COMMISSARIAMENTO AGEA, PERRINI: STEFANO E PAPA PAGLIARDINI,
ATTENTI A QUEI DUE!
Il consigliere regionale dei Conservatori e Riformisti, in qualitĂ
di componete della Commissione Agricoltura, commenta la nomina di Papa
Pagliardini al vertice dell’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura)
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Attenti
a quei due! Era il titolo di una famosa serie televisiva che prendiamo a
prestito per salutare il ritorno sulla scena della coppia Dario Stefano e
Gabriele Papa Pagliardini.
Da un po' di mesi, in Agricoltura, si erano perse le traccia del duo che per
anni e anni sono stati gli indiscussi padroni del settore in Puglia, di tanto
in tanto il senatore Stefano ci ricordava i successi dei vini pugliesi
dimenticando di ricordare che abbiamo sempre piĂą limitato, a vantaggio del
Veneto, le aree a vigneto. Ma certo la qualitĂ non si misura con la quantitĂ ...
Mai,
però, una parola sulla Xylella, a conferma che l'argomento è di quelli
Fastidiosi sia per Stefano sia per Papa Pagliardini. Erano loro al vertice
dell'assessorato all'Agricoltura quando il batterio aggredì un piccolo uliveto
nel leccese. Oggi le province pugliesi interessate sono tre (Lecce, Taranto e
Brindisi) e non si ha certezza che non si propaghi nel resto della regione. Un
tempestivo e serio intervento avrebbe evitato tutto questo, ma Stefano e a Papa
Pagliardini i vitigni interessavano piĂą degli uliveti.
L'Agricoltura
pugliese è in ginocchio con gravi responsabilità anche in capo al duo che oggi
ritroviamo in piena attivitĂ . A Papa Pagliardini vengono date le chiavi della
cassaforte degli aiuti comunitari agli agricoltori come commissario dell'Agea,
proprio quell'agenzia dove la Riforma porta il nome di Stefano. Quando si dice
la combinazione!
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STABILIMENTI BALNEARI,
VENTOLA: LA REGIONE PUGLIA SE VUOLE DAVVERO ESSERE UTILE RIVEDA IL PPTR E
SOLLECITI IL GOVERNO NAZIONALE A CAMBIARE LA NORMATIVA”
Dichiarazione del consigliere
regionale dei Conservatori e Riformisti, Francesco Ventola
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Monta
e rimonta, perché all’obbligo di avere strutture amovibili si aggiunge quello
di doverle poi davvero togliere quando la stagione balneare è finita. Lo impone
la Sovrintendenza che tutela il paesaggio ritenendo di dover distinguere quello
estivo da quello invernale. Si potrebbero obiettare e ritenere fuori luogo,
tempo e spazio coloro che sono ancorati a un’idea della salvaguardia del
paesaggio decisamente datata. Ma questo non aiuterebbe gli operatori balneari
che non hanno bisogno di parole ma di regole certe.
La
Regione Puglia può e deve fare la sua parte. Intanto, perché, l’assessore
all’Urbanistica, Curcuruto, ha avviato un tavolo tecnico, che speriamo metta
mano anche al Piano Paesaggistico Territoriale Regionale scritto, nella passata
legislatura, con la “penna” di chi ha immaginato che qualsiasi opera costruita
sul mare è brutta e illegale. Mai ipotizzando che ci possa essere una
progettazione improntata alla bellezza e all’idea di armonizzazione con il
contesto naturale. Specie se si tiene conto che la Puglia è una regione a
vocazione turistica e che l’attività deve necessariamente svolgersi
prevalentemente sul mare.
Ma la
Regione Puglia può spingere, all’interno della Conferenza Stato-Regione, perché
si possa cambiare una normativa nazionale che ha bisogno di essere modernizzata
e snellita per farla marciare a passo con i tempi e risponda alle reali
 necessità degli operatori.
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Bari,
7 luglio 2016
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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026
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