Ho letto con interesse l’intervento di Giuseppe Coppola,
presidente della sezione Turismo di Confindustria Lecce, a mio parere tardivo.
Perché la politica con cui Coppola se la prende, almeno per quanto mi riguarda,
ha anticipato gli argomenti di cui parla, e lo ha fatto da molti anni. Il fatto
che bisogna puntare sui servizi al turista, piuttosto che continuare con
politiche di promozione con le quali ci diciamo da soli quanto siamo belli, è
un tema che da tempo ho sollevato.
Sui servizi, dal 2011, formalizzata con una mozione in
Consiglio regionale, ho lanciato la sfida sulla metropolitana di superficie,
una infrastruttura che sarebbe in grado di risolvere buona parte dei problemi
legati alle difficoltĂ di trasporto (non solo per i turisti, ma prima di tutto
per i salentini) e, come documenta la cronaca di questi giorni, anche
all’abusivismo dilagante. Accanto a questo tema, bisogna sollevare quello della
professionalizzazione degli operatori, ancora troppo soli di fronte a ondate
per centri versi indecifrabili, e spesso poco aiutati nel guadagnarsi quelle
competenze, la padronanza delle lingue straniere sopra di tutto, che sarebbero
necessarie per fornire servizi di qualitĂ .
Io penso che dobbiamo cambiare l’atteggiamento della classe
dirigente locale, che sempre meno deve attaccarsi ai numeri e sempre piĂą deve
confrontarsi con i problemi concreti di chi visita il Salento. A questo
proposito è stucchevole questa presunta sfida tra Otranto e Gallipoli. Perché,
senza un progetto, l’unico modello sarà l’invasione disordinata di automobili
stracariche, accompagnata dal consumo di suolo.
Sul tema del turismo bisogna, al contrario, contrastare la
mentalitĂ del guadagno facile e veloce, la tentazione di puntare sulle grandi
folle con bassa capacitĂ di spesa e accettare la fatica di mettersi a studiare
per capire come attrarre un turismo piĂą colto e rispettoso dei luoghi e capace
di remunerare i nostri investimenti in cultura. Significa contrastare gli
interessi di chi in questo settore, intravvedendo lauti guadagni individuali,
mette in secondo piano la necessità di tutelare il bene comune e l’interesse
generale.
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Sergio
Blasi
Consigliere
regionale Pd in Puglia
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