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Pierfranco Bruni per i morti di Puglia
mercoledì 13 luglio 2016
- Non fermate il tempo - I morti sul binario hanno l’Ave Maria nel cuore.
Non fermate il tempo (Per i morti di Puglia)
È triste raccontare di vite spezzate attorcigliate nelle lamiere di fumo in un giorno di luglio tra i fuochi di Puglia e l’alba diventata luna nel precipitare dell’orrore.
Non fermate il tempo nel viaggiare di un unico binario con gli ulivi nelle città di mare.
C’è il canto delle nenie o ancora le parole delle madri nella terra sconfitta dal dubbio di una verità mai rivelata C’è lo sguardo dei padri nel rumore dei porti che annebbia la vista in un pianto mai consolato.
Ancora di Sud dopo epoche di zolle perdute nel naufragare dei sogni. Non so se i fantasmi hanno taciuto il silenzio o hanno lacerato le voci e le grida nel tempio della civiltà. Eppure fummo la storia nell’arcipelago del Regno con il suono dei tamburi che hanno radici di Grecia e di Oriente.
Non fermate il tempo nel viaggiare di un unico binario con gli ulivi nelle città di mare.
Cristo ha la Croce negli occhi per gli uomini che camminano lenti dentro una stella bugiarda.
Non fermate il tempo nelle stagioni del pianto.
Pierfranco Bruni
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I morti sul binario hanno l’Ave Maria nel cuore. Non dovevamo più parlare di Sud di case bianche di strisce di mare di paesi soli. Non sapevamo. O forse non abbiamo mai saputo. Non dovevamo più parlare di morti di fumo bianco nelle nebbie dei meriggi. Non potevamo sapere. Non vogliamo sapere. Non dovevamo più raccontare di sconfitte noi briganti e amanti di Maria Sofia. Ci tolgono il pianto e neppure l’ironia ci lasciano. Dovevamo saperlo.
Pierfranco Bruni
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