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da Valerio
L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L’Abbate
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Inserire nell'agenda
politica la riconversione dei sistemi produttivi verso un’alimentazione sana e
sostenibile, in grado di combattere obesità infantile e tutelare
salute e ambiente
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Stop all’overdose di
zuccheri e acidi grassi che le grandi corporation dell’industria dolciaria, e
in generale alimentare, somministrano ai consumatori, in primis ai bambini,
che, tra merendine e snack di ogni sorta, sono il bersaglio preferito del
marketing aziendale. Una politica industriale alla base di obesità infantile
e distruzione degli ecosistemi, come dimostra il caso dell’olio di palma, e che
pertanto Governo e istituzioni sono chiamati a regolamentare al più presto in
virtù del principio di precauzione nonché a tutela dell’ambiente e della salute
pubblica. È l’obiettivo della mozione presentata dai deputati del
Movimento 5 Stelle per un’alimentazione sana e sostenibile, approvata in
Aula alla Camera.
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“Con la nostra
mozione impegniamo il Governo, questo o quello che verrà , a rispettare i limiti
di zucchero indicati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità in una quota
massima del 5% al giorno contro quella del 25% indicata dal ministro della
Salute, Lorenzin – dichiara il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate,
capogruppo M5S in Commissione Agricoltura a Montecitorio – È ora
d’inserire nell’agenda politica la riconversione dei sistemi produttivi verso
un’alimentazione sostenibile in grado di combattere in Italia l’aumento di
sovrappeso e obesità , soprattutto infantile (oltre il 23% dei bambini tra i 9 e
gli 11 anni è in sovrappeso e il 13% è obeso), e tutti gli altri disturbi
connessi (diabete, malattie cardiovascolari ecc.) legati al consumo eccessivo
di zuccheroâ€.
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Tra le altre
proposte 5 stelle: sostituire progressivamente l’olio di palma, dannoso per
salute e ambiente in quanto ricco di grassi saturi e contaminanti tossici
derivati dalla sua lavorazione, con altri oli vegetali nazionali (semi di
girasole, olio d’oliva ecc.); promuovere un’educazione alimentare a scuola e
con spot pubblicitari; offrire la scelta di un menù vegetale nelle mense
pubbliche e, in quelle scolastiche, pasti e merende a base di prodotti
biologici e a chilometro zero (in primis frutta, verdura e cereali), ritornando
così alla celebre piramide alimentare alla base della Dieta Mediterranea,
patrimonio mondiale dell’Unesco.
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da giuseppe.mastronuzzi@gmail.com
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Con un'istanza del 4/12/2016 il Meetup Pulsano ha inoltrato una
richiesta rivolta al Sindaco Ecclesia ed al neo Assessore Mandorino avente ad
oggetto il Distretto Urbano del Commercio.
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La L. R. 24/2015 “Codice del Commercioâ€, all'articolo 13, comma 1,
stabilisce che all'interno del documento strategico di programmazione e
incentivazione del commercio, “i Comuni individuano, anche facendo riferimento
alla delimitazione degli strumenti urbanistici comunali, le zone del territorio
da sottoporre a misure di incentivo e di sostegno al commercioâ€.
Il medesimo articolo prevede che il comune possa promuovere la creazione di
distretti urbani del commercio (DUC) con accordi fra amministrazione comunale,
associazioni di operatori, associazioni di categoria maggiormente
rappresentative e altri soggetti interessati, per sviluppare una gestione
coordinata delle aree commerciali in grado di sviluppare sinergie con attivitÃ
para-commerciali ed extra-commerciali, nonché con altre funzioni urbane di
natura pubblica e privata.
I distretti rappresentano una scelta strategica di aggregazione territoriale
oltre che un sistema di valorizzazione e riqualificazione del territorio e di
sostegno al commercio quale settore economico rilevante ed elemento di
integrazione, coesione sociale, sviluppo e salvaguardia del territorio e di
contrasto alla marginalizzazione.
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Con l'istanza il Meetup Pulsano chiede all'Amministrazione
Comunale di costituire un DUC sul proprio territorio e se intende
sottoscrivere il protocollo di intesa con la Regione Puglia necessario ad
attingere alle fonti di finanziamento dei programmi comunitari 2014-2020
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