PIANO CASA, COR: ABBIAMO DETTO SI’ PER AIUTARE L’EDILIZIA
PUGLIESE!
Le motivazioni che hanno spinto il gruppo dei Conservatori e
Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e
Francesco Ventola) a firmare prima il disegno di legge e poi sostenerlo in
Commissione e in Consiglio insieme ai colleghi della maggioranza
L'economia pugliese si regge anche su tantissime piccole e medie
imprese edili che oggi possono tirare un sospiro di sollievo per
l'approvazione, da parte del Consiglio regionale, della proroga al 31 dicembre del 2017 del Piano Casa.
Una proroga che noi Conservatori e Riformisti abbiamo proposto e
presentato in forma di emendamento come gruppo alcuni mesi fa, ma che avevamo
ritirato per l’impegno assunto dall’Assessore a condividere insieme alla
maggioranza un disegno più organico. Per questo motivo con grande
responsabilità abbiamo collaborato con la maggioranza di centrosinistra anche
in Commissione, nella convinzione che in questa materia - che andrebbe,
comunque, regolata con un provvedimento più organico, ma soprattutto unico - la
politica pugliese, in modo trasversale, debba fare la propria parte al fine di
consentire ai privati, ma anche ai condomini di conseguire gli incrementi
volumetrici consentiti dalla Legge regionale n. 14 del 2009 (Modifiche agli
articoli 5 e 7 della Legge regionale 30 luglio 2009, n. 14 - Misure
straordinarie e urgenti a sostegno dell'attività edilizia e per il
miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale). Incrementi
volumetrici che è bene dire vanno nel senso della salvaguardia del suolo!
La Legge approvata oggi vede, infatti, come firmatari, il collega Francesco
Ventola, ma anche Fabiano Amati (Pd), Sabino Zinni (Emiliano sindaco di
Puglia), Vincenzo Colonna (Noi a Sinistra), Paolo Campo (Pd) e Donato
Pentassuglia (Pd) a conferma che si tratta di un'iniziativa legislativa di
importanza rilevante per l'economia pugliese. L'assunzione di responsabilitÃ
politico-amministrativa assunta dalla politica pugliese per dotare anche il
sistema di norme più semplici, serve anche ad aiutare gli uffici urbanisti dei
Comuni pugliesi che si sarebbero trovati di fronte a uno stallo senza
precedenti, che avrebbe provocato danni all'economia edilizia.
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TASSA SULLA BENZINA,
ZULLO (COR): NESSUN DUBBIO SUI SINDACI. E’ IL SOLITO GIOCO DI EMILIANO CHE
LANCIA LA PIETRA E NASCONDE LA MANO!
Dichiarazione del
presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
Non avevamo dubbi.
Prima ancora di leggere le dichiarazioni dei sindaci Antonio Decaro (Bari) e
Paolo Perrone (Lecce), non avevamo, infatti, neppure ipotizzato che non
potessero essere stati i primi cittadini a chiedere al presidente della
Regione, Emiliano, di ripristinare la tassa sulla benzina (Irba) per finanziare
il parco degli autobus delle linee cittadine e regionali. E non perché ci siamo
confrontati preventivamente con Decaro o Perrone, o con qualsiasi altro
sindaco, ma perché mai i sindaci che sono l'avamposto della democrazia, coloro
che per primi raccolgono le amarezze e la rabbia dei loro cittadini, ma
avrebbero potuto chiedere alla Regione di tassarli ancora di più!
I sindaci sanno bene
che i cittadini sono fin troppo stanchi, perché costretti a “scaricare†su di
loro tutte le inefficienze regionali e governative: la Regione non ha concluso
il ciclo dei rifiuti? E loro sono costretti ad aumentare la relativa
tassa. Senza parlare dei tanti servizi pubblici che non ricevono più
copertura o che la Regione paga in ritardo, ma che i sindaci devono comunque
garantire.
La verità è che Emiliano come sempre lancia la pietra e poi nasconde la mano o
peggio dà colpa a qualcun altro: sabato aveva lanciato questa proposta poi di
fronte alla sollevazione anche della sua maggioranza ha pensato bene di dare la
colpa ai sindaci, sperando che Decaro gli venisse in soccorso.
Ma Decaro ha preferito smentire il governatore che passare per un sindaco che
chiede di tassare i suoi cittadini... Emiliano e' come un re. Nudo in questo
momento!