Agenzia
Rifiuti, Zullo (C0R): “Dopo tre mesi Grandaliano si accorge che non ci sono
impianti di compostaggio. Se questo è il risultato potevano risparmiarci i
soldi per la sua poltrona!”
Dichiarazione
del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio
Zullo
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Nel luglio scorso il presidente Emiliano si sbracciava ed imponeva
alla sua maggioranza il varo della legge istitutiva dell’Agenzia
regionale per i rifiuti contrabbandata come soluzione utile per
affrontare l’emergenza. Inutile stare ora a  ricordare gli scontri fra
maggioranza e minoranza nelle Conferenze dei capigruppo, nelle sedute di
Commissione e in Consiglio regionale. Un Emiliano despota e una
maggioranza vassalla hanno regalato alla Puglia un ennesimo carrozzone con alla
guida tre fedelissimi di Emiliano (gli avvocati Grandaliano e De Franchi e la
dottoressa Gallucci, il primo commissario e gli altri vice-commissari), con una
dotazione di 2 milioni di euro (comprensiva dei loro compensi) e il risultato è
che oggi ci sentiamo dire“gli impianti di compostaggio mancano in tutta
l’Italia”.
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Quindi, ricapitolando, a distanza di tre mesi dall’istituzione
dell’Agenzia la Puglia non solo non abbiamo un rendiconto del lavoro svolto –
immaginiamo che data l’emergenza sia  stato notevole -, ma a fronte dei
compensi che percepiscono (e che gravano sulla tassazione dei pugliesi) ci
ricordiamo che i tre fedelissimi  esistono perché li vediamo aggirarsi
nelle sale del Palazzo di via Capruzzi durante le sedute di Consiglio Regionale
per parlottare con questo o quel consigliere di maggioranza. E ci chiediamo:
cosa mai avranno da dirsi? E così mentre i tre hanno ottenuto una
comoda poltrona fonte di reddito, le famiglie e le imprese sgobbano e
sbarcano il lunario per pagare la tassa rifiuti ingannati dal sogno della
riduzione della tassazione dal recupero di materia per l’avvio della
raccolta differenziata porta a porta per ambiti di raccolta ottimali (ARO).
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Dal sogno infranto alla beffa il passo è breve: sale la
tassazione, aumentano le poltrone per gli  amici del governatore Emiliano,
i rifiuti vengono trasportati in altre Regioni, la raccolta differenziata che
sarebbe partita dal primo novembre viene rinviata a data da destinare ovvero alle
calende greche. E il “capo” dell’Agenzia, Grandaliano -  che a fine luglio
secondo Emiliano e i consiglieri di maggioranza rappresentava il “salvatore”,
 il segno della responsabilità politica a fronte dell’emergenza rifiuti,
di cui in verità essi stessi ne sono causa – non trova altro da dire che: “ma
gli impianti di compostaggio mancano in tutta l’Italia”.  Se
paghiamo  Grandaliano per sentirci dire questo siamo messi proprio male.
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E allora Emiliano qualche risposta dovrebbe darla non solo
all’opposizione, ma ai pugliesi: ma che mancassero gli impianti in tutta
l’Italia era ben noto fin da luglio scorso e quindi la necessità di creare il
carrozzone dell’Agenzia serviva solo per nominare tre suoi amici perché ci
dicessero oggi che “gli impianti di compostaggio mancano in tutta
l’Italia”? E, forse, si sapeva anche quando gli ARO indicevano le gare “con
servizi porta a porta” più costosi per i cittadini? Ed infine chiedo
sempre a Emiliano: avere un’Agenzia cosa ha prodotto per la Puglia in questi
mesi, a parte tre poltrone e una dotazione di 2 milioni di euro che pesa sulla
tasca dei pugliesi?
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AEROPORTI
DI PUGLIA, ZULLO (COR): PRIVATIZZAZZIONE O FUSIONE, PERCHE’ NO! MA CON
TRASPARENZA E CONDIVISIONE: E’ PROPRIETA’ DEI PUGLIESI
Dichiarazione
del presidente del Gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
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Privatizzazione,
fusione e chi piĂą ne ha piĂą ne metta se questo dovesse servire a far
“decollare” più in alto e verso nuove rotte gli Aeroporti di Puglia. Ma purché
tutto avvenga con massima trasparenza e condivisione, visto che stiamo parlando
di una società il cui capitale è per oltre il 99% di proprietà della Regione e
quindi dei pugliesi!
Per
la veritĂ il capo di Gabinetto, Stefanazzi, questa mattina in audizione in
Commissione – alla presenza anche dell’amministratore unico di AdP Acierno – ha
rassicurato che qualsiasi progetto che riguardi la societĂ sarĂ condiviso con
il Consiglio regionale. Parole che per la veritĂ abbiamo ascoltato piĂą volte
pronunciare in questo anno dai dirigenti e fedelissimi del presidente Emiliano
che sostituiscono sempre piĂą spesso gli assessori durante le commissioni.
Non
vogliamo non credere a Stefanazzi, ma poi succede che gli argomenti che
dovevano essere condivisi diventano urgenti e arrivano in aula precipitosamente
come se fossero spade di Damocle puntate sulla testa di ognuno: vanno approvati
altrimenti si è contro la Puglia! E’ successo così già con i contributi a
Ryanair, con l’Agenzia dei Rifiuti, Red… solo per citare alcuni dei tanti casi.
Ora non vorremmo che ci trovassimo entro la fine dell’anno di fronte a un
piatto giĂ pronto per la fusione o privatizzazione di Aeroporti di Puglia.
Anche
perché e siamo qui a ribadirlo per l’ennesima volta non si tratta di dire sì o
no alla Privatizzazione o Fusione, ma di capire come queste avvengono e
soprattutto perché avvengono. AdP è una società “sana”, con bilanci positivi ha
detto stamattina Acierno, quindi uno dei pochi fiori all’occhiello della
Regione Puglia, allora qualunque operazione non può non tener conto di tre
aspetti particolari: quello burocratico, che prevede una gara ad evidenza
pubblica; uno gestionale, abbiamo una società appunto sana se deve “far
entrare” altri partner commerciali all’interno o fondersi o essere venduta ai
privati, a questi deve essere richiesto come minino lo stesso patrimonio
economico e di esperienza perché AdP non venga “svenduta” sull’altare di altri
accordi che nulla hanno di commerciale; infine uno politico, la societĂ oggi
garantisce ai pugliesi di poter viaggiare per tutto il mondo e far arrivare in
Puglia turisti e operatori economici, un’operazione di privatizzazione o simile
deve comunque avere una vision piĂą alta, altri orizzonti e altre prospettive,
altrimenti tutto può rimanere così com’è, non si capisce perché arrischiarsi in
operazioni al buio.
E
allora quello di oggi sia una giornata che vale come esempio. Le audizioni di
Acierno e Stefanazzi sono servire a chiarire alcuni aspetti, ma tanti altri
rimangono ancora misteriosi. Chiadiamo partecipazione e trasparenza a 360 gradi
Bari,
2 novembre 2016
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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026
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