Parco
dell’Alta Murgia, Zullo (COR): “Legambiente partecipa a un Festival su un
territorio dove è consentito l’uso di glifosato”
Dichiarazione
del presidente dei Conservatori e Riformisti, Ignazio Zullo
Ci meraviglia non
poco non solo il patrocinio, ma anche la partecipazione di Legambiente al
Festival della Ruralità , organizzato dal Parco Nazionale dell’Alta Murgia, per
il prossimo fine settimana, dal titolo “DOPPIOZERO - chilometro zero,
impatto zero” , con l’obiettivo di esaltare l’agricoltura biologica, la
sicurezza agroalimentare, il cicloturismo e i tesori dell’enogastronomia
murgiana.
Pensavamo che
Legambiente prendesse le distanze da una kermesse che appare in netta
contraddizione con l’utilizzo del glifosato nel nostro Parco, utilizzo permesso
senza alcuna valutazione di impatto e di incidenza ambientale da parte degli
uffici regionali, nonostante questo prodotto sia stato etichettato
come probabilmente cancerogeno per l’uomo dall’AIRC e sottoposto a
restrizioni severissime fino al divieto di utilizzo nelle aree protette.
Siamo stanchi di una
Puglia assopita sull’accondiscendenza al potere, incapace di ribellarsi e di
reagire, forte di un ambientalismo di facciata e che poi propaganda agricoltura
biologica e sicurezza alimentare con riferimento ad un Parco che utilizza il
glifosato.
Penso che
Legambiente, il cui Presidente raccoglie tutta la mia stima, abbia perso una
ghiotta occasione per prendere le distanze dall’uso di glifosato nel nostro
Parco.
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PIANO DI RIORDINO, COR:
“NON PARTECIPIAMO ALLA FIERA DEGLI EMENDAMENTI. IL DOCUMENTO VA
COMPLETAMENTE RISCRITTO!”
Dichiarazione del gruppo
regionale dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo, Luigi
Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola)
Finita
la Fiera delle VanitĂ , il presidente Emiliano ha inaugurato questa mattina, in
Commissione SanitĂ , la Fiera degli Emendamenti sul Piano di Riordino
Ospedaliero. Una Fiera alla quale il gruppo dei Conservatori e Riformisti non
intende partecipare nella convinzione che, nell’interesse della Salute dei
pugliesi, questo Piano non può essere semplicemente emendato, ma va
completamente riscritto, dopo un confronto preliminare al quale noi siamo
disposti a dare il nostro contributo.
Il
Piano, così come è ora, non è altro che la mera e ragionieristica applicazione
del combinato disposto del DM 70/2015 con l’ultima Legge di stabilità , per
altro neppure in totale difformitĂ con quanto previsto. Ma, fermo restando i
vincoli imposti dal Governo nazionale, noi siamo convinti che non può essere
emendato un Piano strutturato senza che preventivamente siano state effettuate
le analisi demografiche della popolazione pugliese e raccolti i dati
epidemiologici dei suoi bisogni di salute.
Manca
una valutazione preliminare dei requisiti strutturali e tecnologici dei vari
contenitori ospedalieri con il rischio di allocare sulla carta posti
letto che non trovano spazi nella strutture.
Manca
una pur minima valutazione di sostenibilitĂ del Piano che possa
permettere di capire se si potranno rispettare i parametri del rapporto
costi-ricavi e di indebitamento sostenibile previsti dalla Legge di StabilitĂ ,
per evitare i Piani di rientro per ogni ospedale.
Mancano
le reti dell’emergenza-urgenza, tempo-dipendenti e per patologia e nessun cenno
viene fatto in relazione alla continuitĂ ospedale-territorio, indispensabile
per raggiungere l’efficienza ospedaliera. A ciò si aggiunga la disomogenea
distribuzione di numero posti letto/1.000 abitanti e di posti letto per
disciplina fra i diversi territori della Puglia, con grande concentrazione in
alcune zone e forte rarefazione in altre.
Manca
la previsione per ogni ospedale di unitĂ di valutazione del rischio clinico,
nonostante sia inserita dalla Legge di StabilitĂ .
Mancanze,
imprecisioni, disattenzioni e pressapochismo che non possono essere sanati con
emendamenti approvati qua e lĂ ma che richiedono la rivisitazione totale del
Piano.
Bari,
19 settembre 2016
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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026