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Comunicazioni Movimento 5 Stelle
martedì 24 maggio 2016

-M5S San Giorgio: Segnalazione violazione delle procedure da parte del Comune
- Porto di Taranto, Diego De Lorenzis: Cementir chiede nuova concessione
- Amici di Beppe Grillo Statte: raccolta firme per la petizione S.O.S. (Salviamo Ora Statte)
- Pedicini(M5S): ombre su ddl riforma Arpa regionali





da Movimento 5 stelle San Giorgio Ionico

 

Si è chiusa un’altra pagina vergognosa di questa campagna elettorale per le amministrative di San Giorgio Jonico, che ogni giorno ne riserva sempre una nuova: la quanto mai discutibile nomina degli scrutatori per la composizione dei seggi.

Siamo il candidato sindaco Monica Altamura e l’Europarlamentare Rosa D’Amato, che in data 23/05/2016 hanno informato il Prefetto di Taranto della presunta violazione di tali procedure.

In particolare si ravvisano delle irregolarità da parte del Sindaco e della Commissione nella nomina degli scrutatori, violando quanto sancito dall’art.6 della legge n.95 del 1989 comma 1, che nel testo recita: “Tra il venticinquesimo ed il ventesimo giorno antecedenti la data stabilita per la votazione, la commissione elettorale comunale, in pubblica adunanza, preannunziata venti giorni prima con manifesto pubblicato sull'albo pretorio on-line e affisso nell'albo pretorio del comune…”.

Ad oggi e da verifica esperita sul sito istituzionale del Comune di S. Giorgio Jonico, non risulta presente alcun atto riconducibile né alla convocazione del CEC, né all’elenco degli scrutatori nominati.

Le due pentastellate, Monica Altamura e Rosa D’Amato chiedono ufficialmente l’annullamento della nomina degli scrutatori avvenuta con procedure non in conformità con quanto stabilito dalle norme in materia, pretendendone la ripetizione della stessa secondo quanto stabilito dalle disposizioni di legge.

Ci auguriamo che il Prefetto prenda i dovuti provvedimenti nei confronti della amministrazione attuale, nel rispetto dei principi della trasparenza che la legge stessa attua e che il M5S di S.Giorgio Jonico intende difendere in questi giorni di campagna elettorale e in futuro all'interno del Consiglio Comunale.



denuncia Prefetto



copia della segnalazione alla prefettura e ricevuta

 

 

 

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da Giovanni Vianello

Collaboratore del cittadino portavoce Diego De Lorenzis

 

Porto di Taranto: Cementir chiede nuova concessione.

M5S: molti dubbi, il Ministro faccia chiarezza!

 

Il 22 marzo 2016, la Cementir SPA ha presentato nuovamente istanza di Concessione demaniale nel porto di Taranto della zona demaniale marittima di complessivi 21.120 mq, costituito dalla radice lato levante del IV sporgente e della banchina di riva tra il III e il IV sporgente ed area retrostante sulla quale insistono attrezzature ed impianti per l’imbarco del cemento alla rinfusa e in sacchi, delle materie prime e dei semilavorati del proprio stabilimento di Taranto. Per via di diverse inadempienze, il M5S presenta una interrogazione parlamentare a prima firma di Diego De Lorenzis.

 

“La Cementir” - dichiara il portavoce Diego De Lorenzis - “ha bloccato per decenni un’area del porto di Taranto e di contro ha avuto nel corso del tempo una diminuzione del volume dei traffici navali. La zona in questione tra il III, il IV sporgente e l’area retrostante, mostrano gravi carenze di manutenzione e di ripristino strutturale, perché Cementir non li ha mai eseguiti pur essendone responsabile! In virtù di tali inadempienze, consideriamo inopportuno il rilascio di una nuova concessione e crediamo che il Ministro debba pronunciarsi su questa eventualità.”

“Sulla concessione,” - continua il portavoce Diego De Lorenzis - “bisogna evidenziare l’assurdità per cui Cementir ha detenuto la stessa area dal 2006 senza un regolare permesso, rilasciato solo nel 2011! Sulla trasparenza, chiediamo anche al Ministro le ragioni per cui nel sito web dell’autorità portuale purtroppo non sono presenti le concessioni del 2014 e degli anni precedenti visto che il decreto legislativo sulla trasparenza del 2012, imporrebbe la pubblicazione di tali atti.”

 

“Vi sono poi i problemi di carattere ambientale” - aggiunge il portavoce Diego De Lorenzis del M5S - “tra cui quello dovuto all’inquinamento e ad oggi non si conosce lo stato della messa in sicurezza e della bonifica della falda acquifera e dei suoli demaniali nell’intero SIN di Taranto previsti del Protocollo di Intesa firmato il 05/11/2009 dai Ministeri dell’Ambiente, dei Trasporti e dello Sviluppo Economico, dalla Regione Puglia, dagli enti locali interessati e dalla Sogesid. L’interrogazione depositata serve anche a chiarire lo stato di messa in sicurezza e di bonifica della falda sottostante e dei suoli demaniali nel SIN di Taranto”

 

“Per questi motivi crediamo che il Ministro Delrio debba urgentemente intervenire!” - conclude Diego De Lorenzis - “Cementir non può rappresentare un futuro sostenibile per Taranto che ha bisogno di scrollarsi l’etichetta di polo industriale che i partiti gli hanno imposto negli ultimi decenni!”

 

 

 

 

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da attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo Statte

 

Il Meet Up Amici di Beppe Grillo continua la raccolta firme per la petizione SOS "Salviamo Ora Statte", raccogliendone centinaia.

 

Il Meet Up Amici di Beppe Grillo Statte, a seguito dell’incontro svoltosi nel pomeriggio di mercoledì 18 maggio 2016 presso il Caffè New Sweet Life di Statte, continua incessantemente nella raccolta firme per la Petizione S.O.S. (Salviamo Ora Statte).

La presenza tra le strade, nelle vie e nel mercato di Statte degli Attivisti del Meet Up Amici di

Beppe Grillo Statte ha dato origine alla raccolta di centinaia di firme nella prima petizione che sta

interessando i cittadini della Città di Statte in modo partecipativo. Pertanto, nell’ambito dei banchetti informativi si stanno raccogliendo le firme dei cittadini stattesi al fine di sensibilizzare l’amministrazione comunale su problematiche emergenti e particolarmente vicine alla vita quotidiana degli abitanti di Statte.

Ricordiamo brevemente i punti della petizione

1.      Riportare alla normalità Via Taranto facendola fluire in modo regolare e lineare

2.      Ristrutturare la VILLETTA ICLIS (i fondi furono stanziati) e spostare la Biblioteca Comunale in quel sito oltre a prevedere anche all’interno servizi sociali mirati alla gioventù stattese

3.      Ripristinare il Teatro Naturale di Leucaspide che deve assolutamente essere il volano per una riscossa culturale della città  

4.      Rendere fruibile la struttura ex ospizio nella zona San Girolamo in un contesto sociale difficile, facendolo diventare punto relazionare con e tra i cittadini di quel rione aperto a tutti in un quadro di assistenza sociale

Gli attivisti rendono noto alla cittadinanza che Venerdì 27 Maggio dalle ore 09,00, presso il Mercato, ci saranno gli attivisti per continuare in questo gesto d’amore verso la propria Città che consiste in una firma …. Aiutateci ad aiutarvi!

 

 

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da PIERNICOLA PEDICINI

Capo delegazione del M5s al Parlamento europeo

 

 

"IL NUOVO DDL SULLA PROTEZIONE AMBIENTALE E SULLA RIFORMA DELLE ARPA NON CI CONVINCE SU MOLTI ASPETTI". NOTA DI PEDICINI DEL M5S EUROPA

 

Il Senato ha approvato il disegno di legge sull'istituzione del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente e per la riforma delle Arpa regionali. Il testo è tornato ora all'esame della Camera dei deputati.

Sul provvedimento legislativo esprime una serie di dubbi e perplessità il portavoce eurodeputato del M5s Piernicola Pedicini: "I contenuti del disegno di legge, che sono anche il frutto di un lavoro di coordinamento con il M5s, sono abbastanza condivisibili su vari aspetti e, se venissero applicati, potrebbero rendere maggiormente trasparente, credibile e forte il sistema dei controlli ambientali. Purtroppo, però, ci sono delle lacune e delle ombre che non possono essere sottaciute e ci fanno pensare che si tratterà di un'ennesima riforma parziale o addirittura fasulla.

Prima osservazione critica - spiega Pedicini -, il fatto che l'Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) dovrebbe avere un ruolo centrale e, oltre ai compiti di indirizzo e coordinamento, sarebbe competente anche per la realizzazione e la gestione del sistema informativo nazionale dell'ambiente. Su questo abbiamo delle forti preoccupazioni. L'Ispra è troppo schiacciato sulle dinamiche politiche dell'esecutivo e sappiamo che questo Governo ha già dimostrato, più volte, che non vuole puntare su un rigoroso controllo ambientale e sul rispetto pieno delle normative europee.

Inoltre - aggiunge il portavoce del M5s -, non ci fidiamo dell'Ispra perché va denunciato il fatto che il suo presidente, l'ingegnere Bernardo De Bernardinis, il 20 novembre 2015 è stato condannato in via definitiva dalla Cassazione a due anni di carcere, pena sospesa, per omicidio colposo plurimo in relazione al terremoto dell'Aquila del 2009, in qualità di ex vice capo della Protezione civile nazionale. Con questa logica ipergarantista del governo Renzi, che lascia in posti delicati e di grande responsabilità anche i condannati in via definitiva, non siamo assolutamente d'accordo ed esprimiamo tutto il nostro disappunto.

Avremmo voluto che questo ddl avesse maggiore indipendenza dal potere politico per far sì che chi deve svolgere i controlli abbia piena autonomia in materia di ambiente e analizzi le conseguenze e i vari risvolti per i cittadini e il territorio dal punto di vista tecnico e scientifico senza nessun legame e subalternità rispetto alle stanze del potere.

Un altro aspetto del ddl, che non ci convince per niente - precisa Pedicini -, è l'applicazione dell'invarianza del finanziamento, cioè senza ulteriori oneri economici a carico dell’amministrazione pubblica. Questa clausola mette un serio limite alla possibilità che vengano raggiunti gli obiettivi prefissati da questa pseudo riforma. Il governo, infatti, ha detto che non ci saranno soldi da investire e di conseguenza non ci sarà nessun piano finanziario, di conseguenza, senza strumenti economici adeguati di sostegno non sarà possibile mettere in pratica nulla di quanto viene previsto sulla carta.

Il tema del finanziamento - conclude l'eurodeputato del M5s - è fondamentale per non compromettere l'indipendenza del sistema delle agenzie regionali e non vorremmo che si sia trattato di una scelta precisa del governo. Non a caso, il M5s ha proposto la creazione di un apposito Fondo ambientale finanziato con i proventi ottenuti dal sequestro di beni mobili o immobili o dalla confisca, dalle ammende, dalle sanzioni civili e penali di natura ambientale. Anche questa potrebbe essere una strada per individuare dei fondi da destinare alla prevenzione e tutela dell'ambiente, alla bonifica e al recupero dei siti inquinati".

 





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