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“Bisogna avere il coraggio
di dire certe cose e il decisore politico deve fare le cose veramente utili”.
Così il presidente dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione Raffale Cantone si è
espresso alla fine di un intervento nel quale ha illustrato, come esempio
negativo, quell’opera “probabilmente diventata inutile” che è la statale 275.
Dopo le “macroscopiche illegittimità ” e la “vergogna delle vergogne”, abbiamo
un’altra espressione proveniente dalla cronaca e dal dibattito pubblico che ci
aiuta a comprendere come questa infrastruttura, per come è attualmente
progettata, viene percepita nel nostro paese.
Stiamo parlando di un’opera
per la quale non è stato ancora posato neanche un mattone ma il cui costo a
carico dei cittadini è lievitato del 57 per cento. Un’opera sul cui tracciato
insistono discariche abusive di rifiuti pericolosi. Un’opera, dice Cantone,
“sulla quale c’è una confusione incredibile”, il cui iter, fin
dall’assegnazione della progettazione, è stato segnato da ombre che hanno
originato inchieste della magistratura. E su cui insistono dubbi sulla
legittimitĂ di ogni ulteriore passaggio, tanto che la stessa Anas sembra non
saper che pesci prendere, perché ad ogni respiro si scatena una guerra di carte
bollate.
Per provare a fare
chiarezza, dal mio ruolo di consigliere regionale, oggi ho chiesto l’audizione in
Commissione Trasporti e Ambiente dei vertici Anas, del presidente Emiliano, dell’assessore
ai Trasporti, dei sindaci dei comuni interessati dal progetto e degli esponenti
dei comitati no-275 che in questi anni hanno rappresentato i numerosi motivi di
opposizione alle ricadute ambientali e non solo dell’opera. Bisogna oltre ogni
dubbio e al di lĂ di ogni strumentalizzazione capire quale sia la reale volontĂ
della classe dirigente di questo territorio rispetto all’attuale progetto della
275. Oggi leggo che anche il sindaco di Castrignano del Capo, con grande onestĂ
(che non può che trovare la mia approvazione), riconosce la necessità di una
“mitigazione degli interventi” nel tratto finale della strada.
Come dice Cantone, il
nostro dovere è “fare le cose veramente utili”. Per me, che non sono mai stato
assessore regionale e quindi mai ho votato quel progetto, fare la cosa utile significa
comprendere lo spazio a disposizione per rivedere quel progetto, realizzando
quattro corsie fino a Montesano e un ammodernamento e messa in sicurezza fino a
Leuca della attuale viabilità . Ciò anche alla luce della necessità di modificarlo,
laddove questo incrocia le discariche abusive e pericolose che avrebbero finito
per essere “tombate”, con le relative responsabilità .
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Sergio Blasi
Lecce,
25 maggio 2016