Comunicazioni Conservatori e Riformisti
mercoledì 12 ottobre 2016
- Scontro treni: UE attacca Regione Puglia. Il presidente cosa risponde? - Fitto: fondi UE per l'Italia, tutto fermo - Zullo: Piano Casa, Emiliano dice tutto e il contrario di tutto - Gruppo CoR: "Emiliano non ci mette la faccia perché la perde" - Gruppo CoR: Aeroporti di Puglia, affare gestito da Emiliano come se fosse casa sua
Scontro treni, Zullo (CoR): "UE attacca la Regione Puglia: non ha fatto il suo mestiere. Il presidente cosa risponde?"
Dichiarazione del presidente del gruppo dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo,
Noi risposte non ne abbiamo avute. La speranza è ora la Regione le dia all'Europa che ha lanciato in queste ore un durissimo atto di accusa per l'incidente ferroviario del 12 luglio scorso nel tratto Andria-Corato, che ha provocato 27 morti e oltre 50 feriti. L'Unione Europa ha accusa la Regione Puglia senza mezzi termini: "Una Regione che non si occupa di 20 km di ferrovie a rischio è una Regione che non sa fare il suo mestiere" All'indomani della dolorosa tragedia avevamo chiesto al presidente Emiliano di venire in Consiglio regionale non a fare processi penali, che non ci spettano, ma proprio per conoscere gli iter amministrativi (compresi i ritardi negli stanziamenti europei delle risorse) che avevano impedito l'ammodernamento della linea. Il Consiglio c'è stato e le risposte sono state evanescenti e generiche. Ora di fronte all'accusa precisa e dettagliata dell'Unione Europea, secondo la quale, "gli interventi per la sicurezza furono rinviati su richiesta della Regione", diventa di vitale importanza che il presidente Emiliano dia finalmente quelle risposte che prima ancora che ai Conservatori e Riformisti o all'Ue devono essere date ai pugliesi.
Bari, 12 ottobre 2016 FITTO: FONDI UE PER L´ITALIA, TUTTO FERMO. CHI CI RIMETTE SONO I CITTADINI
"31 miliardi di euro e 30 programmi, tutto fermo!!! Magra consolazione sapere che ci avevamo visto giusto. Proprio una settimana fa ho presentato un´interrogazione alla Commissione Europea su “Criticità relativa alla programmazione delle Politiche di Coesione in Italia per il periodo 2014-2020”, segnalando il ritardo e l´inadeguatezza delle autorità nazionali e regionali nell´individuare le autorità di gestione, controllo e certificazione". Così Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti. "Ieri fonti Ue, da Bruxelles, confermano queste preoccupazioni: nonostante l´Italia sia il secondo Paese beneficiario nell'Unione -dicono- la situazione è una delle peggiori, se non la peggiore con una manifesta incapacità a utilizzare i Fondi Comunitari, e attuare i programmi concordati. Invece di perdersi in polemiche velleitarie su una pseudo flessibilità, firmare patti per il sud farsa, sarebbe il caso che il governo italiano prenda le misure necessarie per attuare programmi e misure che incidono realmente sulla vita dei cittadini".
Roma, 12 ottobre 2016
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Piano casa, Zullo (CoR): "La politica urbanistica di Emiliano? Camaleontica, prima strappa applausi all’Ance e poi agli ambientalisti dicendo tutto e il contrario di tutto” Dichiarazione del presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo Come è bella la politica capace di parlare a tutti, che è in grado di ammaliare chiunque, ma soprattutto in grado di "darla da bere a tutti"! In questo il nostro presidente Emiliano è davvero un maestro! In grado, anche in materie complicate come l'urbanistica, di strappare applausi sia agli imprenditori edili, sia agli ambientalisti. Come? Basta dire una cosa e poi l'esatto contrario...
Proprio così, il presidente è indubbiamente un grande camaleonte politico: è andato all'Ance e agli imprenditori edili ha promesso un rilancio del settore grazie a nuove leggi dal titolo accattivante "Misure di semplificazione in materia urbanistica e paesaggistica". Gli addetti ai lavori, ai sono illusi, immaginando che da qui a breve la burocrazia a cui vanno quotidianamente avrebbe trovato una soluzione in una normativa più snella. Ma poi lo stesso Emiliano viene in Consiglio regionale e compie scelte che vanno in tutt'altra direzione e il disegno di legge alla fine più che semplificare complica la vita degli imprenditori edili. A nulla sono serviti i nostri suggerimenti per avere un testo snello che consentisse davvero di agevolare le pratiche urbanistiche e questo solo perché lo smemorato Emiliano ha dimenticato gli impegni presi con l'Ance e si è ricordato dei voti degli ambientalisti, gli sono sempre utili!
Bari, 11 ottobre 2016
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PROROGA PPTR, COR: "EMILIANO NON CI METTE LA FACCIA PERCHE' LA PERDE!"
DICHIARAZIONE DEL GRUPPO REGIONALE COR, IGNAZIO ZULLO, ERIO CONGEDO, LUIGI MANCA, RENATO PERRINI E FRANCESCO VENTOLA
Il giudizio su chi governa può essere positivo o negativo, ma alla base vi è comunque il riconoscimento della credibilità di chi lo pone in essere. Ebbene, sulla vicenda della proroga del Pptr (piano paesaggistico che imponeva ai Comuni l'adeguamento dei propri strumenti urbanistici entro il 23 marzo scorso) il presidente Emiliano si è giocato tutta la sua credibilità nei confronti del Consiglio regionale, ma anche degli operatori del settore edilizia e di tutti coloro che in questi mesi hanno provato ad avere a che fare con gli uffici urbanistici del proprio Comune. A novembre dello scorso anno (vale a dire ben 11 mesi fa) in giunta, Emiliano accogliendo la proposta del suo assessore all'Urbanistica Anna Maria Curcuruto, approva la proroga di un anno del Pptr, nella logica di dare "ossigeno" agli uffici urbanistici di quei Comuni che non erano riusciti ad adeguarsi. Una delibera approvata ma stranamente, ma non troppo, mai pubblicata perché in questo caso (uno dei pochi forse perché mediaticamente scomodo) Emiliano decide di far scegliere al Consiglio se il Pptr dovesse essere prorogato o meno. E si giunge a primavera ... Il Consiglio si esprime a stragrande maggioranza, ma neppure questo serve a far decretare la proroga. A quel punto il consigliere di maggioranza Pentassuglia (Pd) assieme al nostro consigliere Ventola, e di concerto con l'assessore Curcuruto, hanno lavorato a un disegno di legge che prevedeva la proroga e che oggi, a un anno di distanza, approda in Consiglio e viene bocciato, mentre il governatore Emiliano non ha avuto neppure il coraggio di metterci la faccia: una vergogna che non si sia presentato in aula fregandosene di un settore, quello edilizio, allo sbando. Di uffici comunali in pieno caos... E allora noi ci chiediamo: che credibilità può avere Emiliano? Su questa vicenda ha perso completamento la faccia... Nella vita virtuale, sui social e nei sondaggi può essere anche il primo in classifica, ma nella vita reale e produttiva di questa regione non è proprio pervenuto!".
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Aeroporti di Puglia, CoR: “Emiliano gestisce la privatizzazione e la fusione della spa come se fosse la vendita di casa sua!” Il gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola) hanno presentato un’interrogazione urgente per conoscere i dettagli dell’operazione La privatizzazione e la fusione di Aeroporti di Puglia con la napoletana Gesac decisa a margine di un incontro alla Fiera del Levante tra il presidente Michele Emiliano e l'amministratore delegato di F2i (società che ha la regia dell'operazione), Renato Ravanelli, come se Emiliano stesse gestendo la vendita di casa sua! Invece, è bene ricordare al Presidente che stiamo discutendo di una società con un capitale di circa 13milioni di euro, di proprietà al 99,4 per cento della Regione. È quindi di proprietà di tutti i pugliesi , che nello Statuto prevede espressamente che la cessione delle quote azionarie ai privati debba avvenire con procedura di evidenza pubblica. Quindi comportamento istituzionale corretto avrebbe voluto che il presidente Emiliano riferisse prima in Consiglio regionale dei progetti futuri su AdP, mentre un comportamento "democratico", tanto caro al presidente, avrebbe poi comportato che questo argomento fosse portato all'attenzione della comunità pugliese attraverso le famigerate sagre e gli importanti forum. In questo caso, invece, stranamente Emiliano non si è comportato né in modo istituzionale, né democratico… nella migliore delle ipotesi come se fosse al bar a parlare con qualche amico. Nel peggiore da "lobbista", eppure proprio da candidato presidente aveva già sbandierato di esserne contro proponendo una legge contro le lobby. A questo punto sulla privatizzazione e fusione chiediamo venga fatta chiarezza in aula. Per questo abbiamo presentato un'interrogazione urgente per conoscere: • se non ritiene, come noi riteniamo, di essere venuto meno alle esigenze sottese dai principi di pubblicità, trasparenza e non discriminazione recati dall’art. 10 del DECRETO LEGISLATIVO 19 agosto 2016, n. 175 Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica all’epoca vigente e previste anche dallo Statuto di AdP quando avveniva quell’incontro tra due amici al bar…pardon…a margine di una iniziativa tenutasi alla Fiera del Levante; • se non ritiene, come noi riteniamo, che abbia dato ancora una volta dimostrazione di incoerenza tra la sua propaganda di guerra alle lobby e quello che di fatto è avvenuto in un incontro tra la (legittima) partecipazione del rappresentante di un potente Fondo di Investimento e (l’inopportuna) partecipazione all’incontro di un Presidente di Regione che si proclama contro le lobby; • che e quando ha valutato analiticamente la convenienza economica dell'operazione, con particolare riferimentoalla congruità del prezzo di vendita, alla tutela dei diritti consolidati in capo a personale e fornitori contrattualizzati, allo sviluppo strategico dell’aeroporto e della internodalità trasportistica pugliese; • perché non è stata condotta un’indagine di mercato che per la globalizzazione dei trasporti avrebbe potuto costituire un più vantaggioso rapporto con altro soggetto europeo o extraeuropeo se non addirittura una vera e propria gara ad evidenza pubblica al fine di comparare qualità e prezzo dell’alienazione; • se, da fautore della partecipazione popolare tanto da proporre un disegno di legge sulla partecipazione, non ritiene che la privatizzazione debba avvenire attraverso il coinvolgimento della collettività pugliese attraverso l’indizione di un referendum atteso che la privatizzazione non era considerata nel programma elettorale. --
Info Mariateresa D’Arenzo tel 338/2447026
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