Altieri (CoR): combattiamo i
caporali ma difendiamo gli agricoltori. No a generalizzazioni pericolose.
Nessuno vuole difendere i
caporali, ma oggi dobbiamo difendere gli onesti agricoltori da una legge
ideologica che potrebbe avere ripercussioni gravissime anche su chi non non ha
nulla a che fare con i criminali sfruttatori, ma "inciampa" in una
distrazione o in una leggera e isolata violazione di una selva di norme che
speso non considerano le specificità del lavoro agricolo. Può essere
considerato un caporale un agricoltore che non ha predisposto il bagno chimico
in un campo dove si è reso necessario un intervento urgente, imprevisto e di
poche ore? Per questa legge questo e' un caso di sfruttamento. Una legge che
tende a leggere tutto il mondo agricolo come grande romanzo criminale e'
assolutamente falsa ed ingiusta. Come ingiusto e' scaricare sulle spalle di
onesti imprenditori agricoli il contrasto alle attivitĂ criminali di
sfruttamento e caporalato. Per tutta l'estate ci sono stati controlli
"militari" in campagna con tanto di sirene e lampeggianti, eppure non
è stato arrestato nessun caporale. Ma, mentre si vuole controllare e caricare
di adempimenti i soliti onesti, nulla ha fatto il Governo Renzi per smantellare
i ghetti come quello di Rignano dove non ci vuole nessuna nuova legge ma solo
l'intervento delle forze dell'ordine. L'agricoltura non è fatta di caporali e
bisogna tutelare gli agricoltori dai criminali sfruttatori che rovinano l'immagine
di un comparto che per il 95% e' fatto di eccellenze umane. Ă contro questi
criminali che bisogna concentrare l'attivitĂ investigativa e repressiva senza
sequestrare l'azienda ed anni di lavoro a chi non è riuscito a portare un bagno
chimico in un campo dopo una pioggia. La Cgil che ispira questa legge
manifesto, nuoce all'agricoltura cercando di riportare una divisione
anacronistica e superata tra braccianti e produttori che Renzi, nel disperato
tentativo di avere un SI in piĂš al referendum, avalla e sostiene. Mi
auguro che in aula oggi questa legge possa essere modificata al netto del SI o
del NO al referendum, ma nell'esclusivo interesse degli agricoltori che
meritano difese e non attacchi. Lo dichiara l'On. Nuccio Altieri deputato dei
Conservatori e Riformisti.
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Vertenza Natuzzi, Zullo (Cor): "Appello allâassessore Leo, la
società non può e non deve licenziare"
I lavoratori della Natuzzi non possono e non devono essere
licenziati, per il loro bene e per lâinteresse della stessa societĂ . La Natuzzi
va sostenuta, ma lâazienda di Santeramo non può presentarsi davanti alle
istituzioni, ancora, con la parola âlicenziamentiâ, perchĂŠ perderebbe senza
dubbio il sostegno della parte pubblica di cui oggi necessita. Siamo di fronte
ad un gruppo importante, quotato, sul quale lo Stato ha investito molto,
fondamentale per lâeconomia pugliese, e con una forte storia di radicamento sul
territorio, che purtroppo però risente delle fibrillazioni del mercato
internazionale.
Per questo chiedo fortemente al Governo Nazionale e quello Regionale
di comprendere, innanzitutto, la crisi che la Natuzzi sta attraversando, e
subito dopo indirizzarla verso una via dâuscita. Vero è anche però, che
lâazienda deve confrontarsi con la parte politica e istituzionale, per
convergere su soluzioni di transito, nel qui e ora, e definitive in seconda
battuta. Rompere il dialogo non serve, al contrario accende la polemica, alza i
toni, e soprattutto non costruisce il ponte necessario a traghettare la
vertenza in porto. Alla fine di tutto, saranno solo i lavoratori,
oltre trecento a pagarne le conseguenze.
In questi giorni, assistiamo ad una chiusura da parte della
Natuzzi, mentre personalmente resto convinto che lâazienda debba tornare
intanto a parlare con le istituzioni, e dopo ad investire e a ripensare alla
riqualificazione produttiva in Puglia. Ecco perchĂŠ rivolgo un appello
allâassessore Sebastiano Leo affinchĂŠ si coordini con il Governo nazionale,
vista anche la vicinanza con il vice ministro Teresa Bellanova, per una proroga
di un anno della Cassa Integrazione. Nel frattempo, la Natuzzi potrĂ
programmare i suoi processi di riqualificazione aziendale e lâassessore Leo
potrĂ avviare corsi di riqualificazione professionali utili al reinserimento
lavorativo.
Invito le parti in causa, ad affrontare con coerenza e maturitĂ la
complessitĂ di questa vertenza, e auspico lâapertura un tavolo di confronto
permanente con la Natuzzi per delineare processi seri di riconversione,
riposizionamento e riqualificazione dei dipendenti.
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Istituzione
Commissione di studio su criminalitĂ , Congedo (Cor): Rafforzata lâimmagine
della Puglia"
Di
seguito le dichiarazioni di Erio Congedo, presidente della VII Commissione.
Oggi la
Puglia manda un messaggio chiaro, ovvero che sul fronte della lotta
allâillegalitĂ e alla corruzione, della trasparenza la regione câè, e intende
fare la sua parte. Dando vita al testo licenziato dalla VII commissione che
istituisce una Commissione di studio e dâinchiesta sul fenomeno della
criminalitĂ organizzata nel territorio regionale, intendiamo mettere le basi di
un principio cardine: il tema in questione non può essere delegato solo alla
magistratura o alle forze dellâordine, ma sul fronte della lotta allâillegalitĂ
ciascuno deve fare la sua parte.
In VII
commissione sono approdate due proposte di legge, due testi che alla fine si
sono tradotti in un unico documento. Non era scontato arrivare a questo
risultato sia per la complessitĂ della materia che investe soprattutto livelli
istituzionali diversi da quello regionale, sia per il rischio che questo
argomento potesse diventare terreno di contesa politica. Il precorso in
Commissione è stato lungo 9 sedute, faticoso ma anche di grande interesse
grazie al contributo offerto nella sessione delle audizioni dei magistrati
delle DDA pugliesi e in particolare del Dr. Motta che ha fornito un suo
prezioso contributo, della Corte dei Conti e degli avvocati delle 6 Camere
penali di Puglia.
Lâimmagine
della Puglia ne esce sicuramente rafforzata. Da un punto di vista tecnico e
operativo saranno i fatti a dirci se la regione si è realmente dotata di uno
strumento efficace per fronteggiare il fenomeno dellâillegalitĂ , dal punto di
vista politico si è raggiunto un obiettivo di grande significato di unità e
compattezza della politica regionale su fronte del perseguimento della legalitĂ
del rispetto delle regole e della trasparenza.
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Info
Mariateresa DâArenzo
tel 338/2447026