Presentato il libro e il calendario "I Mari di Taranto"
martedì 29 novembre 2016
da Vito Piepoli
Studenti, proprietari di strutture alberghiere, fotoamatori, subacquei,turisti e semplici cittadini, sapete dei tre mari di Taranto e cosa ci sta dentro? Si tratta di preziosi esseri viventi che popolano ancora e in gran numero i mari tarantini, nonostante le attività antropiche distruttive che ancora oggi pongono a rischio i diversi ecosistemi di Taranto. Per questo si sono immersi e continueranno a farlo, scattando foto anche per voi, la ricercatrice Rossella Baldacconi e il fotografo subacqueo Giacinto Ribezzo, autori del libro e del calendario “I Mari di Taranto” che raccoglie splendide foto con didascalie. Le due opere sono una guida fotografica per scoprire una piccola parte del grande patrimonio naturale celato nei Mari di Taranto da conoscere, rispettare e proteggere. Ogni specie descritta è inserita in un particolare percorso evolutivo che inizia dagli organismi pluricellulari più antichi per arrivare ai più recenti, ma tutti ugualmente importanti e parte del meraviglioso mosaico di esseri viventi chiamato Biodiversità. Un libro e un calendario, sulla biodiversità dei mari di Taranto, come segno del cambiamento culturale in atto e della rivalorizzazione della principale risorsa ambientale cittadina. “Il libro è nato come testo scolastico- ci dice la docente Enza Tomaselli autrice della prefazione, alla presentazione presso la libreria Ubik – i miei ragazzi si sono appassionati ad una lezione della ricercatrice Baldacconi ed ho ritenuto che fosse utile avere un cartaceo da poter sfogliare sempre, per poter avere nel cuore le immagini di quelle che sono le realtà, la biodiversità dei nostri mari, però poi mi sono detta che questo materiale è un peccato che non appartenga alla comunità, c’è la scala evolutiva, sia del mondo vegetale che del mondo animale, dei tre mari di Taranto, abbracciati da Puglia, Calabria e Basilicata. È importante per tutti, perché sapendo, conoscendo possiamo amare, e io amo Taranto perché la conosco, e possiamo difenderla a ragion veduta, con l’orgoglio di appartenenza !” Le fotografie ritraggono specie appartenenti ai grandi gruppi delle alghe, piante marine, spugne, meduse, gorgonie, madrepore e anemoni di mare, molluschi, crostacei, stelle marine e ricci, pesci, rettili, mammiferi marini e così via. “Il libro è una guida fotografica – ci riferisce Rossella Baldacconi – dei tre protagonisti, i tre mari di Taranto. Il Mar Piccolo a nord di Taranto, suddiviso nei due seni, il Mar Grande delimitato dalle bellissimo arcipelago delle isole Cheradi (San Pietro e San Paolo) e al di là di questo, il Mar Ionio con il Golfo di Taranto, che bagna la nostra litoranea, sia sul versante occidentale che orientale. Tutte le foto che si trovano in queste due opere sono state scattate nei fondali del Mar Piccolo, delle isole Cheradi e nel tratto orientale della litoranea tarantina, più o meno da Porto Pirrone a Campomarino”. Le opere mostrano una piccolissima parte della grande biodiversità, cioè l’insieme di tutti gli esseri viventi, sia vegetali che animali. Più la biodiversità è alta, più l’ambiente è ricco, prezioso, colorato, come si nota nelle foto. E questo, è una grande speranza, nonostante i tre mari siano stati violentati da tantissimi impatti ambientali, che vanno dall’inquinamento gravissimo, come quello della plastica, o dei vari tipi di scarichi, alla pesca di frodo, la pesca a strascico, la pesca del dattero che ha distrutto chilometri di scogliera e la pesca con esplosivo. A questi impatti se ne stanno aggiungendo altri, perché il nostro attuale governo, ha autorizzato in una area di ben 4.000 chilometri quadrati del Golfo di Taranto, le prospezioni con Air Gun, con potentissime esplosioni sottomarine che provocano la morte o comunque gravi danni agli animali vicini, per cercare petrolio di bassissima qualità. “Esplosioni che sono mille volte più forti di un jet che sta decollando, si tratta di oltre 100 decibel in più che in scala logaritmica sono oltre mille” ci ha tenuto a precisare Giacinto Ribezzo. I danni prodotti sull’apparato uditivo dei cetacei sono disastrosi, diventano sordi e non riescono più ad orientarsi, tendendo a spiaggiarsi. Gli effetti sono stati ben studiati dalla ricercatrice Baldacconi,che ha scritto le sue osservazioni al Ministero, non ricevendone considerazione. Tra le tante foto (64 pagine) , vi sono anche le specie protette che rischiano l’estinzione, come la pianta Posidonia Oceanica che arricchisce il mare di ossigeno, l’Axinella Cannabina una spugna arborescente protetta dalla convenzione di Barcellona, la famosissima Pinna Nobilis il mollusco più grande del Mediterraneo, che sembrava quasi scomparso che si sta ripopolando con centinaia di nuovi esemplari, il Cavalluccio Marino il simbolo del Mar Piccolo, le tartarughe e i cetacei, delfini, stenelle, tursiopi in genere e capodogli. La presenza di specie protette accresce ancora di più il valore sia naturalistico che conservazionistico delle acque che andrebbero protette integralmente. Queste due opere, libro e calendario, sono uno scrigno prezioso da custodire e, da aprire tutte le volte che vogliamo deliziarci delle bellezze e del mistero del creato. Osservando e contemplando lo spettacolo unico delle creature marine, di cui gli autori ci hanno resi partecipe con le loro foto, ingentilendo, elevando ed arricchendo il nostro spirito, non potremmo non custodire il tesoro racchiuso nel più grande scrigno dei tre mari di Taranto, di cui il libro e il calendario ne sono solo una parte. Il libro edito da Borè ed il calendario sono disponibili presso la libreria Ubik o acquistabili in rete nel sito IBS, all’indirizzo www.ibs.it/mari-di-taranto
Da sinistra Giacinto Ribezzo, Rossella Baldacconi e Enza Tomaselli
Vito Piepoli giornalista tess. n. 99479 cell. 3472293761
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