Comitato ”GIUSTATARANTO” – cell.
345.7641487 giustataranto@yahoo.it
Â
Spett. PROCURA
della REPUBBLICA di TARANTO
c/o Tribunale via Marche – TA –
p.c. Sig. SINDACO di TARANTO
Â
Via ELIO… META’ STRADA - META’ ORTO !!!
Â
Di chi mai saranno le
responsabilità di tanti “ASSURDI ABBANDONI"?
Dei politici, degli
assessori, dei funzionari, dei tecnici...dell’intero apparato comunale o soltanto
del disinteresse "dei cittadini tutti" che, pur indignati, non riescono
a trovare il coraggio di protestare?
Quante volte avranno
notato l’anomalia dovuta ad un autentico "aborto " un "relitto
urbano" ?
Perchè mai un “Segmento
di via Elio" è per metà asfaltata e per metà malamente recintata ?
Chi avrĂ notato che
quell’arteria è "metà STRADA” … "metà ORTO” ?
Una recinzione
inopportuna ed inappropriata atteso che la pratica edilizia relativa al
fabbricato in angolo tra via Elio e via Solito realizzato a metà anni ’60,
riporti inconfutabilmente sui grafici di progetto e, nella relativa “Licenza
Edilizia” che quell’area venne destinata, perché previsto dal PRG
all'allargamento ovviamente di via Elio, e giĂ , proprio nel tratto ancora oggi
ignobilmente recintato.
All’atto di approvazione
del progetto fu notificato all’allora “proprietario-costruttore” l’atto
consequenziale - ratificato con delibera di Giunta Comunale – inerente l’atto
di sottomissione - registrato e trascritto presso la conservatoria dei RR.I.I.
nel quale il proprietario "si impegnava" - a cedere secondo
rito – per sé per i suoi eredi ed aventi causa -
a titolo gratuito al Comune di Taranto l’area così come destinata ed
evidenziata in progetto, area, che tra l’altro, venne frazionata e ceduta
all’Ente Civico.
Fino ai primi degli
anni 90, su detta area insisteva un manufatto, utilizzato presumibilmente come baracca
di cantiere per l’erigendo fabbricato che venne fatta smantellare dal sindaco
Cito.
L’area è recintata tra
preoccupanti silenzi di chi avrebbe dovuto provvedere…
In piĂą occasioni sono
state sollevate le obiezioni del caso... non da ultimo sono stati protocollate
interrogazioni alle figure apicali tecniche e amministrative e politiche della
Città , senza peraltro sortire risultato perché nulla è accaduto, stante la
SORDITA' dell'A.C.
Cosa intende fare
oggi l’A.C. in carica, cosa l’apparato comunale competente in materia?
A chi altri bisognerĂ
rivolgersi? Di chi oggi le responsabilitĂ e competenze?
Â
Perché non
eliminare la rete e completare la strada… perché non completare l’iter che si
trascina da oltre 40 anni ?
Iter innescato
quindi avviato col rilascio della licenza, in considerazione che trattasi di
allargamento stradale come da progetto presentato ed assentito in maniera
condizionata.
L’omissione
in atto d’ufficio di funzionari “…disattenti…” non può e non deve gravare sulla
comunitĂ .
Â
Oggi, a fronte di una
pratica appesa al solito filo pendente dell’Amministrazione disattenta, nel
mentre la richiesta di chiarimenti volti a far luce giace sulle scrivanie degli
uffici, passando per quella via ci si imbatte nei resti di un cartellone di
cantiere che fino a pochi mesi addietro riportava dati di una non chiara
cantierizzazione inerente la realizzazione di box-auto che avrebbero condannato
alla restrizione sine die di quell’arteria cittadina, pratica presentata,
guarda caso da uno degli eredi del costruttore che aveva firmato l’atto
d’impegno.
Quali le colpe dei
cittadini? Cos’ha da dire l’ufficio Legale, cosa ne pensano i rispettivi
dirigenti ed Assessori?
Si potrĂ continuare a
negare la definitiva apertura di via Elio ?
Quante saranno le
situazioni analoghe, su quanti altri scabrosi misfatti si continua a tacere.
Sarebbe interessante
conoscere da quanto non si aggiorna il “Pubblico Registro” delle strade
cittadine… qual è lo stato di fatto delle STRADE, pubbliche - private.
Quali battaglie
legali bisognerĂ affrontare ad esempio per aprire alla normale viabilitĂ
determinate strade che qualche dirigente poco attento nel recente passato ha
“volutamente” sottratto alla pubblica fruizione?
Â
ATTESO
GLI ASSORDANTI SILENZI, CHIEDO L’ INTERVENTO DI CODESTA SPETT. PROCURA
Taranto
lì, 23.07.16
il
presidente PEPPE
40