Venerdì 23
settembre 2016, alle ore 21.00, presso la Biblioteca Comunale di Taranto, con l’esibizione
live
del duo Mari,
del gruppo Diversamente blues, di Gianmichele Mattiuzzo e Lia Giusti, si è
concluso l’evento
denominato “diversArte”
che, ha avuto inizio giovedì 22 settembre 2016, con la lettura di una
comunicazione
ricevuta dall’Ecc. mo Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo della Diocesi di
Taranto, che qui di
seguito viene
riportata il testo:
Carissimi
amici,
non potendo
partecipare fisicamente alle iniziative da voi proposte all'interno della
rassegna "DiversArte:
per la
rinascita culturale di Taranto, superando le barriere dell'indifferenza",
per impegni pastorali, volevo
farmi a Voi
presente per poter assicurare la mia vicinanza a tali iniziative che vedono
nelle capacità
dell'uomo e
della donna nelle diverse condizioni fisico-motorie espressioni meravigliose di
linguaggio
artistico.
L'arte aiuta
il cuore dell'uomo ad alzarsi spiritualmente verso il cielo anche lì dove le
parole non hanno più
potere.
Ed è per
questo che la rinascita della nostra città di Taranto non può che partire
proprio dalla bellezza
storico-
culturale di essa.
Di cuore mi
stringo a Voi ed imparto volentieri la mia paterna benedizione.
Detto evento è
stato organizzato dall’ Associazione
“Contro le Barriere”, in
collaborazione con la Fidas
Taranto, il
Gruppo di Taranto della Protezione Civile, la Cooperativa Pam Service e la
Libreria Valhalla,
nell’ambito
della Rassegna Estiva 2016 del
Comune di Taranto.
Durante le due
giornate di giovedì 22 e venerdì 23 settembre 2016, nella sala espositiva è
stato possibile
visitare una mostra delle
opere pittoriche di Letizia Lo Prete, Alessio Sangregorio, le strisce fumettistiche di
Paolo Logroio,
i fumetti della libreria Valhalla, i manufatti dell’Associazione
“Contro le Barriere”, le
fotografie del Gruppo di Taranto della Protezione Civile e
del Centro diurno “Chicco di grano 3”.
Mentre, nella
sala conferenze, sempre nelle due giornate, si sono svolte le seguenti attività:
- presentazione del libro autobiografico di Lucio Martellone “Con gli
occhi della fede”;
- proiezione di video sulle Paralimpiadi di Londra 2012 e di Rio 2016,
sulle attività svolte
dall’Associazione
“Contro le Barriere” nel progetto “Ma(D)re” e dal Centro diurno “Chicco di
grano
3”;
- reading di poesie di Nicola Olivieri e Letizia Lo Prete a cura di Lia Giusti;
- proiezione dei cortometraggi “A’nghianate” e “Temi di una città Stato” di
Angelo Losasso e Crisitina
Ceci;
- proiezione del film “Valle Paradiso” di Franco Logroio;
- esibizione musicale di Gianmichele Mattiuzzo & Lia Giusti ed i
gruppi Diversamente blues (Mino
Inglese,
Cosimo Joe Simeone e Giovanni Faraoni) e Duo Mari (Pino Magaldi e Cataldo
Scatigna).
Tutte le
attività hanno visto la partecipazione di circa 100 studenti degli Istituti di
scuola media superiore
del
Galileo-Ferraris e del Liside, i quali durante lo svolgimento hanno espresso la
loro condivisone dei due
obiettivi del
presente evento:
1) dimostrare
che, anche, i cittadini in condizione di fragilità, possano ricoprire un ruolo
attivo nella
rinascita culturale di questa nostra città, superando quelle barriere che creano
indifferenza,
ignoranza e
rassegnazione;
2) far
emergere tutte le capacità nascoste, inespresse e non valorizzate di questa
città, attualmente,
martoriata dai
veleni della grande industria, dal male affare e dal mal costume dilagante in
tutti i
settori della
vita sociale.
Inoltre, si
precisa che “diversArte” è il proseguo di un’altra simile iniziativa, che ha
visto coinvolti le stesse
Associazioni e
gli stessi artisti, il 27 aprile di quest’anno, “Oltre il muraglione dell’indifferenza”, un
MURAGLIONE
che, simbolicamente crea INDIFFERENZA riguardo ai cittadini che vivono in
condizioni di
fragilità, che
tarpa le ali ad una RINASCITA SOLIDALE e PARTECIPATA di tutti i cittadini
indistintamente dalle
loro
condizioni fisiche, mentali ed economiche.
Una RINASCITA
che ha bisogno, improrogabilmente, dell’apporto dei diversamente abili e delle persone disagiate economicamente, persone che quotidianamente, subiscono più degli altri cittadini, una riduzione dei loro diritti
sanciti dalla Costituzione italiana.