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FSE: incognite sul futuro

venerdì 27 maggio 2016

De Lorenzis (M5S): Delrio ha nominato incapaci, si dimetta!

da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino portavoce Diego De Lorenzis





FSE: incognite sul futuro

De Lorenzis (M5S): Delrio ha nominato incapaci, si dimetta!

 

Nel dibattito sul futuro delle Ferrovie Sud Est, tuona il M5S con Diego De Lorenzis che rimprovera l’incapacità della struttura commissariale scelta dal Ministero, chiedendo le dimissioni del Ministro Delrio.

 

“Delrio si assuma le conseguenze delle sue nomine: il dott. Viero, condannato 2 volte alla Corte dei Conti, e un dirigente del MIT che avrebbe dovuto vigilare sulla salute finanziaria di FSE.” - dichiara il deputato Diego De Lorenzis, capogruppo della Commissione Trasporti del M5S - “I cittadini ogni giorno sono costretti a subire disservizi incredibili e il Governo pretende che li paghino pure 2 volte per averla fatta gestire per 6 mesi da chi si dimostra incapace di risolvere la situazione! A cosa è servito mettere un consiglio di amministrazione, trasformarlo in struttura commissariale, aver chiesto altri 70 milioni di soldi degli italiani, se poi dopo mesi si accorgono di altri debiti che non sono in grado di gestire? Delrio e i partiti continuano a cambiare i vertici senza cambiare metodo: peccato dover dire oggi che a Ottobre 2015 avevamo ragione! Questi signori non sono in grado di garantire neanche la trasparenza stabilita per legge: basta controllare il sito di FSE per vedere quanto sono ridicoli con i loro proclami! Non ci sono i bilanci, non c’è organigramma, la due diligence è pubblicata sul sito del MIT e non sul sito di Regione e FSE come prevede il testo di legge che ho fatto approvare!”

 

“Dopo 70 milioni di euro di denaro pubblico” - incalza Diego De Lorenzis del M5S - “il Commissario inutile, ha mantenuto nei punti chiave i dirigenti di Fiorillo che per decenni hanno spolpato l’azienda dall’interno: i pugliesi sono stanchi di essere presi in giro! E’ stata una società specializzata ad eseguire il lavoro di revisione contabile e analisi finanziaria. Le responsabilità politiche di chi per anni doveva controllare e non lo ha fatto, è tutt’ora una domanda cui Ministro e Commissari non hanno risposto: chi ha approvato negli ultimi 15 anni al MIT i bilanci di FSE? Quanto hanno preso i dirigenti mandati via? Quanti premi produzione sono stati dati? Delrio, con il suo circo, gioca sul futuro di FSE e dei trasporti pugliesi, pensando forse di fare un regalo a qualche amico del Presidente del Consiglio e ad altri avvoltoi pronti a entrare nel capitale di Ferrovie dello Stato. Non abbiamo bisogno di questa pagliacciata! Si poteva sospendere Fiorillo prima e portare le carte in Procura, ma, tra conferme e nuove nomine inutili, si è perso tempo e denaro prezioso.”

 

“Abbiamo bisogno di persone competenti, di manager pubblici capaci che vogliano rimanere a guidare le FSE, non di incapaci salta-poltrone che cercano scorciatoie. Per risanare FSE abbiamo bisogno di trasparenza, più di quella stabilita per legge, e un piano industriale di risanamento discusso pubblicamente e non nelle stanze segrete!”

“Oltre alle persone e al metodo di gestione dell’azienda, ” - segue il portavoce del M5S - “ci sono altri 2 aspetti fondamentali: la rete e il servizio. Credo sia giusta la possibilità di accorpare esclusivamente la rete ferroviaria di FSE a quella di RFI, in modo che l’infrastruttura rimanga totalmente pubblica, in una società capace di fare gli investimenti necessari e così sgravare i debiti delle SudEst, consentendo in breve tempo di sopprimere tanti disagi dovuti ad una rete obsoleta e legati alla sicurezza ferroviaria (è scandaloso che alcuni passaggi a livello rimangano aperti al passaggio dei treni), eliminando passaggi a livello, l’elettrificazione delle linee, gli adeguamenti alle stazioni, gli interventi di intermodalità nelle stazioni e di collegamento con gli aeroporti. Questo permette di allineare gli standard di sicurezza e interoperabilità a quelli della rete nazionale con la vigilanza dell’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria.”

“Per quanto riguarda il servizio, cioè i treni, gli autobus e le corse, esso” - continua De Lorenzis - “deve essere svolto da un soggetto interamente pubblico regionale, evitando di spacchettare la società, con la logica della remunerazione, per fare i soliti regali ai privati con amici importanti! Un serio piano industriale, trasparente, che preveda magari anche la possibilità di un traffico merci, come avveniva in passato, e con contratti di servizio che rispettino le esigenze dei cittadini che non possono essere considerati clienti.”

“Chi continua a parlare per slogan” - conclude Diego De Lorenzis - “di metropolitana di superficie è semplicemente ridicolo: non c’è alcuna area urbana metropolitana da gestire ma bisogna assicurare un servizio di trasporto regionale, degno di questo nome, efficiente, che abbatta traffico sulle strade ed emissioni mediante una rete totalmente elettrificata, che interconnetta i territori di 4 province, che implementi intermodalità su una rete interoperabile e porti la Puglia all’altezza degli standard di servizio e di sicurezza europei. Emiliano e Giannini inoltre dovrebbero sposare l’idea, inserita nel programma regionale del M5S, di rendere gratuito il servizio per gli studenti e le fasce disagiate della popolazione, che hanno già pagato abbondantemente il prezzo dell’incompetenza dei partiti.”

“Renzi e Delrio hanno sbagliato su tutti i fronti e ha trattato in maniera superficiale un tema troppo importante, forse per arrivare ad una soluzione comoda e appetibile per qualcuno ma non per la collettività. Si dimettano” - conclude Diego De Lorenzis - “i Pugliesi non hanno più tempo e soldi da perdere per colpa della loro incapacità!




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