Referendum, Fitto: oggi, 20 luglio, presenteremoÂ
il Comitato del No dei Conservatori e Riformisti. Al lavoro per una nuova
offerta politica riformatrice-innovativa-modernizzatrice
 QUESTA VOLTA NO - UNA SCELTA CONSAPEVOLE
Domani mercoledi' 20 giugno, alle ore 15 presso il Teatro S. Chiara -
Piazza di S. Chiara 14 (tra il Pantheon e Largo Argentina), si terrĂ la
presentazione del Comitato per il No dei Conservatori e Riformisti.Â
Interverranno:Â Raffaele Fitto, leader dei Conservatori e Riformisti;
Alfonso Celotto, ordinario Diritto Costituzionale Universita' Roma Tre; Paolo
Perrone, vicepresidente Anci e Sindaco di Lecce; deputati e senatori dei
Conservatori e Riformisti.
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Rifiuti, Cor: "La
partecipazione e' un valore della democrazia, le audizioni fatte oggi non vanno
in questa direzione"
Dichiarazione dei consiglieri regionali dei Conservatori e Riformisti,
Francesco Ventola e Renato Perrini, presenti nella V Commissione dove è
iniziato l'esame del Disegno di Legge sui Rifiuti
Se questa è l'idea di partecipazione che questa maggioranza di centrosinistra
pugliese ha, temiamo molto per la stessa idea di democrazia.
Questa mattina le audizioni, in materia di rifiuti, delle parti sociali della
regione sono state una farsa. Non certo per i soggetti convocati, ma per i
tempi e nei modi: associazioni ambientali come Legambiente, Wwf e Italia Nostra
(solo per citarne tre sulle tante presenti) hanno dichiarato che i tempi dati
erano del tutto insufficienti per apportare utili osservazioni e hanno preso
tempo, rimandando a un deposito scritto. Altri, come i sindacati per esempio,
hanno avuto solo tre minuti di tempo per esporre la loro idea di ciclo di
rifiuti e le problematiche relative
Il tutto perche' questa amministrazione regionale per un anno ha dormito e si è
svegliata solo quando l'emergenza è diventata una vera e propria crisi per la
Regione Puglia costretta a mandare in altre Regioni i propri rifiuti con un
costo che si riverserĂ sui cittadini che vedranno raddoppiata la tassa dei
rifiuti
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RIFIUTI, VENTOLA
(COR): “TUTTO CHIARO CHI GOVERNA I RIFIUTI IN PUGLIA E’ GRANDALIANO”
Il consigliere regionale
dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola, fa scoprire in Commissione
che il presidente dell’Amiu Puglia spa è consulente di Emiliano, di fatto
commissaria l’assessore Santorsola
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Finalmente
tutto è chiaro: il deus ex machina, la massima autorità in Puglia sui Rifiuti,
in nome e per conto del presidente Emiliano, è l’avvocato Gianfranco
Grandaliano, quando, dove e con quale atto è stato nominato non è però dato
sapere!
Lo
avevamo lasciato, senza non poche perplessitĂ (quanto meno in merito all’opportunitĂ
dei ruoli ricoperti), sub commissario a Foggia dell’Oga (Organo di Governo
d’Ambito), nonostante fosse il presidente Amiu Puglia spa (la società che
gestisce la raccolta rifiuti a Bari, Foggia e gli impianti di Brindisi), lo
ritroviamo questa mattina nella Commissione Ambiente, chiamata ad esaminare il
Disegno di Legge che contiene le modifiche alle disposizioni in materia
di gestione dei rifiuti (legge regionale 24 del 2012), come “consulente di
Emiliano”. Una presenza “ingombrante” che di fatto ha politicamente
commissariato l’assessore regionale all’Ambiente, Santorsola.
E’
chiaro a questo punto che porta il suo nome il nuovo disegno di legge che punta
ad accentrare la gestione dei rifiuti in un’unica agenzia. Del resto, è stato
espressamente detto che questa Amministrazione regionale e questa maggioranza
di centrosinistra intende risolvere l’emergenza rifiuti non programmando o
completando il ciclo dei rifiuti, ma solo puntando l’attenzione alla
Governance. Per chi non è avvezzo a questi termini anglosassoni traduciamo più
rudemente: alle poltrone. Che dire!
Di
fronte ai rifiuti pugliesi che vagano per l’Italia e che imporranno
inevitabilmente un aumento della tassazione, già fra le più alte d’Italia, il
presidente Emiliano come primo obiettivo ha quello di mettere ancora una volta
l’uomo suo al comando. E farlo in fretta, come è stato per altro accertato
dalle decine e decine di convocati in audizione, che per la stragrande
maggioranza hanno rinviato a note scritte le proprie osservazioni perché troppo
breve il tempo per esaminare il DDL, ma a ben pensarci poco importa a Emiliano.
Lui l’ascolto lo fa nelle sagre, quando va in cerca di voti e consenso.
“Riciclare” in altre sedi, come le Commissioni regionali, altri ascolti deve
essere considerata una perdita di tempo, visto che sia se si parla di SanitĂ
sia se si parla di Rifiuti vengono auditi talmente tanti soggetti, tutti
insieme, che perdono piĂą tempo a sedersi alla sedia che a relazionare
sull’argomento.
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XYLELLA, CIRACI’ (COR): “DISGUSTOSO
SCARICABARILE TRA IL MINISTRO MARTINA E IL PRESIDENTE EMILIANO MENTRE IL VIRUS
AVANZA. ENTRAMBI INADEGUATI: SI DIMETTESSERO!”
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Lo dichiara il deputato dei Conservatori e Riformisti, Nicola
Ciracì, commentando l’audizione del Ministero alle Politiche Agricole e della
Regione Puglia a Bruxelles
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Lo
scorso 11 luglio Regione Puglia e Ministero delle Politiche Agricole sono stati
convocati a Bruxelles dalla Direzione generale per la salute e i consumatori
dell’Unione Europea per fare il punto sulle misure adottate per contrastare e
prevenire la fitopatia, che si teme un giorno possa persino varcare i confini
nazionali.
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La
UE, nel corso dell’audizione, ha posto all’Italia cinque quesiti: quali
decisioni sono state assunte dopo la sentenza della Corte di Giustizia di
legittimare l’abbattimento delle piante? Quali le intenzioni della Procura di
Lecce? Quali le misure fitosanitarie adottate? Come s’intende contenere e
prevenire il contagio? A che punto è il monitoraggio per definire le aree indenni?
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Quesiti che, peraltro, avevo  già posto sia in Commissione Agricoltura sia
in Aula a Montecitorio  e ai quali erano giunte risposte evasive da parte
del Ministro Maurizio Martino che ora, invece, si dichiara preoccupato
scaricando parte delle responsabilitĂ sulla Regione Puglia.
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Personalmente
siamo stanchi di assistere a questo teatrino sulla pelle dei nostri
agricoltori. Ancor di più a un insopportabile scarica barile: la fitopatia è
sempre piĂą estesa e il ministro Martina e il presidente Michele Emiliano si
sono dimostrati inadeguati e dunque devono agire di conseguenza: dimettendosi!
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