Non sarò
un candidato a prescindere, sono un uomo di unitĂ e so cosa vuol dire fare un
passo indietro, se necessario. Vorrei però che tenessimo a mente quello che
accadde nel 2009, quando le primarie furono archiviate per dare spazio a una
candidatura scelta dall'alto: perdemmo clamorosamente. E non era facile perdere
dopo 14 anni di buon governo della Provincia di Lecce di Lorenzo Ria e di
Giovanni Pellegrino. Ma è quello che succede quando invece di includere le
persone nelle decisioni si dà l’impressione di volerle escludere.
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Oggi
qualcuno vuole riproporre candidature dall'alto, questa volta a Lecce, e
utilizza i cosiddetti tavoli di coalizione pensando di prendere per il naso gli
elettori. La verità è che quei tavoli servono solo a perdere tempo in attesa
del referendum del 4 dicembre, perché a qualcuno interessa capire se dopo
quella data ci sarĂ o meno il Senato. Cominciano a capirlo in molti tra i
partecipanti a quel tavolo, che infatti perde pezzi giorno dopo giorno.
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Non
contenti del fallimento di questo trucchetto, gli stessi organizzatori di
tavoli decidono di tuffarsi nel ridicolo passando ai giornali i nomi di Teresa
Bellanova e di Loredana Capone alle quali in realtĂ non hanno fatto neanche una
telefonata per consultarle. Quasi uno scherzo di Carnevale. Ma di quelli che
non fanno ridere.
L'inadeguatezza
di chi si trova a ricoprire ruoli di direzione politica nel Pd del Salento e
della città di Lecce è imbarazzante. Ed è direttamente proporzionale alla
quantitĂ di aforismi e citazioni di cui si riempiono la bocca. Io penso che non
è giusto che le tante persone di sinistra e di centrosinistra che vivono a
Lecce siano indotte a pensare che tutto il Pd o tutto il centrosinistra siano
così drammaticamente senza speranza.
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Da
settimane sto incontrando tanti cittadini, impegnati in politica e non,
imprenditori, gente di cultura, persone che lavorano in centro e persone che
vengono dalle periferie e tutti, dico tutti, voterebbero una alternativa al
blocco di potere di destra che governa questa cittĂ da troppo tempo. Bisogna
coinvolgerli, includerli, dargli voce. E le primarie sono un’occasione in
questo senso. Per questo sono contento per la candidatura di Paolo Foresio, che
smuove le acque stagnanti di quel tavolo. E per questo non vedo alcun motivo
perchĂ© il mio impegno per costruire quella alternativa venga meno.Â
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Sergio
Blasi
Consigliere
regionale Pd in Puglia
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