da Movimento 5 stelle San
Giorgio Ionico
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Si è chiusa un’altra pagina vergognosa di questa
campagna elettorale per le amministrative di San Giorgio Jonico, che ogni
giorno ne riserva sempre una nuova: la quanto mai discutibile nomina degli
scrutatori per la composizione dei seggi.
Siamo il candidato sindaco Monica Altamura e
l’Europarlamentare Rosa D’Amato, che in data 23/05/2016 hanno informato il
Prefetto di Taranto della presunta violazione di tali procedure.
In particolare si ravvisano delle irregolaritĂ da
parte del Sindaco e della Commissione nella nomina degli scrutatori, violando
quanto sancito dall’art.6 della legge n.95 del 1989 comma 1, che nel testo
recita: “Tra il venticinquesimo ed il ventesimo giorno antecedenti la data
stabilita per la votazione, la commissione elettorale comunale, in pubblica
adunanza, preannunziata venti giorni prima con manifesto pubblicato
sull'albo pretorio on-line e affisso nell'albo pretorio del comune…”.
Ad oggi e da verifica esperita sul sito
istituzionale del Comune di S. Giorgio Jonico, non risulta presente alcun atto
riconducibile né alla convocazione del CEC, né all’elenco degli scrutatori
nominati.
Le due pentastellate, Monica Altamura e Rosa
D’Amato chiedono ufficialmente l’annullamento della nomina degli scrutatori
avvenuta con procedure non in conformitĂ con quanto stabilito dalle norme in
materia, pretendendone la ripetizione della stessa secondo quanto stabilito
dalle disposizioni di legge.
Ci auguriamo che il
Prefetto prenda i dovuti provvedimenti nei confronti della amministrazione
attuale, nel rispetto dei principi della trasparenza che la legge stessa attua
e che il M5S di S.Giorgio Jonico intende difendere in questi giorni di campagna
elettorale e in futuro all'interno del Consiglio Comunale.
denuncia Prefetto
copia della segnalazione alla prefettura e ricevuta
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da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
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Porto di Taranto:
Cementir chiede nuova concessione.
M5S: molti dubbi, il
Ministro faccia chiarezza!
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Il 22 marzo 2016, la Cementir SPA ha presentato nuovamente
istanza di Concessione demaniale nel porto di Taranto della zona demaniale
marittima di complessivi 21.120 mq, costituito dalla radice lato levante del IV
sporgente e della banchina di riva tra il III e il IV sporgente ed area
retrostante sulla quale insistono attrezzature ed impianti per l’imbarco del
cemento alla rinfusa e in sacchi, delle materie prime e dei semilavorati del
proprio stabilimento di Taranto. Per via di diverse inadempienze, il M5S
presenta una interrogazione parlamentare a prima firma di Diego De Lorenzis.
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“La Cementir” - dichiara il portavoce Diego De Lorenzis - “ha
bloccato per decenni un’area del porto di Taranto e di contro ha avuto nel
corso del tempo una diminuzione del volume dei traffici navali. La zona in
questione tra il III, il IV sporgente e l’area retrostante, mostrano gravi
carenze di manutenzione e di ripristino strutturale, perché Cementir non li ha
mai eseguiti pur essendone responsabile! In virtĂą di tali inadempienze,
consideriamo inopportuno il rilascio di una nuova concessione e crediamo che il
Ministro debba pronunciarsi su questa eventualità .”
“Sulla concessione,” - continua il portavoce Diego De Lorenzis
- “bisogna evidenziare l’assurdità per cui Cementir ha detenuto la stessa area
dal 2006 senza un regolare permesso, rilasciato solo nel 2011! Sulla
trasparenza, chiediamo anche al Ministro le ragioni per cui nel sito web
dell’autorità portuale purtroppo non sono presenti le concessioni del 2014 e
degli anni precedenti visto che il decreto legislativo sulla trasparenza del
2012, imporrebbe la pubblicazione di tali atti.”
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“Vi sono poi i problemi di carattere ambientale” - aggiunge il
portavoce Diego De Lorenzis del M5S - “tra cui quello dovuto all’inquinamento e
ad oggi non si conosce lo stato della messa in sicurezza e della bonifica della
falda acquifera e dei suoli demaniali nell’intero SIN di Taranto previsti del
Protocollo di Intesa firmato il 05/11/2009 dai Ministeri dell’Ambiente, dei
Trasporti e dello Sviluppo Economico, dalla Regione Puglia, dagli enti locali
interessati e dalla Sogesid. L’interrogazione depositata serve anche a chiarire
lo stato di messa in sicurezza e di bonifica della falda sottostante e dei
suoli demaniali nel SIN di Taranto”
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“Per questi motivi crediamo che il Ministro Delrio debba
urgentemente intervenire!” - conclude Diego De Lorenzis - “Cementir non può
rappresentare un futuro sostenibile per Taranto che ha bisogno di scrollarsi
l’etichetta di polo industriale che i partiti gli hanno imposto negli ultimi
decenni!”
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da attivisti del MeetUp Amici
di Beppe Grillo Statte
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Il Meet Up Amici
di Beppe Grillo continua la raccolta firme per la petizione SOS
"Salviamo Ora Statte", raccogliendone centinaia.
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Il Meet Up Amici
di Beppe Grillo Statte, a seguito dell’incontro svoltosi nel pomeriggio di
mercoledì 18 maggio 2016 presso il Caffè New Sweet Life di Statte, continua incessantemente
nella raccolta firme per la Petizione S.O.S. (Salviamo Ora Statte).
La presenza tra
le strade, nelle vie e nel mercato di Statte degli Attivisti del Meet Up
Amici di
Beppe Grillo
Statte ha dato origine alla raccolta di centinaia di firme nella prima
petizione che sta
interessando i
cittadini della Città di Statte in modo partecipativo. Pertanto, nell’ambito
dei banchetti informativi si stanno raccogliendo le firme dei cittadini stattesi
al fine di sensibilizzare l’amministrazione comunale su problematiche emergenti
e particolarmente vicine alla vita quotidiana degli abitanti di Statte.
Ricordiamo brevemente i punti della
petizione
1.    Â
Riportare alla normalitĂ Via
Taranto facendola fluire in modo regolare e lineare
2.    Â
Ristrutturare la VILLETTA ICLIS (i
fondi furono stanziati) e spostare la Biblioteca Comunale in quel sito oltre a
prevedere anche all’interno servizi sociali mirati alla gioventù stattese
3.     Ripristinare il Teatro Naturale di Leucaspide che deve assolutamente essere il
volano per una riscossa culturale della cittĂ Â
4.     Rendere fruibile la struttura ex ospizio nella
zona San Girolamo in un contesto sociale difficile, facendolo diventare punto
relazionare con e tra i cittadini di quel rione aperto a tutti in un quadro di
assistenza sociale
Gli attivisti rendono
noto alla cittadinanza che Venerdì 27 Maggio dalle ore 09,00, presso il
Mercato, ci saranno gli attivisti per continuare in questo gesto d’amore
verso la propria Città che consiste in una firma …. Aiutateci ad aiutarvi!
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da PIERNICOLA
PEDICINI
Capo
delegazione del M5s al Parlamento europeo
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"IL
NUOVO DDL SULLA PROTEZIONE AMBIENTALE E SULLA RIFORMA DELLE ARPA NON CI
CONVINCE SU MOLTI ASPETTI". NOTA DI PEDICINI DEL M5S EUROPA
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Il
Senato ha approvato il disegno di legge sull'istituzione del Sistema nazionale
per la protezione dell'ambiente e per la riforma delle Arpa regionali. Il testo
è tornato ora all'esame della Camera dei deputati.
Sul
provvedimento legislativo esprime una serie di dubbi e perplessitĂ il portavoce
eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini: "I contenuti del disegno di
legge, che sono anche il frutto di un lavoro di coordinamento con il M5s, sono
abbastanza condivisibili su vari aspetti e, se venissero applicati, potrebbero
rendere maggiormente trasparente, credibile e forte il sistema dei controlli
ambientali. Purtroppo, però, ci sono delle lacune e delle ombre che non possono
essere sottaciute e ci fanno pensare che si tratterĂ di un'ennesima riforma
parziale o addirittura fasulla.
Prima
osservazione critica - spiega Pedicini -, il fatto che l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale)
dovrebbe avere un ruolo centrale e, oltre ai compiti di indirizzo e
coordinamento, sarebbe competente anche per la realizzazione e la gestione del
sistema informativo nazionale dell'ambiente. Su questo abbiamo delle forti
preoccupazioni. L'Ispra è troppo schiacciato sulle dinamiche politiche
dell'esecutivo e sappiamo che questo Governo ha giĂ dimostrato, piĂą volte, che
non vuole puntare su un rigoroso controllo ambientale e sul rispetto pieno
delle normative europee.
Inoltre
- aggiunge il portavoce del M5s -, non ci fidiamo dell'Ispra perché va
denunciato il fatto che il suo presidente, l'ingegnere Bernardo De Bernardinis,
il 20 novembre 2015 è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a due
anni di carcere, pena sospesa, per omicidio colposo plurimo in relazione al
terremoto dell'Aquila del 2009, in qualitĂ di ex vice capo della Protezione
civile nazionale. Con questa logica ipergarantista del governo Renzi, che
lascia in posti delicati e di grande responsabilitĂ anche i condannati in via
definitiva, non siamo assolutamente d'accordo ed esprimiamo tutto il nostro
disappunto.
Avremmo
voluto che questo ddl avesse maggiore indipendenza dal potere politico per far
sì che chi deve svolgere i controlli abbia piena autonomia in materia di
ambiente e analizzi le conseguenze e i vari risvolti per i cittadini e il
territorio dal punto di vista tecnico e scientifico senza nessun legame e
subalternitĂ rispetto alle stanze del potere.
Un
altro aspetto del ddl, che non ci convince per niente - precisa Pedicini -, è
l'applicazione dell'invarianza del finanziamento, cioè senza ulteriori oneri
economici a carico dell’amministrazione pubblica. Questa clausola mette un
serio limite alla possibilitĂ che vengano raggiunti gli obiettivi prefissati da
questa pseudo riforma. Il governo, infatti, ha detto che non ci saranno soldi
da investire e di conseguenza non ci sarĂ nessun piano finanziario, di
conseguenza, senza strumenti economici adeguati di sostegno non sarĂ possibile
mettere in pratica nulla di quanto viene previsto sulla carta.
Il
tema del finanziamento - conclude l'eurodeputato del M5s - è fondamentale per
non compromettere l'indipendenza del sistema delle agenzie regionali e non
vorremmo che si sia trattato di una scelta precisa del governo. Non a caso, il
M5s ha proposto la creazione di un apposito Fondo ambientale finanziato con i
proventi ottenuti dal sequestro di beni mobili o immobili o dalla confisca,
dalle ammende, dalle sanzioni civili e penali di natura ambientale. Anche
questa potrebbe essere una strada per individuare dei fondi da destinare alla
prevenzione e tutela dell'ambiente, alla bonifica e al recupero dei siti
inquinati".
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