PRESENZA
LUCANA – PERSONAGGI DEL SUD
“Mingo
il ribelle” – di Giuseppe Coniglio
di
Michele Santoro
Si
è tenuta presso la sede dell'Associazione Presenza Lucana di Taranto, un
interessante incontro della cartella "Personaggi del sud" nella quale
è stato presentato l'ultimo lavoro di Giuseppe Coniglio Saggista - storico dal
titolo "Mingo il ribelle".
Nella
sua relazione l'autore ha raccontato i vari momenti della vita di
"Mingo" Domenico Giannace passato dal ruolo di semplice carrettiere
nel "Campo Colonia di Bosco Salice" (agro di Pisticci) a
sindacalista, Sindaco di Pisticci, Consigliere regionale della Basicalata e
altri importanti incarichi.
Nella
colonia di Bosco Salice, chiamato “U Centre”, furono confinati cittadini di
ogni ceto sociale e uomini di grande personalità, come lo statista Umberto
Terracini, divenuto il primo Presidente della Repubblica Italiana dopo la
Liberazione. Coniglio nella sua relazione si è detto contento di aver scritto
la biografia di un uomo straordinario e di gran carisma soffermandosi sul suo
impegno sociale avuto nella regione Basilicata.
Ora,
alla veneranda età di novantadue anni, Giannace è Presidente dell'ANPPIA
(Associazione Nazionale Perseguitati Politici) e lotta nel Comitato permanente,
da lui costituito, per evitare la chiusura dell'Ospedale di Tinchi (Pisticci)
ubicato nel crocevia che assorbe molti paesi.
Lo
stesso Domenico Giannace, presente all’incontro, ha raccontato punti importanti
della sua vita.
Una
base alla sua crescita, come vera scuola culturale e sociale Domenico l’ha avuta
stando in contatto con gli uomini, internati dal regime, a Bosco Salice dove
egli lavorava, dalla piccola età, in qualità di carrettiere. Una vita, la sua,
sempre spesa ad aiutare le classi deboli. Da ricordare la lotta per l’assegnazione
delle terre ai contadini che, nonostante la legge lo prevedesse, non era utilizzata.
Furono necessarie scioperi per farla rendere applicabile: Mingo era sempre alla
testa di tutti i cortei.
Con
il racconto che si rincorreva, cercando di analizzare moli momenti della sua
vita non è stato difficile abbinare la figura dell’attuale uomo mite,
sorridente, allegro, visto a Presenza Lucana, a quello di un combattente nato,
sempre attento a favorire gli altri. Egli studiava le leggi emanate dalla nuova
Repubblica Italiana e le faceva conoscere a tutti permettendo, a una classe
poco o niente scolarizzata, di poter fare domande necessarie per ottenere ciò
che era nel loro diritto. Alla fine tutti i presenti hanno potuto usufruire del
testo di “Mingo il ribelle” autografato da Giannace e dal suo autore. Un
plauso a Giuseppe Coniglio, laureato in Lettere Classiche all’Universtà
Federico II di Napoli, per questo suo ultimo lavoro che va ad aggiungersi ai
tanti, di buona fattura, legati alla storia del suo paese e alla Regione
Basilicata, con i personaggi che si sono distinti al loro interno.
La
fine dicitrice Imma Naio, con in sottofondo gli arpeggi alla chitarra, di un
allievo del Liceo Archita, Pietro Fiscini, ha letto alcune liriche di Rocco
Scotellaro, il più giovane sindaco d’Italia, incontrato da Mingo nel carcere di
Matera il 1949.
Michele
Santoro