"La
seconda bocciatura conferma quando da noi sostenuto da tempo: questo Piano di
Riordino Ospedaliero è fatto male e va completamente riscritto! Per questo
motivo come gruppo non avevamo presentato nessun emendamento-suggerimento
perché non serviva aggiustare questa o quella situazione. Non avevamo
‘campanili’ da difendere per mettere al sicuro un tesoretto elettorale. Sulla
salute dei pugliesi fare operazioni del genere è da sciacalli!â€. Così il vice
presidente della Commissione Sanità e consigliere regionale dei Conservatori e
Riformisti salentino, Luigi Manca.
 “Ma
un fatto positivo oggi lo abbiamo registrato – continua Manca – siamo tornato a
discutere in Commissione  di un Piano con un Direttore (Giancarlo
Ruscitti, da poco nominato Direttore del Dipartimento Sanità della Regione
Puglia, ndr) che almeno ci ha guardato negli occhi mentre per ore pazientemente
ci ascoltava. Per il resto non possiamo ribadire che questo provvedimento è
davvero dannoso per il territorio. Ieri sono stato per l’ennesima volta a
Casarano dove viene declassato un ospedale, che forniva servizi sanitari di
eccellenza, ma soprattutto ad un’utenza che ora dovrà percorrere km per essere
assistita. Ma ci rendiamo conto che quando parliamo di Salute, di salvare vite
umane, conta anche la distanza che intercorre fra un ospedale ed un altro? Fra
i Comuni e gli ospedali di riferimento? Io nei miei tour ospedalieri  me
ne sono reso contoâ€.
“Ieri,
per esempio, – ha concluso Manca – sono stato nuovamente a Casarano e  una
paziente in dialisi mi ha detto una cosa che mi ha fatto riflettere  come
medico e come consigliere regionale: ‘i politici dovrebbero vergognarsi. Se
invece di andare in giro per convegni ed eventi fossero venuti anche a farsi un
giro nei reparti che vogliono chiudere si sarebbero resi conto di cosa stanno
parlando’. Parole vere: un Piano di Riordino non può essere fatto da dietro un
PC, deve essere fatto toccando con mano i disagi e guardando con gli occhi i
pazienti ai quali viene tolto un servizio!â€
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PIANO DI RIORDINO, VENTOLA (COR): L’UNICA NOTA POSITIVA DI OGGI E’
CHE SIAMO PASSATI DALL’IO SMISURATO DI EMILIANO AL ‘NOI’ DI RUSCITTI
Dichiarazione del consigliere regionale della Bat dei Conservatori
e Riformisti, Francesco Ventola
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“Un
esercizio di oratoria utile solo a fini mediatici. E quindi "inutile"
per certi versi visto che  il Piano di Riordino Ospedaliero non è soggetto
a cambiamenti nonostante la seconda sonora bocciatura! L’unica nota positiva
della lunga discussione avuta oggi in Commissione Sanità è che il Direttore del
Dipartimento Sanità della Regione, Giancarlo Ruscitti, ha cambiato linguaggio: dall’IO
smisurato del presidente Emiliano, finalmente si è passato al NOI. Un
dialogo che purtroppo viene avviato tardi ed diventa difficile per lo stesso
far accettare ai consiglieri regionali un Piano che non ha scritto luiâ€. È
questa l'amarezza espressa dal consigliere regionale dei Conservatori e
Riformisti, Francesco Ventola, residente nella provincia più piccola della
Puglia, Bat, e per questo trattata come una sorta di Cenerentola anche nel
Piano di Riordino Ospedaliero.
"Direttore - ha detto Ventola rivolgendosi a Ruscitti - il mio
territorio viene già dalla chiusura di ospedali come quelli di Spinazzola e
Minervino e oggi vive la chiusura di quelli di Canosa e Trani. La nostra
preoccupazione è che come stiamo ancora aspettando la riconversione dei primi
in servizi sanitari extra ospedalieri finiremo per aspettare anche quella dei
secondi. Perché tempi definiti non sono stabiliti".
Ma Ventola ha evidenziato le carenze strutturali di un territorio
che seppure piccolo vede a disposizione, praticamente una sola autoambulanza
del 118, per cui di recente è accaduto che un infartuato ha perso la vita per
aver atteso l'autoambulanza per oltre un'ora e mezza.
"E allora chi è responsabile di questo Piano, che nonostante la bocciatura
sarà attuato, venga sul territorio e spiegare ai cittadini che non vengono solo
tagliati posti letto, ma servizi sanitari - ha denunciato Ventola - in assenza
dei quali si rischia la vita. Mentre si continua a promettere un nuovo ospedale
per il quale ci sono belle intenzioni e niente finanziamenti".
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PIANO DI RIORDINO, COR: DOPO LA DOPPIA BOCCIATURA A DIMETTERSI
DEVE ESSERE EMILIANO E NON ROMANO
Dichiarazione del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti
(Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola)
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A
dimettersi deve essere non il presidente della Commissione Sanità , Romano, che
invece deve rimanere al suo posto,  ma l’assessore alla Sanità , Emiliano.
Il
Piano di Riordino Ospedaliero viene per la seconda volta sonoramente bocciato
dai consiglieri regionali. Una bocciatura trasversale (oggi hanno votato contro
anche due consiglieri di maggioranza) che dimostra come la nostra opposizione
non fosse strumentale e preconcetta.
I
colleghi Borraccino e Campo danno forza alla nostra azione dimostrando che
questo Piano di Riordino non è di centrosinistra o di centrodestra: è un
provvedimento che deve migliorare la Salute dei pugliesi. Tutti i pugliesi! Per
cui il presidenti Emiliano e Romano dovrebbero ringraziare i due consiglieri di
riferimento che oggi hanno dimostrato lealtà verso i pugliesi, prima ancora che
verso una parte politica.
Emiliano,
però, non può non trarre le conclusioni dalla questa seconda bocciatura: ha
fallito come Assessore alla Sanità ! Se il provvedimento più importante del suo
Assessorato non passa l’esame dei consiglieri che rappresentano il territorio,
deve essere consequenziale e dimettersi da assessore. Anche perché la Puglia ha
bisogno di un assessore alla sanità tempo pieno che sia attento alle esigenze
del territorio pugliese, ma soprattutto che abbia il tempo di stare ad
ascoltarlo.
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PIANO DI RIORDINO, PERRINI (COR): "UNA PROVINCIA COME QUELLA
DI TARANTO NON PU0’ AVERE SOLO UN PRONTO SOCCORSOâ€
Dichiarazione del consigliere regionale tarantino dei Conservatori
e Riformisti, Renato Perrini, in Commissione SanitÃ
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"Una provincia come quella di Taranto non può avere solo un
Pronto Soccorso". E' questo il grido di allarme che il consigliere regionale del
territorio jonico dei Conservatori e Riformisti, Renato Perrini, ha rivolto al
Direttore del Dipartimento Sanità della Regione Puglia, Giancarlo Ruscitti,
presente questa mattina in Commissione Sanità per una nuova discussione del
Piano di Riordino Ospedaliero, che ha ottenuto una seconda bocciatura.
Il consigliere tarantino del partito di Fitto, condividendo la visione generale
del suo capogruppo Zullo, si è soffermato in modo particolare sulla
soppressione del Pronto soccorso dell'ospedale Moscati che, invece,
strategicamente sul territorio era meglio disposto e quindi riusciva a servire
meglio i tarantini.
"Oggi, invece, succede  - ha spiegato Perrini - che è vero
che non ci sono numericamente più accessi al Pronto soccorso, che
statisticamente sono rimasti gli stessi, ma questi ora sono concentrati tutti
sul Santissimo Annunziata. Il che comporta automaticamente un allungarsi dei
tempi che provoca disagi infiniti: l'ultimo in ordine di tempo il caso del
l'anziana rimasta sulla barella per oltre nove ore".
"Sento parlare - ha aggiunto - di una situazione provvisoria in attesa del
nuovo ospedale. Sono un imprenditore del settore e francamente nutro forti
dubbi che questo possa realizzarsi in pochissimo tempo: da quando sono
consigliere regionale me ne sto interessando direttamente, ne sento parlare da
un anno e mezzo e so che la variante su dove deve sorgere non è stata neppure
approvata. E allora siccome prevedo tempi lunghissimi per la realizzazione
della nuova struttura, nel frattempo sarebbe opportuno lasciare attivi tutti i
servizi sanitari esistenti, altrimenti un territorio come quello di Taranto giÃ
fortemente penalizzato per emergenze di carattere nazionale, si pensi solo
all'Ilva e all'accoglienza degli immigrati, si finisce che a essere a rischio è
davvero  la salute dei tarantiniâ€.
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PIANO DI RIORDINO, ZULLO (COR): UN PROVVEDIMENTO CHE SENZA
VALUTAZIONE ECONOMICA RISCHIA DI MANDARE SUL LASTRICO MOLTI OSPEDALI
Dichiarazione del presidente del gruppo regionale dei Conservatori
e Riformisti, Ignazio Zullo,
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Un Piano di Riordino che se attuato rischia di portare molti ospedali
oltre il deficit consentito dal combinato disposto del DM 70 del 2015 e Legge
di Stabilità 2016 e quindi in Piano di Rientro. "Questo perché - ha
ribadito per l'ennesima volta il presidente del gruppo regionale dei
Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo - non è stata fatta nessuna
valutazione economico-finanziaria. Per questo ribadiamo la richiesta che il
Piano faccia un passaggio anche in Commissione Bilancio, anche per verificare
se vengono rispettate le percentuali di spesa che prevedono che di tutta la
spesa sanitaria regionale solo il 44 per cento venga spesa per gli ospedali,
mentre il restante vada per il 5 alla prevenzione e per il restante alla
medicina territoriale. È chiaro che se la spesa ospedaliera supera il 44 per
cento si andranno a togliere risorse dalla prevenzione e dal territorio, due
settori importanti per assicurare la salute e le cure dei pugliesi".
Non l'unica valutazione della quale non tiene conto il Piano ha
sostenuto Zullo rivolgendosi al Direttore del Dipartimento Sanità della Regione
Puglia, Giancarlo Ruscitti, che questa mattina ha partecipato alla Commissione
Sanità dove si è tornati a parlare di Piano di Riordino dopo la prima
bocciatura avvenuta il 20 settembre scorso.
"Il giudizio - ha ribadito Zullo - non
è cambiato in questi mesi, anche perché di fatto nulla è cambiato mancando alla
base valutazioni della struttura demografica della popolazione pugliese o
epidemiologiche, per cui siamo al paradosso che la provincia di Foggia ha un
numero di posti letto di Geriatria e Pediatria spropositato rispetto al resto
della Puglia, senza che nessuno abbia spiegato il motivo di queste scelte: ci
sono più anziani e bambini a rischio salute in quella provincia? Non è dato
sapere, ma sono solo esempi emblematici di situazioni che sul territorio si
ripetono per tante discipline  e che da oltre sette mesi denunciamo in
tutte le sedi".
Secondo Zullo, poi, si assiste a un Piano che manca anche delle
più semplici verifiche strutturali: "Si spostano da un ospedale
all'altro 10/20 posti letti senza neppure verificare la disponibilità degli
spazi fisici dove allocare i letti. Senza contare che la Legge di StabilitÃ
prevede fra le altre cose l'attivazione dell' Unità di valutazione del rischio
clinico ma nel Piano non vi è tracciaâ€.
Insomma, un Piano che per quanto assoggettato ad operazioni di
maquillage per accontentare questo o quel consigliere che continua a far acqua
da tutte le parti secondo il capogruppo CoR . “Un Piano - conclude Zullo
- presentato più per rispondere formalmente a scadenze di legge che per
rispondere ad esigenze di razionalizzazione del Servizio Sanitario Regionale il
cui finanziamento é assicurato anche con surplus di tassazione e di ticket dai
quali i pugliesi vanno alleviatiâ€.
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AMMODERNAMENTO MAGLIE LEUCA, BOTTA E RISPOSTA CONGEDO (COR)-
GOVERNO EMILIANO
Il presidente e l’assessore Giannini hanno risposto a
un’interrogazione presentata dal consigliere regionale dei Conservatori e
Riformisti, Erio Congedo
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Botta
e risposta fra il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Erio
Congedo,  e il governo Emiliano suIl’ammodernamento - o meglio del
mancato ammodernamento - della Statale 275 che collega Maglie con Leuca durante
il Consiglio regionale
Il
presidente Emiliano e l’assessore ai Trasporti Giannini hanno risposto a
un’interrogazione presentata dal gruppo regionale  CoR, quattro mesi fa,
con la quale si sollecitava la Regione a essere protagonista di una vicenda che
si protrae da oltre 20 anni.
“L’ammodernamento
della statale 275 – ha detto il consigliere Congedo a nome del gruppo – è ormai
una storia che supera in peggio nei tempi e nei modi il completamento della
Salerno- Reggio Calabria. Una storia infinita, finanziata due volte e inserita
nella delibera CIPE 121/2001  e mai iniziata, pur trattandosi di un’opera
pubblica di grandissima importanza non solo per mettere in sicurezza la
viabilità , ma anche per favorire il flusso turistico e commerciale della zona.
Senza contare che un appalto di 288 milioni di euro avrebbe avuto ricadute sul
territorio di notevole impattoâ€.
Secondo
Congedo la Regione, che pure ha stanziato 155 milioni, e quindi dovrebbe avere
tutto l’interesse alla realizzazione dell’opera,  non si è mai appropriata
del ruolo che le competeva, per cui non avrebbe fatto sentire la sua voce con
l’Anas che ha tenuto e tiene in scacco l’intera vicenda. Allo stato attuale la
gara è stata annullata e non è stata ancora bandita la nuova.
Non
così per Emiliano e Giannini che hanno assicurato non solo di aver seguito la
vicenda costantemente, ma che nei prossimi giorni torneranno a sollecitare
l’Anas perché venga subito bandita una nuova gara e i lavori abbiano inizio.
“Vigileremo
perché non siano l’ennesime solo promesseâ€, ha concluso Congedo.
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PIANO
DI RIORDINO, ZULLO (COR): MANCA L’ANALISI FINANZIARIA, IL PROVVEDIMENTO VENGA
DISCUSSO ANCHE IN COMMISSIONE BILANCIO
Dichiarazione
del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio
Zullo,
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Quasi
l’80 per cento del Bilancio regione viene assorbito dalla SanitÃ
 - una somma che, per altro, dovrebbe prevedere che il seguente riparto:
5% alla prevenzione, il  51% all’assistenza distrettuale e il 44%
all’assistenza ospedaliera. Percentuali che in Puglia non vengono quasi mai
rispettate  per l’aumento della spesa dell’ assistenza ospedaliera  -
ma non è sufficiente! Nonostante i pugliesi siano appesantiti da una
maggiore tassazione di competenza regionale, i ticket e superticket, infatti, a
fine anno si è costretti a manovre finanziarie per ripianare il deficit. Ma il
vero timore è che alla fine di questo anno potremmo trovarci di fronte a
qualche sorpresa per via l’applicazione del nuovo Piano di Riordino Ospedaliero
per il quale non è stata fatta nessuna valutazione economico-finanziaria.
Il
Decreto Ministeriale (il 70 del 2015) che detta le linee guida per la stesura
del Piano stabilisce che gli stessi devono essere “a costo zeroâ€, vale a dire
non devono produrre nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Se
a questo si aggiunge che la Legge di Stabilità del 2016 ha previsto anche che
il rapporto costi/ricavi dei bilanci degli ospedali non deve creare uno
squilibrio superiore al 10 per cento e, comunque, non deve essere superiore ai
10 milioni di euro (pena l’assoggettamento a piano di rientro per ciascun
ospedale) la nostra preoccupazione è che “si stanno facendo i conti senza
l’osteâ€!
Mercoledì
prossimo, 18 gennaio, il Piano di Riordino ritorna in Commissione Sanità per
ricominciare una discussione che lo scorso anno aveva visto la “bocciatura†del
provvedimento. Ora il presidente e assessore regionale alla Sanità , Emiliano, è
convinto che con i “ritocchi†effettuati possa ottenere la promozione. Non
certo da noi che da tempo sosteniamo che il Piano non vada emendato ma
totalmente riscritto anche per l’assenza di un’analisi
economico-finanziaria del Piano.
Per
questo, come Conservatori e Riformisti, ufficialmente abbiamo chiesto che il
provvedimento venga sottoposto all’esame anche della Commissione Bilancio
perché si proceda ad una valutazione “contabile†che scongiuri il rischio dei
piani di rientro per gli ospedali e l’aumento del deficit sanitario
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Manovra correttiva. Fitto:
noi contro rigore Ue, ma questo è il conto lasciato da Renzi...
"Rispetto al rischio di manovra correttiva, è noto che noi siamo contro
gli eccessi di rigore Ue, e che avevamo suggerito in epoca non sospetta
un'azione complessiva: mettere in discussione il vincolo del 3% per una grande
operazione anti tasse, il nostro choc fiscale (40 miliardi di tasse in meno,
con corrispondenti tagli di spesa)". Â Cosi Raffaele Fitto, leader dei
Conservatori e Riformisti, promotore Convenzione Blu.
"Ma Renzi non volle. E in Ue ha invece 'lottato' - continua Fitto - solo
per giustificare i suoi regalini elettorali. Dovevamo fare un grande taglio di
spesa e tasse per la crescita. Abbiamo avuto - invece - solo una pioggerellina
di bonus in deficit, con cui Renzi pensava di comprare consenso. Ora l'Italia
rischia di pagare caro il conto lasciato da Renzi. E Padoan e Gentiloni non
possono far finta di non sapere nulla".
Centrodestra. Fitto: risposta giusta sono primarie
"Il centrodestra deve essere alternativo al Pd: non certo
prepararsi a fargli compagnia". Cosi Raffaele Fitto, leader dei
Conservatori e Riformisti, promotore Convenzione Blu.
"La
mia risposta è fare le primarie, farle seriamente, in modo non improvvisato -
aggiunge Fitto - per una vera competizione di idee e proposte. Se le elezioni
saranno a giugno, si facciano le primarie a fine marzo/inizio aprile. Se
fossero a febbraio, si facciano a ottobre/novembre. È quella la via per
un centrodestra unito e rinnovato".
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Renzi/Berlusconi, Fitto: Renzi non vuole vedere motivi sua sconfitta, e
centrodestra non prepari "grosse koalition"
"Oggi le due interviste a Matteo Renzi e Silvio Berlusconi consegnano un
quadro preoccupante". Così Raffaele Fitto, leader Conservatori e
Riformisti, promotore della Convenzione Blu. "Renzi, segretario del Pd,
continua a ignorare le ragioni della sua sconfitta referendaria. Per tre
anni, dall'opposizione, gli avevamo spiegato che l'urgenza del paese era
l'economia, non la legge elettorale e il Senato. E, apparenze a parte, Renzi
respinge qualunque vera autocritica. Berlusconi sembra inevitabilmente
proiettato verso lo schema "proporzionale ora, e grosse koalition dopo
il voto". Non credo sia questa la via per rivolgerci agli elettori
delusi e astenuti che hanno lasciato il centrodestra da cinque anni. E anche
il sostegno di Forza Italia al governo su Mps sembra andare purtroppo in
quella direzione, dietro il paravento della richiesta (che noi facciamo da un
anno) di trasparenza e commissioni di inchiesta. Il nostro progetto della Convenzione
Blu, il 28 gennaio prossimo, offrirà al centrodestra uno schema diverso:
primarie per scegliere, un rinnovato programma liberale e riformatore, un
saldo ancoraggio internazionale con i Conservatori inglesi. Con un
obiettivo:Â far vincere un centrodestra rinnovato e credibile, non
prepararsi a fare compagnia al Pd".
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AEROPORTI DI PUGLIA, ZULLO (COR): SI
INSEDIA UN CDA ILLEGITTIMO
Il presidente del gruppo regionale dei
Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, richiama il Decreto Legislativo n.175
del 2016 che non sarebbe stato rispettato
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Non ci interessa e non è nel nostro
stile agire con la nostra azione politica con giudizi sulle persone ma sulle
procedure che, a quanto ci sembra di comprendere anche la società Aeroporti
di Puglia (AdP) Â come per altre situazioni, vengono interpretate dal
presidente Emiliano a proprio piacimento specie se le norme sono state
emanate dal Governo Renzi, le cui politiche il nostro governatore non ha
quasi mai condiviso!
Non mettiamo in discussione la nomina
di una poliziotta nel Consiglio di Amministrazione (CdA) sulla quale dovrÃ
esprimersi anche l’Amministrazione di appartenenza. Mettiamo in discussione
la legittimità del CdA considerato che l’art. 11 del Decreto Legislativo del
19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione
pubblica, il quale prevede che l’organo amministrativo delle stesse a
controllo pubblico è costituito, di norma, da un amministratore unico.
Laddove il presidente Emiliano avesse
ravveduto la necessità di ragioni di adeguatezza organizzativa tali da
rendere necessario un CdA Â - e non capiamo quali ragioni possano
motivare tale scelta atteso che l'amministratore unico si è dimostrato finora
vincente in termini di efficienza e di risultati per AdP - avrebbe dovuto
rispettare il comma 3 del predetto articolo 11 che rimanda tale possibilitÃ
ad un regolamento dello Stato non ancora emanato.
E peraltro, si insedia un CdA
"monco" finché la poliziotta non avrà ottenuto l’autorizzazione
dell’Amministrazione di appartenenza (ovvero dagli organi di governo della
Polizia di Stato) quindi la stessa  non potrà partecipare alle sedute.
Peraltro, vengono attribuiti compensi
senza che sia stato emanato il decreto del Ministro dell'Economia e delle
Finanze con il quale devono essere individuate fino a cinque fasce di
classificazione con, il limite dei compensi massimi al quale il CdA deve
attenersi.
La nostra è una denuncia pubblica della
mancanza di leale collaborazione tra Stato e Regioni da parte del presidente
Emiliano il cui agire lascia molto a desiderare nella speranza che qualcuno
lo fermi e gli faccia capire che non è il potere assoluto di uno stato
monarchico ma il Presidente di una Regione di uno Stato democratico come
l’Italia fondata sui valori della Costituzione.
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STABILIZZAZIONI EX CCR, ZULLO
(COR): FINALMENTE LA VERTENZA TROVA UNA SOLUZIONE, MA AVREMMO PREFERITO UNA
DECISIONE CHE GARANTISSE MEGLIO I LAVORATORI
Così il presidente del gruppo
regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
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L'impiego dei 245 ex CCR nelle Sanitaservice non può che essere
 la via di uscita ad una vertenza occupazionale che è iniziata oltre 20
anni fa e che con fatica nella scorsa legislatura abbiamo incanalato verso una
soluzione definitiva mediante un'azione coordinata con gli allora assessori al
Lavoro Caroli,  e alla Sanità Pentassuglia. Per questo guardiamo con
favore all’azione della Giunta regionale che domani approverà la delibera con
la quale consentirà agli ex lavoratori di poter partecipare ad un avviso
pubblico riservato per l’assunzione a tempo determinato e part time, vale a
dire un processo di internalizzazione che interessa la Sanitaservice, le Asl e
il Policlinico di Bari.
 Certo avremmo preferito che, così come è stato fatto in
altre occasioni, la soluzione del dramma degli ex CCR fosse a tempo
indeterminato e a 36 ore settimanali e senza avviso pubblico perché parliamo di
lavoratori che hanno subito un vero e proprio calvario professionale, che
nonostante il precariato hanno continuato il loro aggiornamento e oggi possono
costituire davvero una risorsa preziosa per la Sanità pugliese bisognosa di
potenziare i servizi di supporto alle attività sanitarie.
E’ gente che oggi ha oltre 50 anni e non ha mai conosciuto un
momento di serenità occupazionale per le promesse non mantenute da chi negli
anni passati ha giocato sulla loro pelle anche battaglie politico-elettorale.
Per questi motivi così come siamo intransigenti nei confronti del
governo Emiliano per azioni scellerate nel campo della Sanità , a cominciare dal
Piano di Riordino, allo stesso tempo siamo pronti a riconoscere che questa
volta la Giunta si sta muovendo in un’azione giusta e riparatoria nei confronti
di operatori  che in questi anni sono stati mortificati nella loro dignitÃ
umana e professionale.
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