IL PORTO AI TARANTINI? STAREMO VIGILI!
domenica 7 agosto 2016 da Amici Di Beppe Grillo Taranto amicidibeppegrillotaranto@gmail.com
Giovedì 4 Agosto 2016 è una giornata importante per il porto di Taranto. Alle ore 11.00, presso lÂfAutorità Portuale di Taranto, saranno aperte le buste che contengono le offerte per lÂfutilizzo dei primi 600 mt di banchina del molo polisettoriale, ormai da ANNI DESOLATAMENTE VUOTO. Il Meet Up "Amici di Beppe Grillo - Taranto" ritiene che la giornata di giovedì possa essere storica. Per questo alcuni nostri attivisti saranno sul posto per manifestare la massima attenzione su questo ÂgeventoÂh e su quanto accade nel porto di Taranto. Dopo lÂfesclusione di Italcave, dopo la concessione monopolista alla TCT, lÂfofferta presentata è UNICA ed è quella del CONSORZIO ULISSE, composto da SAGA del gruppo Bollorè, dallo IONIAN SHIPPING CONSORTIUM (veri promotori dellÂfiniziativa), dalla TARANTO INIZIATIVE PRODUTTIVE e dalla società TECNOMEC. In breve, questo Consorzio si prefigge di movimentare container, di fare cantieristica e operare sulla logistica. Gli operatori locali, dopo anni di monopolio di Agenzie marittime vicine alla famiglia Riva, hanno avuto la positiva intuizione di UNIRE LE FORZE per raggiungere obiettivi comuni, senza lÂfaiuto della politica locale e nazionale nonché del management dellÂfAutorità Portuale. Hanno inoltre il merito di portare lÂfanno prossimo 7 approdi di navi da crociera. Oggi il cluster tarantino è tra i più importanti in Italia e punta ad allargare ulteriormente il proprio raggio dÂfazione. Sul porto di Taranto sono ricaduti e cadranno a pioggia milioni di euro, circa 500, di cui circa 150 già spesi. Lo scopo dellÂfinvestimento era ed è chiaro: ammodernare il porto e adeguarne i fondali per lÂfarrivo delle navi porta container di nuova generazione. Questo investimento si è rivelato, di fatto, sovradimensionato. Ha infatti bloccato per quasi 10 anni il porto di Taranto già dotato naturalmente di fondali di circa 15 metri, facendone perdere traffici a vantaggio di altri porti, come per esempio quello di Bari che ha fondali molto più bassi e spazi ancora più limitati. Il piano industriale del consorzio Ulisse prevede un impiego diretto di personale che va dalle 20 alle 70/80 unità a regime nei prossimi anni. La forza lavoro, probabilmente, sarà da attinta da quella della Tct, attualmente in CIG: forse è poco per risolvere i problemi annosi del porto e della disoccupazione locale, ma è pur sempre un inizio. Pertanto questo Meet Up guarda positivamente ad una tale opportunità , ma ne seguirà passo passo lÂfevolversi. Opportunità che ci sembra in controtendenza con gli attuali standard negativi del porto, legati quasi esclusivamente ai traffici della grande industria. Va quindi seguita con attenzione, affinchè il porto di Taranto torni ad essere gestito nell'interesse esclusivo dei tarantini.
Segnala questa pagina
mappa del sito
|