“Briatore, no grazieâ€
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“Il modello proposto da Briatore
al Salento offre molti motivi per essere rispedito al mittente. Intanto esclude
il 99 per cento delle persone, e questo è culturalmente inaccettabile per chi
non pensi che solo i possessori di yatch hanno diritto alla vacanza. Inoltre si
colloca oltre la storia del territorio, come ha fatto capire l’imprenditore
liquidando come poco interessanti, per i turisti che contano, le manifestazioni
della cultura popolare. Perfino oltre la geografia, quando afferma di aver
realizzato in Kenya un luogo di vacanza in cui ‘tutto sembra tranne che di
stare in Kenya’. Briatore punta alla creazione di non-luoghi riservati
all’accesso esclusivo di una élite economica ad altissima qualità di spesa, nei
quali conta chi sei prima di entrare e non quello che sarai diventato alla fine
del tuo viaggio o della tua vacanza.
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Io la ritengo una prospettiva
poco interessante per il Salento. E lo dico da persona che ha criticato
fortemente la svolta “di massa†di alcune attrazioni, che a furia di
sbandierare numeri sempre più alti finiscono per rovinare più che per
valorizzare le opportunità di crescita. Ma esiste un mezzo nel quale collocare
un’offerta turistica che sia in grado di valorizzare le potenzialitÃ
inespresse, e sono tante, garantendo al contempo una “selezione†non in base al
ceto sociale quanto agli interessi e alle aspettative del turista.
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Noi dobbiamo guardare ad un
turismo che apprezza la cultura, anche quella popolare, la natura e il
paesaggio. Che apprezza i musei e i centri storici tanto quanto il buon vino e
il buon cibo. Che sia in grado di apprezzare e rispettare la terra che visita e
di non farci perdere il rispetto per noi stessi. Come accade quando istituzioni
pubbliche cedono alla tentazione della photo opportunity con il Vip senza
riuscire a opporsi efficacemente nel dibattito, come avrebbero dovuto fare a
Otranto: rivendicando cioè quella visione e quella impostazione culturale che
ha portato negli ultimi dieci anni la Puglia fuori dal cono d’ombra nella quale
aveva vissuto fino ad alloraâ€.
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Sergio
Blasi
Consigliere
regionale Pd in Puglia
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