Presidente ANCI, Zullo (Cor):
“Altro che paladino del Sud, il renziano Decaro è l’ennesimo tassello nel
puzzle della sistematica occupazione dei posti di potere del premier Renzi”
Il commento del presidente
del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo, alla nomina
di Antonio Decaro a presidente nazionale dell’Anci
Tanti, anche
tra i miei amici, si aspettano da Decaro in qualitĂ di presidente nazionale
ANCI il riscatto e la crescita del Mezzogiorno come se Il destino e il futuro
del Mezzogiorno dipendano dal Presidente nazionale dell'ANCI. Se ciò fosse vero
dovremmo mettere in croce Delrio e Fassino, solo per citare gli ultimi due
predecessori di Decaro, che del Sud poco si sono interessati.
Ed è
un errore pensare che Decaro - renziano doc, voluto al vertice dell’Anci
proprio da Renzi, che gli ha caparbiamente spianato la strada facendo fare
passo indietro ai suoi antagonisti - possa essere il Sindaco dei Sindaci
anche contro le scelte del Governo di Renzi. Si può scegliere di essere unanimi
su un candidato ma solo e sempre quando quella candidatura Ă© libera e
indipendente da chi esprime la forza del potere. Quando, come nel caso di
Decaro, la volontĂ prima di sua elezione Ă© dettata da chi esprime il potere e
tutela i poteri forti, la politica deve esercitare azione di contrasto forte e
dura ponendo candidature alternative, anche minoritarie, ma che diano battaglia
dal momento delle elezioni a tutto il mandato.
Siamo di
fronte a un Renzi asso pigliatutto per portare l'Italia nelle mani dei poteri
forti nazionali e comunitari contro gli interessi e i bisogni dei piĂą
deboli e per me Decaro altro non Ă© che un altro tassello che Renzi mette a
posto nel puzzle dell'assolutismo che sta costruendo intorno a sé. L'ultima
partita per la conquista dell'Italia Renzi la gioca ora con il SI al Referendum
su una riforma costituzionale che in combinata con la legge elettorale
porterĂ il Partito democratico di Renzi (non il PD intero) ad ottenere la
maggioranza dei deputati alla Camera utile all'elezione del Presidente della
Repubblica che Renzi stesso sceglierĂ , come ha scelto Decaro, tra quelli
che giureranno fedeltĂ a lui e non al popolo e al Paese.
Mi pare
assurdo che di questo pericolo incombente sulla nostra libertĂ e sulla nostra
democrazia se ne sia reso conto solo D’Alema.
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Esuberi al
Petruzzelli, Zullo (CoR): “Colpa di una politica clientelare e Decaro festeggia
proprio nel giorno dell’annuncio dei licenziamenti”
Dichiarazione
del presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
Se non di
cattivo gusto, è stato quanto meno inopportuno ieri sera festeggiare
l'elezione del sindaco di Bari, Antonio Decaro, a presidente nazionale
dell'Anci nel Teatro Petruzzelli.
Il clima di
festa poco si addiceva con la dichiarazione di poche ore prima del
sovrintendente Biscardi che annunciava il licenziamento di 74 dipendenti. La
firma sotto la lettera di quei licenziamenti dovrĂ metterla proprio
Decaro in qualitĂ di presidente della Fondazione Teatro Petruzzelli. Quindi
giornata decisamente non opportuna per festeggiare...
A ciò si aggiunga che ancora nessuna responsabilità viene individuata su come
oggi il Petruzzelli abbia in pianta organica 74 esuberi. Anche in questo caso
in attesa che tali responsabilità vengano individuate in altre sedi, è indubbio
che esiste una responsabilità politica che è sotto gli occhi di tutti: ahimè
una politica di stampo clientelare che ha consentito l'assunzione di diverse
unitĂ di coristi, orchestrali, personale tecnico. Il Petruzzelli era diventato,
negli anni, una sorta di porta girevole e un giro non si negava a
nessuno.
Oggi un cavillo giuridico ha stabilito che quelle unitĂ , seppur assunte in modo
provvisorio hanno carattere di stabilità , per cui si è dato vita a
un'operazione di assunzione collettiva prima, e ora di licenziamento di esuberi
che appare piĂą un gioco machiavellico che il voler rispettare la pianta
organica di un Teatro simbolo di un'intera Regione... E ieri Decaro
festeggiava...
Bari, 13
ottobre 2013
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Info
Mariateresa D’Arenzo