da
Valerio
L'Abbate
Assistente Deputato Giuseppe L'Abbate
Respinto
lâemendamento a prima firma del deputato pugliese Giuseppe LâAbbate (M5S) per
ripristinare, in maniera trasparente, la dicitura dello stabilimento di
confezionamento e trasformazione dei prodotti a tutela dei consumatori e delle
imprese italiane
La battaglia sullâetichettatura dei prodotti agroalimentari,
a difesa del vero made in Italy, perde unâulteriore occasione per poter andare
incontro alle esigenze dei consumatori italiani. Durante la discussione del disegno
di legge Delegazione Europea, infatti, lâAula di Montecitorio ha respinto
nella seduta odierna lâemendamento a prima firma del deputato pugliese Giuseppe
LâAbbate (capogruppo M5S in Commissione Agricoltura alla Camera) allâarticolo
4. La proposta dei 5 Stelle prevedeva di indicare obbligatoriamente in
etichetta âla sede dello stabilimento di produzione
o, se diverso, di confezionamentoâ, eliminando la possibilitĂ di
indicare in alternativa un codice o unâaltra dicitura sostitutiva.
âIn pratica, dinanzi alle perpetrate richieste dei consumatori italiani che
continuano a pretendere una etichettatura chiara e trasparente, costretto a
fare un passo indietro dopo la scellerata scelta di eliminare questa
informazione, il Governo Renzi si cela dietro escamotage e codici impossibili
da comprendere a primo acchito per gli acquirenti â commenta Giuseppe
LâAbbate (M5S) â Mantenendo la sua formula, infatti, lâEsecutivo
renziano non garantisce una tracciabilitĂ davvero trasparente in etichetta ai
consumatori per i quali sarĂ piĂš difficile risalire allâinformazione attraverso
un codice corrispondente che, di fatto, lo âmimetizzaâ. Il nostro emendamento
non faceva altro che superare questo escamotage, garantendo al contempo i
cittadini ed le imprese di qualitĂ presenti sul nostro territorio nazionale.
Ancora una volta, però â conclude LâAbbate (M5S) â il Governo si
è rivelato indifferente alla tutela dellâagroalimentare made in Italy e alle
istanze dei consumatoriâ.
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Gli Amici di Beppe Grillo Taranto ringraziano 69.468
volte i tarantini.
Il futuro è già scritto!
Gli Attivisti del Meet Up âAmici di Beppe Grillo Tarantoâ
ringraziano la cittadinanza che ha dato una precisa indicazione su ciò che
dovrĂ essere il futuro energetico di questo territorio e dellâintero Paese,
con unâaffluenza significativa al referendum di domenica 17 Aprile.
Con unâaffluenza alle urne del 42, 5%, pari a 69.468
votanti, lâelettorato tarantino si è distinto tra i capoluoghi di provincia
pugliesi, secondo a Lecce, con uno sbalorditivo plebiscito del SIâ del 95,8%
(66.564 voti).
âCittadinanza e societĂ civile si uniscono a Taranto, dando
un esempio di democrazia partecipata dal basso, è arrivato il momento di dire
basta.â
âBasta con le politiche economiche ed energetiche
fallimentari e suicide che hanno portato al baratro questa cittĂ !
Basta con le politiche assistenzialistiche basate sul
clientelismo e sul ricatto occupazionale.
Basta con le politiche industriali che seminano morte e
angoscia trasformando la bellezza in disperazione.â
âTaranto ha detto basta, nonostante un governo ostile che ha
ostacolato in tutti i modi il referendum ridicolizzandone il significato,
nonostante un presidente del Consiglio, mai eletto, ed un ex Presidente della
Repubblica, abbiano predicato lâastensionismo quale scelta âopportunaâ e
nonostante unâinformazione assente e spesso fuorviante.
Taranto ha risposto in modo massiccio mandando un chiaro
segnale a chi vuole oscurarne il futuro.
Insieme alla cittadinanza tarantina, un terzo degli italiani
hanno indicato che una strada diversa da percorrere insieme esiste ed è giĂ
tracciata, una strada che ha le sue fondamenta nella sostenibilitĂ ,
nellâeconomia circolare, nelle energie rinnovabili, negli stili di vita.
Gli Attivisti del Meet Up âAmici di Beppe Grillo Tarantoâ
non hanno mai caricato politicamente questo referendum e non intendono farlo
adesso, ma chiedono al Governatore della Regione Puglia che alle tante parole,
dette in TV durante questa brevissima campagna referendaria, seguano i fatti e
che dunque i cittadini siano ascoltati e resi partecipi delle scelte future
riguardanti la gestione del territorio.
I tarantini infatti con questo voto hanno espresso
chiaramente il loro pensiero su ciò che sta distruggendo il territorio:
trivelle, Tempa Rossa, Ilva, e chiedono, invece, di tutelare e salvaguardare
il mare, la storia, le tradizioni, di promuovere pesca, agricoltura,
eno-gastronomia, turismo, artigianato, commercio sostenibile, piccole e medie
imprese, ricerca, energia ed innovazione.
Settantamila persone, a prescindere dal quorum, hanno giĂ
capito quale sarĂ il futuro della CittĂ e aspettano di affidare alle persone
giuste lâincarico di realizzarlo.
Un quorum che in tanti altri paese europei non esiste e il Movimento 5 Stelle da tempo si batte per la sua
abolizione.
Il futuro è giĂ scritto e non sarĂ certo un quorum mancato a fermarlo!â
Gli Attivisti del
Meet Up âAmici di Beppe Grillo Tarantoâ