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Meet
Up Amici di Beppe Grillo Taranto: le aree costiere
non possono diventare quartieri residenziali
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Il Meet Up Amici di Beppe
Grillo Taranto si oppone, con fermezza e senza alcuna possibilitĂ di compromesso,
al progetto di lottizzazione in zona Lama - Battaglia. La valorizzazione e la
salvaguardia delle aree costiere non è compatibile con la realizzazione di
unità immobiliari, sia ad uso privato che turistico alberghiero. “Questo
modello di sviluppo ha fallito totalmente il suo scopo e ha reso Taranto
un'immensa periferia senza speranza,” - sostengono gli attivisti dello storico
Meet Up tarantino - “e 40 anni di espansione urbanistica sono stati
pretestuosamente giustificati con l'incremento della popolazione legata alle
attività industriali insistenti sul nostro territorio. Ormai è sotto gli occhi
di tutti che queste attivitĂ "produttive" si avviano tutte alla fine
del loro ciclo di funzionamento, ci lasciano con un territorio devastato e una
popolazione che, dopo un paio di decenni di incremento demografico, ora si
avvia a ridursi drasticamente per invecchiamento e per emigrazione.”
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Gli attivisti del Meet Up
Amici di Beppe Grillo Taranto combatteranno qualsiasi forma di consumo del
territorio, speculazione edilizia, cementificazione selvaggia: ci schieriamo
fermamente contro i progetti di Auchan, San Cataldo, Piano Salinella, e il
progetto qui in discussione su Lama - Battaglia. Investitori e politici
vogliono far passare queste speculazioni per grandi opportunitĂ di sviluppo, ma
il modello economico su cui si basano è vecchio di 50 anni ed ha reso Taranto
una bidonville sommersa di spazzatura.
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Gli
attivisti del Meet Up Amici di Beppe Grillo Taranto
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da Valerio L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
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GRANO: L’EMERGENZA CRESCE MA IL MINISTRO
MARTINA RIMANE ANCORA SILENTE
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Dopo la risoluzione in Commissione
Agricoltura a Montecitorio, il deputato pugliese Giuseppe L’Abbate presenta una
interrogazione parlamentare sulla guerra del grano in corso per comprendere se
e cosa intenda fare il ministro Martina
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La giornata di domani, mercoledì 6 luglio, si prospetta davvero
molto calda alla Camera di Commercio di Foggia in vista del nuovo incontro
della locale Borsa Merci che dovrebbe dare il nuovo prezzo al grano. La
scorsa settimana fu impossibile stabilirlo, visto che la parte agricola fece
saltare il tavolo per i prezzi addirittura sotto i 20 euro al quintale.
Un’emergenza che vede in forte fibrillazione l’intero comparto cerealicolo
dalla Capitanata all’Emilia Romagna ma che non ha sinora suscitato l’interesse
del ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina. E se la Commissione Agricoltura
della Camera dei Deputati, guidata da Luca Sani (PD) si accinge a dare avvio
alla discussione sulle risoluzioni per il rilancio del settore cerealicolo,
depositate nei giorni scorsi, il portavoce 5 Stelle pugliese Giuseppe L’Abbate
ha presentato anche una interrogazione parlamentare per chiedere se il
dicastero agricolo intenda adoperarsi con un immediato intervento.
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“Con la risoluzione abbiamo dettato le linee guida
dell’intervento ministeriale ma visto sia l’apparente menefreghismo del
ministro Maurizio Martina sia l’urgenza di dover dare una svegliata a chi
dovrebbe agire da mesi, come da direttive parlamentari, ma continua a prendere
tempo – dichiara il deputato pugliese, capogruppo M5S in Commissione
Agricoltura a Montecitorio – ho presentato una interrogazione per
comprendere come il Governo intenda affrontare la crisi del comparto
cerealicolo e se non ritenga di dover urgentemente promuovere ed incentivare,
anche alla luce della recente normativa comunitaria in materia di
Organizzazione Comune dei Mercati dei prodotti agricoli, l’organizzazione di
filiera delle produzioni cerealicole e di attivare la Commissione Unica
Nazionale (CUN), introdotta con un mio emendamento alla legge 91/2015, per il
mercato del grano duro al fine di ridurre il divario tra produttori e
industriali e garantire trasparenza e regole certe, eliminando i conflitti di
interesse al tavolo di concertazione”.
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La questione organizzativa della produzione, infatti, per i 5
Stelle appare uno dei nodi strutturali più rilevanti. L’organizzazione di
filiera risulta indispensabile non solo per affrontare le sfide del mercato
globale ma anche per aumentare la capacitĂ di negoziazione della parte agricola
e qualificare e valorizzare il prodotto. Mentre si attendono dallo scorso
autunno i decreti attuativi relativi alle Cun che consentirebbero ai
produttori di poter collocare il proprio prodotto ad un prezzo congruo e
garantirebbero la trasparenza nelle relazioni contrattuali tra gli operatori di
mercato e nella formazione di prezzi. Si attendono cenni dal ministro Maurizio
Martina.
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Nel nome del RISPETTO, lasciateci almeno
la DIGNITA’. PRONTO SOCCORSO: la Verità ?
Assistiamo, in questi primi
giorni di luglio, ad indecorose cadute di stile da parte di un PD che dichiara
una finta guerra a se stesso. Oggi si accorge dell’assoluta necessità di
scongiurare la chiusura del Pronto Soccorso dell’Ospedale Moscati (in agro di
Statte) e, puerilmente, inizia a tirare la giacchetta ai padroni sovraordinati
suggerendo suggestive quanto inutili fiaccolate; proponendo avanguardiste
petizioni on-line che non hanno un concreto valore legale se non accompagnate
dalla firma digitale di ciascuno; organizzando tardivi quanto estemporanei
tentativi di distrazione. O distruzione.
Ogni tentativo di
“distruzione” – perchĂ© di distruzione dei diritti si tratta, è stato giĂ
esperito. Tutto è già stato stabilito dai “babbi” (=padri) PD che stanno più in
alto.Â
Così, un PD agonizzante
tenta di trovare un sicuro ricovero in un Pronto Soccorso e tenta di
strumentalizzare le decisioni dei “babbi” chiamando a raccolta cittadini ed
utenti. Questo agonizzante PD non si è reso conto del fatto che,
sciaguratamente, quel Pronto Soccorso nel quale cercava riparo è stato giĂ
chiuso proprio dai suoi “babbi” un mese fa.
Adesso, nel nome del
RISPETTO, lasciateci almeno la DIGNITA’ di stare dall’altra parte della
barricata. Perché i cittadini non dichiarano false-guerre: i cittadini pretendono
RISPETTO, un RISPETTO che SOLO il MoVimento 5 Stelle ha mostrato dal momento
stesso in cui è stata resa pubblica la notizia della chiusura del Pronto
Soccorso dell’Ospedale Moscati. Subito. Non a scoppio ritardato!
Il M5S,
ad opera dei locali MeetUp, si è attivato immediatamente: in particolare il
MeetUp di Statte ed il MeetUp di Taranto hanno operato in tandem
sin dal primo momento. Gli attivisti di Taranto e di Statte si sono coordinati
velocemente ed hanno lanciato la raccolta firme. Il MeetUp “Amici di Beppe
Grillo” di Statte è stato il primo ad iniziare la petizione il 17 giugno
unitamente al MeetUp di Taranto! Semplicemente perché l’ospedale Moscati è
situato nel territorio di Statte pur accogliendo le emergenze di Paolo VI,
Montemesola, Monteiasi, Crispiano e Statte.
Il 17 giugno il banchetto
del MeetUp “Amici di Beppe Grillo” di Statte iniziava la raccolta firme per le
strade e nelle piazze, incontrando i cittadini DAL VIVO… In 15 giorni sono
state raccolte 3000 firme VERE…
Per questo chiediamo la VERITA’: perché il 13 giugno era stata
presentata un’interrogazione da parte del Consigliere Regionale Marco Galante,
ma nessuno ha avuto il buon senso di rispondere.
Eppure i cittadini chiedono
solo la VERITA’.
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