da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
Ecotassa 2017:
disastro in Provincia di Lecce.
De Lorenzis (M5S):
Rifiuti Zero contro l’incompetenza dei Comuni.
Il 15 dicembre 2016 è stata pubblicata sul BURP la determina
sulla validazione delle percentuali di raccolta differenziata dei Comuni per la
determinazione del tributo speciale per il conferimento in discarica dei
rifiuti e contestuale assegnazione a ciascun comune della Provincia di LECCE
dell’aliquota di tributo dovuto per l’anno 2017. Sull’argomento
interviene Diego De Lorenzis, deputato pugliese del M5S in Commissione
Trasporti alla Camera.
“La raccolta dei rifiuti in Provincia di Lecce è disastrosa!†-
dichiara De Lorenzis - “La stragrande maggioranza dei Comuni è stata punita per
l’inefficienza nella raccolta con il massimo tributo di ecotassa! Un disastro
che grava sulle tasche dei cittadini! La Provincia di Lecce paga a caro prezzo
il dilettantismo dei suoi amministratori. Non solo il territorio è sprovvisto
degli adeguati impianti per i rifiuti, costringendo la cittadinanza a pagare il
trasbordo fuori provincia dei rifiuti non differenziati, ma ora l’aliquota di
ecotassa è una mazzata. Gli amministratori dovrebbero dimettersi in blocco e
chiedere scusa ad ogni salentino.â€
80 Comuni salentini pagheranno il massimo tributo di 25,82 euro
a tonnellata smaltita, 4 pagheranno 22,59 euro, 6 Comuni pagheranno 19,77
euro, solo 4 Comuni pagheranno 6,97 euro per ogni tonnellata smaltita e
soltanto Copertino pagherà 5,17 euro per ogni tonnellata essendo l’unico Comuni
in Tutta la provincia ad aver raggiunto tutte le premialità di raccolta
rifiuti.
“Un’accozzaglia di incapaci!†- aggiunge De Lorenzis - “Un solo
Comune ha raggiunto tutti gli obiettivi, tutti gli altri nella stragrande
maggioranza dei casi non sono stati capaci di raggiungere quanto stabilito
dalla Legge. Anche il Comune di Lecce paga un'aliquota alta di 19,77 euro per
ogni tonnellata smaltita, riuscendo a peggiorare rispetto l’aliquota del 2016
di 7,5 euro a tonnellata. Nonostante i toni trionfalistici dei mesi scorsi
della Giunta Perrone, la realtà è sempre diversa da come Perrone la racconti.â€
“Solo un approccio che va verso Rifiuti Zero darà la
possibilità di uscire dal business delle discariche che devasta la Puglia, ma
la giunta PD di Emiliano non vuole approvare la proposta di legge del M5S.
Evidentemente ad Emiliano e al PD fa comodo il perdurare di questa situazione.
L’Anac ha massacrato la Regione Puglia per i mancati controlli sul ciclo dei
rifiuti e non c’è tanto da stupirsi visto che il business dell’indifferenziato,
degli inceneritori e delle discariche in Puglia appartiene per lo più alla
Marcegaglia e all’imprenditore massafrese Albanese, feudo del PD e di
Mazzarano. Bisogna†- conclude De Lorenzis - “mandare a casa velocemente
Emiliano con tutto il PD, solo il M5S potrà avviare finalmente in Puglia un
percorso che ci porterà a creare un'economia circolare, un risparmio per i
cittadini e la salvaguardia dell’ambiente.â€
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da Giuseppe Mastronuzzi
Meetup Pulsano
Il Meetup Pulsano ha inviato un'istanza al Sindaco Ecclesia ed al
consigliere con delega all'ambiente Lupoli un'istanza volta a chiedere il rispetto
delle disposizioni della Legge 447/95 e della Legge Regionale 3/2002.
La Legge 447/95 dispone all'art. 6 che sono di competenza dei
Comuni, secondo le leggi statali e regionali ed i rispettivi statuti:
a) la classificazione del territorio comunale;
b) il coordinamento degli strumenti urbanistici già adottati con le
determinazioni assunte ai sensi della lettera a);
c) l'adozione dei piani di risanamento;
d) il controllo del rispetto della normativa per la tutela dall'inquinamento
acustico all'atto del rilascio delle concessioni edilizie relative a nuovi
impianti ed infrastrutture adibiti ad attività produttive, sportive e
ricreative e a postazioni di servizi commerciali polifunzionali, dei
provvedimenti comunali che abilitano alla utilizzazione dei medesimi immobili
ed infrastrutture, nonché dei provvedimenti di licenza o di autorizzazione
all'esercizio di attività produttive;
e) l'adozione di regolamenti per l'attuazione della disciplina statale e
regionale per la tutela dall'inquinamento acustico;
f) la rilevazione e il controllo delle emissioni sonore prodotte dai veicoli,
fatte salve le disposizioni contenute nel decreto legislativo 30 aprile 1992,
n. 258, e successive modificazioni;
g) i controlli;
h) l'autorizzazione, anche in deroga ai valori limite di cui all'articolo 2,
comma 3, per lo svolgimento di attività temporanee e di manifestazioni in luogo
pubblico o aperto al pubblico e per spettacoli a carattere temporaneo ovvero
mobile, nel rispetto delle prescrizioni indicate dal comune stesso.
Entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, i Comuni adeguano i
regolamenti locali di igiene e sanità o di polizia municipale, prevedendo
apposite norme contro l'inquinamento acustico, con particolare riferimento al
controllo, al contenimento e all'abbattimento delle emissioni sonore derivanti
dalla circolazione degli autoveicoli e dall'esercizio di attività che impiegano
sorgenti sonore.
L'istanza è stata inviata anche all'attenzione dell'Assessorato
Regionale alla qualità dell'ambiente in quanto l'articolo 9 della Legge
Regionale 3/2002 rubricato "Adempimenti e poteri sostitutivi" prevede
al comma 3 quanto segue:《In caso di mancato adempimento della Provincia e dei Comuni,
provvede la Regione, per il tramite dell’Assessorato all’ambiente, attraverso
la nomina di commissari ad acta.>>
Il Meetup Pulsano, stante la
mancata pubblicazione sul sito web istituzionale dell'Ente degli atti in merito
alla classificazione del territorio, auspica una pronta risposta da parte delle
istituzioni e l'applicazione di una legge in vigore da 21 anni.
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da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
Manutenzioni Anas: nuovi
finanziamenti
De Lorenzis (M5S): assente
la Taranto - Brindisi
Mentre Anas bandisce appalti per quasi 5 milioni di euro
riguardanti le strade pugliesi, rimane ancora inalterata la situazione sulla
Strada Statale 7 tra Brindisi e Taranto. Sull’argomento
interviene il deputato pugliese Diego De Lorenzis, membro del M5S
in Commissione Trasporti alla Camera,
“La viabilità sulla strada statale 7 è a rischio: non è possibile
che una strada importante che collega Taranto a Brindisi rimanga in questo
stato di dissesto! Per questo il mese scorso
ho presentato una interrogazione ma, come in molte altre occasioni, il ministro
Delrio non ha ancora risposto.
Speriamo che presto Anas stanzi risorse adeguate anche per la SS.
7. Una strada importante, abbandonata all’incuria assoluta e che rappresenta un
rischio concreto per le chi la percorre."
Tra i bandi di gara emessi dall’Anas ci sono la manutenzione
straordinaria delle strade SS 101 “Salentina di Gallipoli†SS 274
“Salentina Meridionale†e SS. 275 “di Santa Maria di Leuca†e il rifacimento
della segnaletica orizzontale in diverse strade della Puglia.
“La messa in sicurezza immediata di queste direttrici statali è
fondamentale e questo toglierà anche un argomento, la mancanza di sicurezza
stradale, ai fautori dello scempio bocciato recentemente dall'Anac che imponeva
4 corsie fino a Leuca su un nuovo tracciato per la ss275! In questa ottica
speriamo che gli interventi previsti contemplino anche la sostituzione
dell'incrocio semaforico a Surano con una rotatoria che migliori la viabilità e
aumenti la sicurezza"
“Ovviamente questi interventi sono il minimo sindacale e ci
aspettiamo dal Governo interventi importanti per incentivare gli spostamenti su
ferrovia! I cittadini italiani, e pugliesi in particolare hanno diritto non solo
ad una viabilità sicura ma ad una mobilità pubblica, alternativa all'auto
privata, e sostenibile!â€
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L’Abbate
Approda a
Bruxelles lo schema di decreto che introduce l’indicazione obbligatoria
dell’origine per la filiera del grano come richiesto da un ordine del giorno
del M5S approvato lo scorso luglio
Un passo in avanti per la
difesa della pasta italiana, una delle eccellenze simbolo del Made in Italy
nel mondo, al centro di numerose proteste degli agricoltori nell’ultimo anno.
È, infatti, approdato a Bruxelles lo schema di decreto che introduce la sperimentazione
dell’indicazione obbligatoria dell’origine per la filiera del grano per la
pasta in Italia. Un provvedimento che risponde a quanto proposto con l’ordine
del giorno presentato dal Movimento 5 Stelle e approvato lo scorso luglio
alla Camera durante la discussione del Dl Enti Locali.
“Chiedevamo l’indicazione
obbligatoria ‘100% grano italiano’ quando la semola è appunto derivante
interamente da grano made in Italy oppure, per gli altri casi, la dicitura
alternativa ‘miscela di grani’ – commenta il deputato pugliese Giuseppe
L’Abbate, capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera – Ora ci
auguriamo che Bruxelles non faccia ostruzionismo e che il ministro delle
Politiche Agricole Maurizio Martina riesca a farsi valere sui tavoli
comunitari, difendendo una norma utile a garantire la tracciabilità delle
filiere produttive, con un indiscutibile valore aggiunto per produttori e
consumatori. Infine, per porre definitivamente fine alla cosiddetta
‘guerra del grano’, auspichiamo che il Governo dia seguito agli impegni presi
con l’approvazione dei nostri altri ordini del giorno: – conclude il
parlamentare 5 Stelle – istituire la Commissione Unica Nazionale
(Cun) per garantire una definizione trasparente del prezzo; inserire dei
parametri che permettano di tracciare, ai fini della certificazione, la
presenza di residui di pesticidi; favorire la tutela della biodiversitÃ
agroalimentare attraverso il recupero e la valorizzazione delle varietà di
grano locali e dei grani antichiâ€.