Infanzia,
Zullo (COR): in Puglia sempre più minori a rischio povertà . Dopo un anno di
Emiliano questo è il risultato
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Così
il presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, commenta
il settimo rapporto Atlante
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In un
anno i minori a rischio povertà in Puglia sono aumentati dal 27% al 32 contro
una media nazionale che ha visto sì una crescita, ma dal 19 al 20.
A
rilevarlo e' il settimo 'Atlante dell'Infanzia' di Save the children che ha
analizzato la situazione italiana relativa alla "infanzia a rischio".
Esattamente
un anno fa di fronte ai dati allarmanti del sesto rapporto presentai
un’interrogazione urgente per chiedere al neo presidente Emiliano quali
politiche a sostegno delle famiglie più deboli intendeva mettere in atto per
fare in modo che certe situazioni di povertà potessero trovare un “sollievoâ€
nelle istituzioni, suggerivamo una minore tassazione e un aiuto concreto. Ci fu
risposto che il governo avrebbe avuto massima attenzione nei confronti del
fenomeno con serie ed efficaci politiche di welfare.
Bene
se dopo un anno di governo Emiliano  la percentuale aumenta di cinque
punti di due l’una: o non è stato fatto nulla o le azioni messe in atto non
sono state efficaci. Perché come sempre si rivelano bellissime parole e zero
fatti.
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Incendio ospedale di
Casarano, Manca (CoR): No scherziamo col fuoco, urge mappatura della sicurezza
nelle strutture sanitarie
Dichiarazione del vice
presidente della Commissione Sanità e consigliere regionale dei Conservatori e
Riformisti, Luigi Manca
Quando si parla di ospedali l'attenzione viene sempre posta
sull'efficienza nel dare le risposte adeguate ai problemi di salute di chi si
rivolge. È difficile che ci si soffermi sulla sua sicurezza in termini
strutturali, ce ne accorgiamo solo quando succede qualche evento disastroso,
dai terremoti agli incendi.
Nelle ultime ore proprio all'ospedale di Casarano si è verificato un episodio
del genere: un incendio ha interessato un macchinario della lavanderia, il fumo
è arrivato al pronto soccorso e ai reparti del primo piano, fortunatamente senza
danni ai pazienti o al personale medico e paramedico.
Ma la fortuna non basta, non sempre almeno. Fin dall'inizio del mio mandato da
consigliere regionale e vice presidente della Commissione Sanità ho sempre
ammonito il governo regionale a mostrare particolarmente attenzione alle misure
di sicurezza strutturale che scarseggiano nei nostri ospedali.
Per questo invito il presidente Emiliano, anche in qualità di assessore alla
Salute, a un serio monitoraggio delle strutture sanitarie pugliesi per
verificare i requisiti minimi di agibilità e sicurezza in possesso.
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OFFERTA
SANITARIA, ZULLO (COR): ITALIA IN FONDO A CLASSIFICA EUROPEA E PUGLIA IN FONDO
A CLASSIFICA ITALIANA
La
lettura delle rilevazioni di The European House
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Per
la verità non avevamo dubbi, ma se serve a far comprendere quale sia la reale
situazione della Sanità pugliese, non le favole che vengono raccontate, ben
venga la classifica del Meridiano Sanità Index, realizzata da The European
House, sul l'offerta sanitaria in Europa.
L'Italia si è piazzata agli ultimi posti, un esempio per gli standard di
efficienza e appropriatezza abbiamo conseguito un punteggio di 3,7 contro il
9,1 della Svezia.
Chiaramente in questa classifica europea, dove l'Italia è messa male, vi è poi
una classifica italiana dove la Puglia è messa malissimo.
La Regione che offre ai cittadini la migliore offerta sanitaria è l'Emilia
Romagna seguita dalla Lombardia. A fronte di un 7,3 della prima e del 7 della
seconda registriamo per la nostra Regione il 4,6. La Puglia si posizione al
terz'ultimo posto insieme alla Sicilia, peggio fanno la Calabria è la Campania.
Per invertire la rotta occorrerebbe che ad iniziare dal Piano di riordino ci
fosse un approccio del governo regionale diverso, il rischio è che il prossimo
anno ci si trovi a commentare gli stessi dati come ultimi in classifica.
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CULTURA,
VENTOLA (COR): E’ CHIARO CHE SI VOLTA PAGINA RISPETTO A VENDOLA, MA VOGLIAMO
RENDICONTARE PRIMA QUEI 10 ANNI E POI PROCEDERE A NUOVI PIANI?
Così
commenta il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco
Ventola, l’audizione in Commissione dell’assessore e del dirigente alla Cultura
della Regione Puglia, Capone e Patruno
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E’
chiaro che nell’era Emiliano sta soffiando un vento diverso sulla Cultura
pugliese.
Nell’audizione
oggi dell’assessore al ramo, Capone, insieme al direttore del settore, Patruno,
in Commissione è apparso piuttosto chiaro che nella Cultura pugliese è in atto
uno stravolgimento, in chiave più imprenditoriale e territoriale, forse perché
a capo dell’assessorato vi è colei che è a capo anche dello Sviluppo economico.
L’approcci, quindi,  è totalmente diverso da quello vendoliano.
Ma da
lì si deve partire e dai risultati prodotti nei 10 anni di governo Vendola che
aveva proprio nella Cultura uno dei suoi cavalli di battaglia. Proprio per
questo sono state anche  tante le risorse impiegate. Vogliamo capire come
e quali risultati hanno prodotto prima di pianificare altro? Prima di studiare
nuove strategie? Possiamo rendicontare quello che è avvenuto in modo da
potenziare ciò che c’è stato di positivo ed eliminare ciò che non ha
funzionato?
Per
questo ho chiesto alla Capone e a Patruno di attivarsi velocemente in
quest’analisi del passato proiettata sul futuro, non solo visto l’impegno e la
passione profusa dalla nuova coppia della Cultura della Regione Puglia ho
invitato loro a impegnarsi nei loro giri pugliesi, atti a promuovere le
iniziative dell’assessorato, anche nella promozione del NO al Referendum del 4
dicembre prossimo, tenuto conto che semmai dovesse vincere il SI la Cultura non
sarà più materia di competenza regionale e così Piani e Strategie culturali
avrebbero un’unica regia quella centralistica di Roma.
Quindi
per coerenza l’assessore regionale alla Cultura dovrebbe votare No. E non è
detto che non sia così.
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Bari,
17 novembre 2016Â
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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026
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