DDL XYLELLA, COR: CI
VUOLE UNA LEGGE, NON UN’AGENZIA
Dichiarazione del
gruppo dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca,
Renato Perrini e Francesco Ventola)
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Sulla
necessità che si esca da una gestione emergenziale e sulla necessità che la
Puglia si doti di una legge per il contrasto del batterio della Xylella, un
vero e proprio flagello per gli agricoltori pugliesi, siamo tutti d’accordo.
Anzi lamentiamo il ritardo, anche di questo governo regionale, con il quale si
giunge a un provvedimento legislativo che possa dettare linee guida concrete.
Per
questo ci siamo oggi astenuti in Commissione Agricoltura su un  Disegno di
Legge -  presentato dal presidente Emiliano e dall’assessore Digioia
(forse per rimarcare un’attenzione che fin qui è francamente mancata) – che non
ci convince molto. In modo particolare siamo critici verso  l’istituzione
dell’ennesima AGENZIA. Le funzioni previste per questa possono essere tranquillamente
esercitate da un’altra agenzia,  ad esempio l’Arif (i cui ispettori sono
già in campo e nelle campagne per il contrasto al batterio) o altri enti non
solo già esistenti ma operanti con la Regione Puglia.
L’idea
che gli agricoltori già pesantemente provati debbano avere a che fare anche con
questo nuovo ente e quindi con i loro controllori e ispettori fa francamente
accapponare la pelle, a meno che l’Agenzia non sia l’occasione per sistemare
l’ennesimo fedelissimo al quale bisogna pagare “pegno†per la campagna
elettorale.
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SICUREZZA
NEGLI OSPEDALI, MANCA (COR): “ASSURDO CHE LE STRUTTURE SIANO PRIVE DEL
CERTIFICATO DI PREVENZIONE INCENDIâ€
Il
vicepresidente della Commissione Sanità e consigliere regionale dei
Conservatori e Riformisti, Luigi Manca, ha presentato un’interrogazione al
presidente Emiliano
Â
Terremoti
e incendi dimostrano quanto le strutture ospedaliere siano a rischio in tutta
Italia. L’aspetto della sicurezza - spesso in secondo piano, perché quando si parla
di ospedali la mente corre subito all’efficienza delle cure e dell’assistenza –
è stato uno dei principali problemi che ho sollevato anche in qualità di
vice presidente della Commissione Sanità . Oggi, come dimostrano le cronache, è
invece di grande attualità specie dopo l’incendio che la settimana
scorsa si è sviluppato nel seminterrato dell’ospedale ‘Ferrari’ di Casarano
(Le), dove è ubicato il deposito di Sanitaservice.
Un
episodio non isolato, perché qualche tempo fa un altro incendio si era verificato
nel reparto di Chirurgia plastica dell’ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce.
Ma
ancora più grave e allarmante è  dato che quasi la totalità degliÂ
ospedali del Salento (fa eccezione solo il Galateo di Lecce) risulta provvisto
del Certificato di Prevenzione Incendi. Una situazione nota ormai da sei anni,
dopo la denuncia pubblica da parte dell’allora direttore generale dell’Asl
Lecce Guido Scoditti, ma che viene tuttora sottovalutata. Inascoltato anche il
Co. Na. Po., sindacato Autonomo Vigili del Fuoco, che ha più volte sollecitato
le istituzioni e il Prefetto di Lecce per intervenire, al fine di prevenire e
scongiurare eventuali, possibili tragedie.
Ho
più volte incontrato il segretario provinciale di Lecce della Co.Na.Po.,
Giancarlo Capoccia, e ho capito che non bisogna più perdere tempo. Per
questo motivo, a nome del gruppo dei Conservatori e Riformisti, ho presentato
un’interrogazione al presidente Emiliano, anche nella sua qualità di assessore
alla Sanità , “per sapere se e come intende intervenire per garantire la
messa in sicurezza degli ospedali della provincia di Lecce, in materia di
prevenzione degli incendi; se e come l’esecutivo regionale intende provvedere
per l’adozione di un presidio fisso di vigilanza dei Vigili del Fuoco, presso
gli ospedali della Pugliaâ€.
Da
operatore sanitario, prima ancora che da consigliere regionale, Â ritengo
assurdo  che nella sanità pubblica non siano garantiti il rispetto delle
normative vigenti, e soprattutto la sicurezza dei cittadini, degli operatori e
degli addetti ai lavori.