ZULLO: “DA VENDOLA A EMILIANO NON CAMBIA NULLA, SIAMO PASSATI DAI
100 CHILI A 1 QUINTALE. CON UNA DIFFERENZA: ALMENO PRIMA C’ERANO ASSESSORI
AUTOREVOLI E AUTONOMI”
A 11 mesi esatti dalle ultime Regionali e dall’elezione di Michele
Emiliano a presidente della Regione il presidente del gruppo dei Conservatori e
Riformisti, Ignazio Zullo, traccia un bilancio impietoso della nuova
legislatura regionale
Ad
ogni tornata elettorale echeggia la parola cambiamento, senza mai capire se in
meglio o in peggio, sono convinto, però, che questa volta la Puglia e i
pugliesi si aspettassero da Emiliano magari non il cambiamento totale
delle politiche avendo, il suo Pd, sostenuto Vendola e condiviso le
politiche messe in atto, ma almeno un cambio di passo.
Purtroppo
con Emiliano non cambia nulla!
Non
cambiano i problemi in SanitĂ : permane la tassazione,
permangono i super-ticket, si allungano le liste di attesa, nessuna riduzione
di sprechi e clientele, si diffonde sempre piĂą la propaganda su assunzioni che
poi non si materializzano, sul riordino ospedaliero che resta sempre sulla
carta, sul potenziamento della medicina territoriale che resta una chimera,
sulle verifiche dei Direttori Generali mai puntuali, sulle scelte fondate sulla
tessera di partito e non sul merito, su gare perennemente ed illegalmente
prorogate in barba ad ogni regola dell’anticorruzione. Tutto questo nel mentre
le strutture sanitarie si depauperano sempre piĂą di personale, cadono a pezzi per
assenza di manutenzione ordinaria e per vetustĂ , vetustĂ che investe anche le
dotazioni strumentali.
Non
cambiano le dinamiche nell’Ambiente: la raccolta
differenziata non decolla, le discariche sono colme e i rifiuti per strada, la
tassa rifiuti in continuo aumento a carico dei cittadini, l’ecotassa che
incombe e dissangua come un salasso, la chiusura del ciclo ormai dimenticata.
Nella depurazione delle acque continuano ad essere impegnate ingenti somme
derivanti dai finanziamenti europei e dalla tassazione AQP dei cittadini sulla
depurazione ma di miglioramenti dell’efficienza depurativa nemmeno l’ombra.
Nessuna
propulsione nelle dinamiche dello Sviluppo economico:
ritardi nei bandi europei, nessuna riduzione dei tempi della burocrazia,
nessuna attivitĂ di semplificazione di una legislazione regionale ipertrofica e
poco chiara , nessuna decisione sul PPTR con settore dell’edilizia che non
decolla, agricoltura trascurata, spesa dei fondi comunitari insufficiente. Ora
addirittura Emiliano litiga con Renzi anche per i fondi comunitari e non firma
per il patto per il Sud e siamo a posto.
Tutto
invariato nella gestione del Personale: nessuna decisione
sui precari, sui vincitori di concorso, sugli idonei non vincitori al concorso
e sul personale delle Province e delle societĂ da queste partecipate.
Tutto
tace sullo Sport, sulla Cultura, sull’Istruzione e di
scandali, disservizi e aumenti deliziava Vendola nei Trasporti e negli
Enti strumentali altrettanto copiose sono le cronache che quotidianamente
leggiamo o ascoltiamo sui giornali, in rete o in tv con Emiliano.
Non
cambia il senso del dovere e della responsabilitĂ che un Presidente di Regione
eletto dovrebbe sentire per poter dare risposte alla collettivitĂ
amministrata con un impegno a tempo pieno nell’esercizio delle funzioni.
Vendola inseguiva il suo carrierismo politico lanciando sfide ai Presidenti di
Consiglio di turno e a Bersani per contendere loro leadership nazionali,
Emiliano altrettanto sta facendo con Renzi.
Con
una differenza: mentre Vendola aveva saputo delegare ampi margini di
autorevolezza e di autonomia decisionale ai suoi assessori, Emiliano li ha resi
nulli, accentrando tutto su di sé che però è più presente in TV che in Puglia.
Di
fatto balliamo tra Renzi che propaganda lo sblocca Italia ed Emiliano che
blocca la Puglia.
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Al COMUNE DI ANDRIA si costituisce il
gruppo dei CONSERVATORI E RIFORMISTI. Si rafforza la presenza sul territorio
della BAT della formazione politica che fa riferimento all’on. RAFFAELE FITTO
L’arrivo
di Francesco Lullo, da ieri piĂą il capogruppo di Andria in
Movimento, consente ai due consiglieri fittiani, eletti nella lista
“Oltre con Fitto”, Pietro Sgaramella e Sabino Miccoli, di
costituire ufficiale il gruppo consiliare che prende il nome dal partito
fondato dall’eurodeputato Raffaele Fitto, Conservatori e Riformisti.
Il
duplice annuncio durante una conferenza stampa con i deputati Antonio
Distaso e Benedetto Fucci, il consigliere regionale Francesco
Ventola, la coordinatrice cittadina del partito Maria Teresa Forlano.
Distaso
ha sottolineato che “quello varato da Raffaele Fitto è un progetto che ha il
suo caposaldo in Puglia ed è sicuramente destinato a crescere”, mentre
Fucci ha scandito: “Eravamo, siamo e saremo fortemente ancorati al
centrodestra e al suo programma. Continueremo a sostenere in maniera convinta
l’Amministrazione comunale, ma senza rinunciare a un ruolo di stimolo e di
proposta”.
“In
questa fase politica di ricostruzione – ha osservato invece Ventola
– è importante ragionare partendo da basi solide e persone coerenti con le
proprie idee e il proprio impegno”.
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IRCCS Oncologico, Zullo
(CoR): “Più senso di responsabilità e meno proclami”
Il presidente del gruppo
regionale dei Conservatori e Riformisti invita a un comportamento piĂą sobrio e
vero quando si parla di riorganizzazione dell’Istituto
Pensare
al potenziamento dell'IRCCS Oncologico di Bari è oltremodo indifferibile ma
proclamare che tutto ciò possa avvenire con lo scopo di aumentare il fatturato
e raggiungere il pareggio di bilancio senza impegnarsi per il miglioramento
della qualitĂ dell'assistenza non solo nell'oncologico ma in tutta la sanitĂ
pugliese Ă© da irresponsabili.
Mi
sembra di rivivere le scene di ostentazione delle proprie truppe di guerra che
Mussolini spostava da una parte e dall'altra per accreditarsi l'alleanza di
Hitler.
Qui
non si tratta solo di spostare ma di riorganizzare funzioni assistenziali che
richiedono competenze, esperienze, affiatamento in Ă©quipe, servizi di supporto
che chi sa di programmazione e organizzazione dei servizi sanitari non
scommetterebbe mai su tanta faciloneria che viene prospettata sui giornali.
E,
ammesso (e non concesso) che spostando si migliora l'Oncologico come tutti
desideriamo, al contempo non si deve penalizzare l'assistenza in quei presidi
dai quali servizi, attrezzature e risorse umane vengono tolte.
In
sintesi, la riorganizzazione complessiva non può essere un'iniziativa di un
Direttore Generale che sa a priori che l'Oncologico per come è messo non potrĂ
mai salvarsi dal piano di rientro per uno squilibrio grave tra fattori
produttivi e ricavi da una parte e costi esorbitanti dall’altra derivanti non
dagli stipendi degli operatori sanitari ma dagli stipendi di poltrone
manageriali ipertrofiche per 80 posti letto. É bravo questo Direttore Generale
a crearsi alibi; un giorno ci dirĂ : "ma io avevo suggerito le
soluzioni".
ResponsabilitĂ
vuole che le soluzioni debbano essere di sistema altrimenti si rischia di inaugurare
una stagione di frega-compagni tra direttori Generali. Io tolgo una cosa a te e
sistemo i fatti miei, tu datti da fare con qualcun altro.
In
tutto questo, si dĂ l'idea che ognuno pensa al proprio sedere da mantenere
caldo sulla poltrona e non alla salute e alla vita del paziente che ha diritto
ad una sanitĂ di qualitĂ tanto all'oncologico quanto al San Paolo o in altri
presidi.
Prudenza
nelle dichiarazioni, valutazioni approfondite nella programmazione, studio nei
processi organizzativi, sinergie con OO.SS e operatori, gioco di squadra tra
management aziendali e assessorato, rispetto, responsabilitĂ ed eticitĂ nei
confronti di chi soffre e paga tasse e super ticket.
Nei
proclami manca tutto questo ed abbonda tanta faciloneria.
Bari,
30 aprile 2016
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Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026