COMMERCIO: IL 3
NOVEMBRE SI DECIDE IL FUTURO DEI PICCOLI AMBULANTI
Ben 20.000 piccole e medie imprese pugliesi a rischio a causa della Direttiva Bolkestein
voluta dall’Ue e recepita in maniera fortemente penalizzante dai Governi
italiani. Il tavolo ministeriale sarĂ un appuntamento cruciale secondo i 5
Stelle
La data fondamentale per il futuro
degli ambulanti italiani è fissata per il prossimo 3 novembre. Parliamo di circa
200.000 piccole e medie imprese a rischio, oltre 400.000 posti di lavoro, ben
20.000 pugliesi. La loro minaccia si chiama “Direttiva Bolkestein”
che sarà al centro del tavolo tecnico che si terrà giovedì prossimo presso il
Ministero dello sviluppo economico, al quale parteciperanno Regioni, ANCI,
Governo e parti sociali per cercare di trovare una soluzione: si punta allo
slittamento dell’attuazione o allo stralcio degli ambulanti dal recepimento
della Bolkestein.
Ma cosa prevede la tanto temuta
direttiva comunitaria?
“Paragonando il suolo pubblico ad una risorsa
naturale limitata e permettendo la possibilitĂ di partecipare alle gare a
società di capitale significa favorire le grandi imprese, l’ingresso nei
mercati delle S.p.a. e l’assoluta assenza di tutela per tutti i piccoli
ambulanti italiani - dichiarano i
deputati Giuseppe L’Abbate ed Emanuele Scagliusi (M5S) – Non
comprendiamo, poi, come mai l’Italia sia l’unico Stato membro UE che ha inteso
applicare tale disciplina al settore del commercio su aree pubbliche. Una
scelta che mette a grave rischio la natura, la tradizione e la qualitĂ del
commercio ambulante che il M5S ha da sempre sostenuto con fatti concreti,
facendo approvare una serie di mozioni nelle varie regioni d’Italia (Puglia
inclusa) e presentando una proposta di legge ad hoc. La nostra battaglia al
fianco dei piccoli ambulanti italiani continua”.