RIUFIUTI,
COR: EMILIANO FA L’AMBIENTALISTA SOLO IN CHIAVE ANTI-RENZI E LA PUGLIA RISCHIA
L’EMERGENZA IN PIENA ESTATEâ€
Il
gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti (Ignazio Zullo, Erio Congedo,
Luigi Manca, Renato Perrini e Francesco Ventola) ha chiesto al presidente della
Commissione Ambiente l'audizione del presidente Emiliano, l'assessore
Santorsola e il presidente della Provincia di Lecce Gabellone
Una
Puglia invasa di rifiuti? E’ questa la cartolina di “benvenuto†che vogliamo
consegnare ai turisti che sceglieranno la nostra regione come meta delle loro
vacanze in modo particolare nel Salento, dove la situazione è più tragica che
altrove?
La
verità è che il presidente Emiliano nel suo “ambientalismo anti-renziano†fin
dal suo insediamento promise di mettere ordine nel Ciclo dei Rifiuti. Si
impegnò ufficialmente in Consiglio regionale rispondendo a un ordine del giorno
che abbiamo presentato il 31 luglio scorso, appena insidiati, proprio perché
apparve chiaro che una delle emergenze principali di questa legislatura era
proprio quella dei Rifiuti, visto che si stavano utilizzando solo discariche
private alle quali attraverso deroghe era stata data l’autorizzazione a
smaltire rifiuti solidi urbani indifferenziati. Un procedimento che si è
soprattutto pesato sulle tasche dei pugliesi costretti a pagare una tassazione
altissima. Una delle più alte in Italia.
All’epoca
come Conservatori e Riformisti chiedemmo necessario e urgente l’istituzione di
un tavolo tecnico, che coinvolgesse anche i sindaci e i presidenti di
Provincia, per affrontare la complessa problematica dei rifiuti. A distanza di
nove mesi e di fronte all’inerzia del presidente Emiliano non ci resta che
chiedere al presidente della Commissione Ambiente, Caracciolo, di convocare
Emiliano, anche nella doppia veste di commissario degli OGA, l’assessore
regionale all’Ambiente, Santorsola, e il presidente della Provincia di Lecce,
Gabellone, che ha lanciato l’allarme.
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TURISMO, ALTIERI: INCENTIVARE IL LAVORO
FUORI STAGIONE CON CONTRIBUTI ZERO. IL JOBS ACT PENALIZZA GLI STAGIONALI
Il deputato dei Conservatori e
Riformisti, Nuccio Altieri, evidenzia come il Governo Renzi sia del tutto
insensibile verso un settore strategico: il Turismo
“Non solo gli effetti del Jobs Act si stanno sgonfiando ma ora
vengono fuori anche tutti gli errori e le storture di quello che è stato
presentato dal governo Renzi come la soluzione definitiva al problema del
lavoro in Italia. Come dimostra il caso dei lavoratori stagionali il Jobs Act
non è la soluzione ma il problema.
Con la Naspi (Nuova Assicurazione Sociale Per l’Impiego) gli
stagionali, che sono impiegati soprattutto nel settore del turismo, riceveranno
un sussidio di disoccupazione pari ad un numero di settimane corrispondente
alla metà delle settimane contributive degli ultimi quattro anni. Basta fare
due conti per capire che chi lavora per sei mesi rimarrà senza alcun sostegno
per tre mesi.
Il problema, però, poteva essere ampiamente previsto e anche in
questo caso il governo ha dormito.
Basterebbe, infatti, esentare il pagamento dei contributi per i mesi di
assunzione oltre il sesto per aumentare l'occupazione, incentivare gli
imprenditori a destagionalizzare e ridurre i costi per lo Stato, di indennitÃ
improduttive come quella di disoccupazione. Un'operazione a saldo positivo per
le casse pubbliche e per le imprese del turismo, un'idea che ho proposto con
una mozione alla Camera dei Deputati già un anno fa, ma che il PD di Renzi non
ha mai voluto discutere.
È evidente e doloso il costante disinteresse del governo Renzi per
un settore che, secondo, i dati della Commissione europea genera oltre il 10
per cento del prodotto interno lordo dell’Unione europea, impiegando 9,7
milioni di persone e coinvolgendo quasi due milioni di imprese. Un settore dal
quale dipende in buona parte la futura ripresa economica e occupazionale
dell'Italia e sul quale bisogna fare in fretta".
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ZULLO: “BLASI, SE STRILLIAMO L’EMERGENZA RIFIUTI E’ PERCHE’
SPERIAMO CHE QUALCUNO CI ASCOLTI. TE COMPRESO CHE SEMBRI AVER PERSO LA MEMORIAâ€
Il presidente del gruppo regionale dei Conservatori e Riformisti,
Ignazio Zullo, replica alle accuse del consigliere regionale del Pd, Blasi,
ricordandogli quali sono i veri ritardi nell’assegnazione delle gare e chi è il
responsabile.
“Collega Blasi, se “strilliamo l’emergenza un giorno sì e l’altro
pure†è solo perché la situazione è così grave che speriamo che qualcuno ci
ascolti, visto che la sensazione è che non solo non siamo ascoltati, ma anche
presi in giroâ€.
In realtà , siamo rimasti non poco sconcertati dalle “accuse†che
il collega Blasi rivolge al sindaco di Lecce, Perrone, in qualità di ex
presidente OGA, sostenendo che volutamente, pur essendoci tempo, ci sia stato
ritardo nell’assegnazione delle gare. Forse Blasi ha perso la memoria e non
ricorda che gli ultimi due anni e mezzo sono stati una continua querelle fra i
vari Comuni per l’assegnazione dei Fondi, a cominciare dal suo, Melpignano,
dove in qualità di sindaco lui avrebbe voluto far nascere l’impianto di
compostaggio. Riunioni su riunioni e perdite di tempo che non sono certo
imputabili a Perrone.
Ma Blasi ha la memoria corta non solo come ex sindaco di
Melpignano, ma anche come consigliere regionale di maggioranza della Giunta
Vendola. Forse dimentica che i primi incontri alla Regione Puglia per
l’assegnazione dei Pon Fers 2007/2013 sono avvenuti solo alla fine del 2013, in
zona cesarini: il 4 novembre del 2013! Nel corso di quell’incontro furono
promessi per all’ATO Lecce € 14.720.000 (€ 13milioni per l’integrazione
funzionale degli impianti esistenti e per la realizzazione di impianti di
compostaggio; 1.720.000 per la rifunzionalizzazione degli impianti per la
raccolta differenziata di Campi Salentina ed Ugento).
Certo una bella notizia…se fosse stata vera! Dopo riunioni su
riunioni – cercando di far quadrare i conti e le situazioni nei vari Comuni –
nel settembre del 2014 l’ATO Lecce invia tutte le delibere approvate alla
Regione Puglia, chiedendo più volte ed incessantemente agli uffici regionali di
poter sottoscrivere i disciplinari per l’assegnazione di suddette somme. Nulla
da fare le elezioni Regionali sembravano aver bloccato anche le mani di chi
doveva firmare i disciplinari. E così si è dovuti aspettare che si insediasse
il nuovo presidente Emiliano.
Ma il 23 luglio scorso la doccia fredda: di tutti quanti i
finanziamenti che erano stati promessi nel 2013 (13 milioni più 1.720.000)
all’ATO Lecce sarebbero pervenuti solo €. 1.894.765,91 per la realizzazione
dell’impianto di recupero di materia dai rifiuti nel Comune di Cavallino, €.
4.200.000 per la realizzazione dell’impianto di compostaggio sempre nel
Comune di Cavallino e €. 2.000.000 per la realizzazione dell’impianto di compostaggio
di Tricase. Praticamente quasi la metà in meno. Restava, comunque, la speranza
comunque di averli. Subito. Invece dopo circa otto mesi, agli inizi di questo
aprile, sono stati chiamati in Regione gli ATO commissariati e sono stati
confermati i fondi suddetti, sempre con la promessa che nei prossimi giorni
sarebbero stati sottoposti alla firma i relativi disciplinari. Ma ad oggi
questi disciplinari non sono stati firmati!
Caro Blasi… ecco perché “strilliamo l’emergenza†perché chi ci
governa non solo non ha a cuore le vere emergenze della Puglia, ma dimentica di
chi sono le vere responsabilità .
Info
Mariateresa D’Arenzo
tel 338/2447026