da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
Aeroporto Grottaglie: da
Emiliano solo propaganda!
M5S: il Presidente si
contraddice da solo.
A seguito dell’incontro svolto a Taranto sulla vicenda Aeroporto,
il Governatore rilascia dichiarazioni di speranza sull’avvio dei voli passeggeri
allo scalo Arlotta di Grottaglie. Tuttavia, il Governatore non riferisce quali
sono gli aspetti a cui si deve attenere per realizzare tale promessa. Diego De
Lorenzis del M5S ricorda al Presidente che la campagna elettorale è finita!
“La coerenza non appartiene al PD e non c’è niente di peggio per un
politico che fare promesse quando le azioni intraprese vanno in direzione
opposta.” - commenta Diego De Lorenzis,
capogruppo M5S della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati - “Quando
poi queste promesse si scontrano con la realtĂ e con le Leggi, la propaganda
viene presto smascherata. Il Presidente Emiliano sa benissimo che per
permettere ad un aeroporto di rimanere in piedi economicamente servono almeno
1,5 milioni di passeggeri all’anno perciò la domanda nasce spontanea, come può
incentivare voli passeggeri con denaro pubblico per un aeroporto che nella
pianificazione del Ministero d’intesa con la Regione Puglia non prevede
quella quota di traffico passeggeri?”
“Vorrei ricordare al Presidente” - aggiunge il deputato M5S, Diego
De Lorenzis - “che attualmente, grazie alle interrogazioni del sottoscritto, la
Procura con l’aiuto della Guardia di Finanza sta indagando sui presunti
incentivi opachi a Ryanair lesivi della concorrenza e quindi qualora
volesse incentivare nuovi voli per Grottaglie, per escludere che siano
considerati “aiuti di Stato”, è necessaria un’analisi ex-ante dimostrando
che l’investimento porti un ragionevole utile e quindi non si vada in perdita.
Inoltre, per la normativa italiana qualora Emiliano voglia incentivare i voli
passeggeri, AdP deve adottare procedure trasparenti e non discriminatori
per garantire la piĂą ampia partecipazione dei vettori potenzialmente
interessati. Non ci risulta che ciò sia ancora stato fatto e oggi
sentiamo le stesse parole dette in campagna elettorale un anno fa.
Qualora Emiliano voglia ugualmente spendere denaro pubblico per incentivare
rotte passeggeri, il Presidente deve spiegare perché Aeroporti di Puglia non
ha ancora realizzato l’indispensabile “valutazione del rischio” per
far coesistere l’utilizzo dei droni con le attività di trasporto passeggeri.
Delle due l’una, o Emiliano deve studiare, oppure Emiliano conosce
benissimo le procedure e vuole illudere ancora i cittadini pugliesi.”
“Ciò che mi auguro” - conclude il
portavoce del M5S, Diego De Lorenzis - “è che i partiti per l’ennesima
volta non utilizzino soldi pubblici per mera propaganda elettorale
creando grandi buchi nei bilanci pubblici pagati dai contribuenti pugliesi e
senza vantaggi apprezzabili e definitivi. Se Emiliano vuole aiutare Taranto
veramente, faccia smettere le fonti inquinanti e l’enorme smaltimento di
rifiuti e favorisca economie alternative basate sulla protezione e
valorizzazione del territorio, altrimenti tutto è soltanto una becera
propaganda!”
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da Giovanni Vianello
Collaboratore del cittadino
portavoce Diego De Lorenzis
Freccia Rossa a Lecce: i
partiti nascondono le loro responsabilitĂ !
Ad un mese e mezzo
dall’inizio dell’estate, nessun segnale, mentre nulla viene detto
sull’iniziativa “Al Mare in Treno”.
Nel dibattito sul Treno Freccia Rossa a Lecce, interviene
nuovamente il Deputato del M5S Diego De Lorenzis, ricordando che mentre la
propaganda va avanti con proposte non sostenibili, le iniziative serie che
porterebbero benefici al territorio, vengono ignorate.
“Più volte ho sostenuto” - commenta
Diego De Lorenzis, capogruppo M5S della Commissione Trasporti della Camera dei
Deputati - “che sul Freccia Rossa a Lecce, il Ministro Delrio ha
rifilato una raffica di promesse senza alcun elemento concreto ed è
inaccettabile che in una sede istituzionale si raccontino favole senza
alcuna certezza in maniera tanto improvvisata. Trenitalia e Regione Puglia
nel tavolo al Ministero Roma hanno riconosciuto che l’unico modo di finanziare
le corse del treno aggiuntivo, che è un servizio a mercato, e tramite
l’incremento del biglietto senza dirlo all’opinione pubblica. Ovviamente si
comprende per quale ragione un’azienda non voglia accollarsi costi che per un
servizio che ad oggi fino a Bari produce perdite per diversi milioni di
euro.”
“D’altra parte, finanziare direttamente” - aggiunge il deputato
Diego De Lorenzis - “con denaro pubblico del Ministero o della Regione, e non
se ne ha notizia nei bilanci, il servizio dei Freccia vorrebbe dire
probabilmente far pagare agli italiani il costo di una multa salata per
l’infrazione europea come aiuto di stato per un servizio in cui dovrebbe
esserci concorrenza! Esattamente replicando quanto accaduto con i fondi
pubblici dati a Ryanair dalla Regione senza alcuna trasparenza.”
“Nel frattempo la Regione Puglia” - continua il deputato - “che
invece doveva garantire efficienza sui servizi pagati con i soldi pubblici,
cioè per i treni regionali, gli intercity e i treni delle Ferrovie del Sud Est,
non ha migliorato il servizio. Ed è grazie alle interrogazioni del sottoscritto
se lo scandalo delle FSE è venuto a galla, come è merito delle mie
interrogazioni l’indagine della Guardia di Finanza avviata sui fondi della
Regione a Ryanair. I partiti sono i responsabili della insoddisfazione dei
cittadini pugliesi sui servizi di mobilitĂ tanto da spingerli a gran voce a
chiedere servizi privati a mercato invece di pretendere che quelli pubblici
per cui hanno già pagato siano disponibili e degni di un paese civile.”
“Inoltre, invece di fare propaganda sui Freccia per la stagione
estiva, sarebbe meglio che la Regione non ignorasse la nostra proposta, fatta
anche quest’anno, affinché Trenitalia estenda anche in Puglia l’iniziativa
“al Mare in Treno” che permetterebbe ai turisti viaggiare gratuitamente per
venire a soggiornare in Puglia a costo zero per le casse pubbliche.”
“Credo che i pugliesi siano stanchi di ascoltare proposte atte
a nascondere le colpe dei partiti e dei politici incompetenti che hanno
governato finora” - conclude il portavoce
del M5S, Diego De Lorenzis - “che preferiscono raccontare ai cittadini solo
quello che conviene loro quando non usano la tecnica dello scaricabarile”
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PIERNICOLA PEDICINI
MARCO AFFRONTE
Portavoce eurodeputati del M5s
Membri della Commissione ambiente e salute
SANITĂ€, PEDICINI E AFFRONTE DENUNCIANO I MALDESTRI E INCONSISTENTI
ESCAMOTAGE DEL GOVERNO RENZI PER AFFRONTARE IL PROBLEMA DELLA CARENZA DI
ORGANICO
"Lo scorso novembre il governo Renzi ha tentato
maldestramente di chiudere la procedura di infrazione europea rispetto
all'orario di lavoro dei medici, approvando una norma che non trova
applicazione".
Lo affermano in un comunicato, Piernicola Pedicini e Marco
Affronte, portavoce europarlamentari del Movimento 5 Stelle che siedono in
Commissione ambiente e salute.
"La Commissione europea - spiegano - ha risposto ad una
nostra interrogazione dicendo che la situazione, formalmente, è sanata
dall'intervento governativo dello scorso autunno e che l'applicazione spetta al
Paese membro. "
Per sopperire alla carenza di personale medico e scongiurare la
concreta possibilitĂ che venga riaperta la procedura d'infrazione, il Ministero
della salute sta valutando la possibilitĂ di inserire nelle strutture
ospedaliere i medici in formazione con contratti a termine.
"L’Italia per non rischiare l’infrazione sull’orario di
lavoro gioca con la vita dei medici e degli specializzandi - sottolineano i due
eurodeputati - perché le proposte sul tavolo andranno probabilmente a
peggiorare la qualitĂ del servizio sanitario nazionale e la posizione
qualitativa e di remunerazione degli specializzandi a fronte di un carico di
responsabilitĂ penali e civili superiore. Inoltre, - proseguono Pedicini e
Affronte - questo escamotage per tamponare a costo zero la pesante carenza di
organico delle strutture sanitarie, non permette lo sblocco del turno over per
i medici giĂ specializzati".
Ogni anno circa 2400 medici emigrano all’estero, con un incremento
del piĂą 500 per cento di espatri dei giovani medici appena laureati.
"Per questo, - concludono i due eurodeputati - ci vogliono
assunzioni, a migliaia e stabili.
Invece non s'è fatto nulla, e i medici sono ancora costretti a
troppi turni consecutivi, lunghi e logoranti, senza riposi sufficienti. E' una
situazione pericolosa sia per i pazienti che per i medici stessi. Speriamo che
il confronto fissato per giovedì 5 maggio presso il Ministero della salute,
possa essere piĂą concreto, ma a noi pare evidente che l'intento sia quello di
smantellare definitivamente quel che resta della sanitĂ pubblica."
PIERNICOLA PEDICINI
MARCO AFFRONTE
Portavoce eurodeputati del M5s